Era cominciata in quel modo. Albert lo aveva provocato, spogliandosi completamente e chiedendogli di fare un dipinto del suo corpo.

Logan gli aveva detto che disegnava troppi corpi nudi in Accademia e che non ne poteva più. Poi Albert si era mosso verso di lui, aveva afferrato dei colori già usati e se li era spalmati addosso con le dita, poi si era seduto a terra, le cosce socchiuse, mentre fissava con sguardo intenso il rosso.

“Ma un ritratto così non lo hai mai fatto, scommetto” aveva detto il poliziotto, portando una mano alle labbra, socchiudendo gli occhi azzurri.

Logan aveva cercato di mantenere il controllo, ma poi gli ormoni avevano preso il sopravvento e lo aveva sovrastato con il suo corpo, mentre le mani di Albert lo spogliavano completamente.

Logan si era abbassato su di lui e lo aveva accolto tra le labbra. Albert era venuto alcuni minuti dopo, poi Logan lo aveva afferrato di peso e lo aveva trascinato in camera da letto.

Logan sollevò gli occhi sul viso del poliziotto e con un gemito e la testa reclinata all’indietro, venne nel preservativo.

Logan aprì le palpebre quando Albert si alzò dal suo bacino, mostrandogli una visuale perfetta delle sue parti intime.

“Mi lavo e torno…” disse Albert scendendo dal letto, mentre Logan si sedeva sul materasso e si sfilava il preservativo da dosso.

Il rosso raggiunse il compagno sotto la doccia, Albert sorrise radioso e lo strinse contro il suo corpo, entrambe le braccia attorno alla sua vita, il viso contro la sua spalla.

Logan mosse un braccio per afferrare il bagnoschiuma e lo versò sulla spugna azzurra del poliziotto, prima di cominciare ad insaponargli la schiena.

“Mmm, che bello…” mormorò il poliziotto, abbandonandosi tra le sue braccia.

Logan lo lavò completamente, insaponandogli anche i capelli, poi fu il suo turno di essere lavato, mentre Albert non perdeva occasione di lasciargli dei baci sulle labbra di tanto in tanto.

Dopo essere usciti e asciugati i capelli, i due si infilarono sotto le coperte e Albert non perse occasione per stringersi tra le braccia del rosso, che inspirò il profumo dei suoi capelli, cadendo addormentato in pochi secondi.

~∗~

Il mattino dopo, Logan fu il primo a svegliarsi e come prima cosa andò in cucina per preparare la colazione. Amava cucinare, lo rilassava e poi amava quando i suoi piatti venivano apprezzati dalle persone.

Stava finendo di preparare quando Albert entrò in cucina già con la divisa addosso e si fermava sulla soglia.

“Che visione celestiale…” disse il poliziotto.

Logan si voltò e vide Albert lanciare uno sguardo di apprezzamento al suo sedere.

Il rosso scrollò la testa mentre Albert lo raggiungeva e gli lasciava un bacio sul collo.

“Lo sai che potrei abituarmi?” disse il poliziotto mentre Logan riempiva le tazze con il caffè e poi portava il cibo in tavola.

“A che cosa?” chiese Logan sedendosi di fronte al poliziotto che lo fissò in faccia mentre beveva un sorso di caffè.

Logan sentì il cuore battere impazzito nel petto.

“Beh, a svegliarmi qui, fare colazione con te, andare al lavoro e poi rientrare qui con te che mi aspetti…” disse con un sorriso il poliziotto, mentre Logan sentiva lo stomaco stringersi a quel pensiero.

No, non dirlo, ti prego… pensò il rosso, mentre beveva il caffè.

“Perché non rendiamo le cose ufficiali? Io ormai mi vedo solo con te, a letto abbiamo una intesa pazzesca e passo quasi tutti i giorni della settimana qui… Ovviamente dividerei con te le spese…” stava dicendo Albert allegro, mentre Logan posava la tazza sul tavolo e poi serrava le dita.

⁓Louis/Kayden⁓ Bingo Draco ExtraWhere stories live. Discover now