cap 27

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jin hyung prese la cassetta del pronto soccorso e mi fece sedere.
mi tolsi la maglietta.
mentre mi facevo curare guardai tutti.
i txt non si erano neanche mossi segno che erano ancora sotto shock.
mi preoccupava molto.
avrei dovuto pensare a qualcosa.
poi guardai i miei ragazzi e notai che ognuno di loro stava cercando di fare qualcosa per non cadere a pezzi.
non era salutare.
nulla di tutto questo era salutare.
dovevano lasciar uscire le emozioni.
piangere o sfogarsi in altro modo.
vorrei non dovermi di nuovo imporre.
vorrei che venissero da me da soli.
vorrei tante cose.
sospirai.
una persona alla volta, se avessi cercato di impormi su tutti contemporaneamente non avrei ottenuto nulla.
-hobi hyung?
h-mmmmm?
continuava a fissare il mio fianco...
-vuoi portare i txt nella loro camera? controllare se sono feriti...
s-no... ti prego no.... non ci mandare via...
beh... almeno avevo avuto una reazione.
certo preferirei non piangessero, ma capivo il momento.
-hyung hai finito?
j-si... era solo superficiale...
Alzai gli occhi al cielo.
-come ti avevo detto....
sbuffò scontento.
j-sapientone...
-mi ami...
j-a volte...
-ehi... mi ami sempre!!!
j-quando dormi?
-soffro di insonnia!!!!
j-appunto....
mi fece la linguaccia e io risi.
notai che la tensione si stava allentando e che un piccolo sorriso spuntava a tutti.
-va bene... mentre io porto i txt in camera, voi tutti tornate nella stanza dove volete dormire... ma lasciatemi la mia camera con solo tae e kook...
li vidi guardarmi al suono del loro nome.
gli feci un piccolo sorriso e tutti uscirono, mentre io presi le mani di sobin e beomgyu e facendomi seguire dagli altri tre, li portai tutti nella loro stanza.
-piccoli ho una domanda...
ty-hyung... siamo ancora grandi...
-e perché? non c'è più nessun pericolo...
s-ma ravi è ancora qui...
-imprigionato e ferito...
b-non lo curerai?
-perchè dovrei? vi ha mai curato?
fecero tutti un segno di no.
-e allora perché dovrei avere pietà per lui?
i txt guardarono in basso.
li lasciai lì e andai a prendere un paio di asciugamani e una ciotola d'acqua calda.
-sobin puoi toglierti la maglietta?
sobin alzò lo sguardo sconvolto.
-non voglio fare niente.... voglio vedere se sei ferito... pulirti e ti mettiamo una tutina da coniglio e ti metto a letto... come suona?
Mise il broncio.
s-bene...
b-suona come un sogno...
Lo disse con una piccola vocina.
-un sogno reale... e domani starete meglio... ora chi si toglie la maglietta per primo?
tutti e cinque se la tolsero in fretta e risi.
erano così carini.
-sapete che potete cadere... sono qui e non vado da nessuna parte...
li guardai scrutarsi l'un l'altro.
non aggiunsi altro e iniziai con yeonjun.
bagnai il panno e lo passai per le braccia il petto la schiena, delicatamente senza soffermarmi troppo sulle loro cicatrici ma lasciando un piccolo bacio in fronte quando ebbi finito.
misi una tutina gli diedi un ciucio e lo lasciai intrufolarsi nel letto.
uno dopo l'altro li feci tutti.
non erano feriti.
non fisicamente almeno.
mentalmente sapevo che avevano un nuovo trauma di cui preoccuparsi.
speravo che non lo associassero a me che esco di casa, al terrore.
Nel caso, lo avrei affrontato dopo.
ora era il momento di riposare.
una volta che tutti furono nel letto.
con il bacio della buonanotte e una piccola storia li lasciai riposare.
uscii dalla porta lasciandola socchiusa nel caso avessero bisogno di qualcuno di noi
ora gli altri cinque.
tae e kook sarebbero stati gli ultimi.
avevo intenzione di fargli dimenticare il brutto momento, la paura, i rimpianti, l'impotenza.
la prima porta che aprii era quella di yoongi hyung, per vedere se stava dormendo.
all'interno una volta che i miei occhi si abituarono al buio notai un altra figura con lui.
mi avvicinai.
jin hyung lo stava cucchiaiando con il pigiama più morbido che gli avevo comprato all'inizio della nostra amicizia.
sapevo che lo utilizzava per conforto e lo metteva sempre nel mio armadio come gli altri per sentire il mio profumo nel bisogno, come se fosse una coperta di sicurezza.
era più alto di me ma in questo momento sembrava così fragile, che se ci fosse stata una folata di vento si sarebbe rotto.
ravi non sarebbe stato rilasciato con solo una frustata.
mi sarei divertito prima di farlo tornare al suo ruolo e questa volta mi sarei assicurato una posizione all'interno.
baciai la testa di jin hyung, lo coprii meglio con la coperta e uscii.
nella prossima stanza trovai hobi hyung e namjoon hyung che stavano litigando urlandosi addosso in dialetto che solo loro potevano capirsi.
mi appoggiai allo stipite della porta e li osservai.
non si accorsero di me fino a quando non lo fecero.
nam hyung mi guardò con orrore.
hobi hyung preoccupato della sua reazione si girò e mi vide.
n-non è come pensi?
Alzai un sopracciglio.
-non state litigando?
h-si ma... non per quello che pensi...
Li alzai entrambi.
-non ho capito una parola del vostro dialetto, ma vi conosco troppo bene... scommetto che state litigando per quello che avreste dovuto fare e non avere fatto e viceversa...
Hobi hyung mise il broncio.
n-si... ok... allora è come pensi...
h-non sei divertente...
n-è allora perché ridi quando la battuta la fa jin hyung?
-perchè è jin hyung... pensa di essere divertente...
ridemmo e poi sentii l'interfono.
j-io sono sempre divertente...
-non stavi dormendo?
j-state parlando di me... anche mentre dormo lo so sempre...
-buonanotte hyung...
sentimmo chiudersi l'interfono.
h-secondo me... ha l'orecchio estraibile... e lancia l'orecchio ovunque e ci ascolta...
n-l'orecchio estraibile come il pene?
Lo guardai confuso.
-hyung? hai il pene estraibile?
n-quando non mi cade...
-con le ginocchia?
h-ma siete seri?
-hai iniziato tu...-lo indicai e ridemmo tutti.- cambiatevi così vi porto a letto...
h-in braccio?
Sbuffai.
-è a cinque centimetri ti ci puoi anche entrare da solo...
n-è perché siamo pesanti?
-il vostro cervello molto...
si cambiarono e li guardai rinfrescarsi con lo straccio.
anche loro non erano feriti.
Meno male.
qualche livido che con la crema che passai, sarebbero passati velocemente.
una volta nel letto e comodi anche a loro, diedi la buonanotte a entrambi.
spensi la luce e prima di uscire venni fermato dalle loro voci.
n,h-grazie...per... essere te... buonanotte...
sorrisi e uscii socchiudendo la porta come per le altre.
gli incubi potevano capitare stanotte.
ora gli ultimi due.
avevo paura della loro mente.
mi feci coraggio ed entrai.
si erano già lavati e si stavano asciugando i capelli, rilassandosi e con calma me ne andai.
li lasciai tranquilli e mi feci una doccia veloce.
per tutto il tempo pensai a come agire.
capii una cosa.
dovevo essere me stesso, senza pensarci troppo o programmare qualcosa di troppo elaborato, perché non sarebbe servito a niente.
una volta uscito e asciugato mi misi i boxer e tornai in camera nostra.
-volete dormire subito o vi fidate di me?
li vidi guardarsi e conversare in silenzio per poi farmi un cenno d'assenso.
-mi dispiace amori miei, ma ho bisogno di parole adesso.
entrambi allora mi dissero di si.
andai all'armadio e tirai fuori due corde molto lunghe.
mi avvicinai a tae e gli feci allungare il braccio.
lo guardai negli occhi per tutto il tempo in cui iniziai a fare i nodi.
l'arte giapponese dello shibinari era complicato e pericoloso, ma fortunatamente lo avevo imparato bene e se fatto bene, riusciva a radicarti e a darti solievo.
lavorai su entrambe le braccia per poi passare al busto.
una volta arrivato ai boxer chiesi.
-come ti senti?
t-strano... è... è bello... mi sento qui... ma mi sento anche al sicuro... non so... felice?
bene stava cadendo nel subspazio semplicemente e in modo sicuro.
-posso?
all'inizio mi fece solo un cenno poi si ricordò e mi disse di si.
gli abbassai i boxer e continuai a legarlo fino a fargli una specie di gabbia del pene solo con le corde.
tae per tutto il tempo si stava eccitando e stava perdendo un sacco.
i bellissimi gemiti che faceva erano musica per le mie orecchie.
completata la mia opera, rimasi a guardarlo tutto legato.
era bellissimo.
la corda blu risaltava sulla sua pelle lievemente scura.
Fremeva sotto il mio sguardo.
guardai kook che era rimasto incantato per tutto il processo.
all'inizio pensavo sarebbe stato spaventato, ora ero felice che era eccitato, se il suo pene eretto era un indicatore.
-kookie? vuoi toglierti anche tu i boxer e farmi vedere l'interezza del tuo corpo?
kookie non se lo fece ripetere due volte.
k-legherai anche me?
-la prossima volta...
mi fece il broncio.
k-perche no?
-perchè non è sicuro... siete ancora scossi e se qualcosa va storto devo essere veloce e liberarvi... se entrambi cadere in un subdrop, ci vorrebbe del tempo per liberarvi entrambi e non è sicuro... la prossima volta legherò te...
continuò a farmi il broncio, ma capii che aveva capito il mio ragionamento anche se non me era felice.
k-grazie...
-sempre...
La sicurezza prima di tutto.
k-allora io?
non risposi e lo feci sdraiare accanto a tae.
li feci guardare.
legai le mani di koo sopra la testa e presi una piuma.
iniziai a passare per tutto il suo corpo la piuma, facendolo gemere alla sensibilità del suo corpo.
una volta soddisfatto dai suoi gemiti e dal suo pene duro chiesi entrambi il colore e verde fu la loro risposta.
allora andai avanti, dopo la piuma toccò alla mia lingua, dall'alto verso il basso, tralasciando il pene di koo che sapevo essere l'unico posto dove voleva le mie labbra davvero.
entrambi erano duri come una roccia.
slegai koo e lui mi guardò confusamente.
io mi tolsi dal suo corpo per togliere la spina che mi ero messo durante la doccia per allungarmi.
mi misi su tae.
-colore?
aspettai.
sapevo che ora era nel suo posto felice.
t-verde... verde... così verde...
-vuoi scoparmi?
t-cosi tanto...
-con o senza preservativo?
era una domanda difficile perché aveva bisogno di più di un sì o no quindi aspettai guardando koo.
anche lui era un po' perso e era anche confuso.
avrebbe capito a breve.
t-voglio sentirti?
-va bene...
k-aspetta... aspetta... i risultati...
Era spaventato.
-siete puliti... se vogliamo fare l'amore possiamo... e sono pulito mi sono fatto controllare con voi ricordi?
mi fece un cenno, poi mi guardò.
k-si... si... ma... e io?
-ora lo saprai aspetta un secondo...-gli diedi un bacio sul naso.- sei carino quando sei agitato...
lo vidi arrossire e risi della sua dolcezza.
anche tae mi stava sorridendo e senza perdere un secondo mi calai su tae fino in fondo.
sentii appena la bruciatura del tratto ma sentii di più il fastidio del fianco, ma lo ignorai.
entrambi gememmo dal piacere e dopo un attimo di attesa iniziai a cavalcarlo.
sentii kook gemere tra noi e lo guardai.
stava fissando il punto in cui il pene di tae scompariva dentro di me.
era così sporco e mi faceva eccitare così tanto.
controllai ancora una volta se tae si sentiva bene e ci baciammo.
distraendomi da quello che stavo per fare, mi persi nel dolore, mentre altre due dita entrarono in me aprendomi di più per un secondo pene.
una volta sicuro che andava bene e respirare, mi tirai indietro dalle sue labbra.
-koo... te la senti di entrare?
k-dove?-era così innocente con quei grandi occhi da cerbiatto conigliato.
Cerbiatto conigliato? Il mio cervello, strano posto.
-nel mio culo a fare compagnia al pene di tae se ti va?
vidi koo dirmi di no.
-non vuoi piccolo bunny?
k-voglio, ma ti faccio tanto male...
-ecco perché mi sono aperto di più... non era solo per darti uno spettacolo...
k-è che spettacolo...
-mi sono aperto per entrambi... il coniglio vuole darmi la carota che merito?
non so cosa vide nei miei occhi, ma in un attimo era dietro di me.
k-devi guidarmi, non l'ho mai fatto.
-entra... entra...
con uno scatto koo entrò tutto in me in una volta.
gememmo tutti e tre, il mio era tra un gemito e un urlo.
mi sentivo così pieno.
aspettai di abituarmi alla nuova aggiunta e poi diedi il segnale.
entrambi si mossero insieme e colpirono la mia prostrata gemetti forte di piacere.
adoravo essere il sub come adoravo essere il top... adoravo essere il dominante anche in queste situazioni perché era raro.
adoravo il piacere che i miei ragazzi mi stavano dando.
non ci volle molto perché entrambi erano al limite.
-potete venire amori miei- e liberai il nodo fatto sul pene di taetae.
una volta che entrambi vennero mi lasciai andare anche io, spruzzando strisce di sperma sul petto, sulle corde fino al viso di tae, tanto che mi assaggiò sulle sue labbra.
li feci uscire con attenzione da me e in un attimo erano sdraiati nel loro posto felice.
zoppicando andai a prendere un nuovo asciugamano con cui mi pulii e un altro con cui pulii tae, una volta che lo liberai dalle corde.
massaggiai i vari muscoli nel caso si fossero indolenziti e feci lo stesso per koo con le braccia.
misi entrambi un paio di boxer e dopo essermi cambiato, li misi entrambi sul mio petto e tutti e tre ci addormentammo felici.
la felicità non dirò a lungo però...
qualche ora dopo mi svegliai con la sensazione di qualcuno che mi stava osservando.
presi la pistola e spostai tae e koo ancora addormentati dietro di me.
guardai alla porta dove qualcuno era in piedi.
e-possiamo parlare?
alzai la pistola e lo vidi alzare le mani.
e-voglio solo parlare.
mi alzai attentamente e senza mostrare troppa della loro pelle uscii rimboccandogli le coperte.
non ero contento di lasciarli dopo una scena così intensa, dopo il nostro primo sesso, ma volevo che questo straniero se ne andasse dalla mia stanza.
uscii e scesi dietro allo straniero ed entrammo nel mio studio che era stato sistemato.
-chi sei? e cosa vuoi?
appoggiai la pistola sul tavolo e lo guardai analizzandolo.
era più alto di me.
probabilmente più vecchio.
h-sono heechul... e voglio distruggere ravi...
-ravi verrà distrutto e da me...
h-avrai bisogno di una mano...
-non ho bisogno di nessuno...
h-non essere così arrogante... come sono entrato potrebbe entrare chiunque... la tua sicurezza fa schifo... e ravi ha troppi uomini... non credo che tu voglia chiedere aiuto a tuo padre...
avrei dovuto pensarci in effetti.
-cosa vuoi in cambio?
h-come ho detto voglio distruggere ravi...
sarebbe stata una lunga notte.
allungai una mano facendogli segno di sedersi.
-parliamo.

Angolo autrice
Buona pasqua
Scusate gli errori

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