Inaspettatamente rispose di si, l'avrei visto, quel sabato, ma era solo giovedì.
Il venerdì passò velocemente e sabato mattina mi svegliai con un magone in gola, volevo vederlo, ma avevo paura di cosa avrebbe pensato di me. Insomma io ero solo io, la migliore amica di quella ragazza bellissima, e la mia migliore amica era bella davvero, ma cosa sarei stata senza di lei? Una ricciolina bassa coi capelli marroni e gli occhi verdi e timida, oddio no, quell'immagine non la volevo.
Feci colazione ma non studiai quella mattina per l'ansia, non pranzai nemmeno e mia madre ne rimase sorpresa. Alle 3 meno 10 uscii di casa, l'appuntamento era in piazza ma luca non c'era e non arrivò, poi mi squillò il telefono, era lui.
"Ci sono due ragazzi della nostra età che ti fissano?" disse, risposi di si e lui mi disse "Vieni giù in stazione e assicurati che non ti seguano".
Erano due suoi amici che lo seguivano e quando arrivai in stazione mi spiegò tutti i dettagli, quanto mi piaceva sentirlo parlare, sentirlo ridere, quanto era bello.
Parlammo di tutto quel pomeriggio e giunti in piazza mi baciò sulla guancia e se ne andò, la giornata più bella di sempre.
