capitolo 29

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Ti guido io
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T/n

Dicendo quelle parole non avevo l'intenzione di ferirlo. Anche perché so per certo che quel ragazzo non prova emozioni di questo tipo. All'inizio devo dire che mi ha ingannato, noi ragazze ci illudiamo sempre di poter cambiare le persone, le persone NON cambiano,
mai.
Quindi perché non fare lo stesso con lui. Lui se ne frega di me e io me ne frego di lui.
Dopo aver pronunciato quella frase mi ha guardato con il suo solito sguardo enigmatico e ha sbuffato,
"pensi che mi interessa." Mi rispose senza far trasparire nessuna emozione.
"No. Ma almeno lo sai." Gli dissi.
Dopo questo brevissimo dialogo mi sono messa sotto le coperte e mi sono messa comoda da parte a lui. In confronto mi sento piccola, ma lo stesso difesa. So chi è lui, so di chi è figlio, ma non lo considero un pericolo,.. anzi la mia mente malsana mi sta facendo sentire al sicuro.
Mi metto vicino al suo corpo e lui continua a lasciarmi succhiotti molto più grandi di quelli del pomeriggio appena trascorso. Lo lascio fare, accarezzo i suoi capelli ricci che gli incorniciano il volto. Guardo forse per troppo tempo le sue cicatrici e lui se ne accorge "cosa c'è?" Dice infastidito.
"Come è successo?" Chiedo cercando di sostenere quel suo sguardo.
"Non ho intenzione di parlarne con te." Mi risponde semplicemente.
Accetto la sua risposta e mi abbandono al sonno.

Mi sveglio accecata da una luce.. cosa strana dato che da i nostri dormitori non arriva tutta questa luce..
Mi giro e sono davanti al petto di qualcuno. Alzo lo sguardo spaventata e pian piano metto a fuoco il ragazzo al mio fianco. Pian piano riesco a ricordare la giornata prima.. il vestito, e beh.. si quello che è successo..
Lo guardo ancora un po e infine mi alzo dal letto. Il pavimento lucido è freddo, e in punta di piedi mi alzo
"ah, non pensavo fossi una che scappava." Dice sempre sfidando.
"Beh solitamente non lo faccio."
"Cosa c'è di diverso ora?"
"Tu." Dico maledicendomi. Lui ride senza rispondermi, e ringrazio dio per questo la situazione è già abbastanza imbarazzante di suo.
Decide di alzarsi anche lui e viene pericolosamente vicino a te. Ti prende per il fianco e torna a baciarti. Quelle labbra, quel profumo e quell'odore che ormai conosci fin troppo bene.
Dopo un bel po' vi staccate per prendere fiato e lui ti guarda velocemente dall'alto al basso leccandosi le labbra.
"Che c'è?" Dici a tua volta scocciata.
"Sei praticamente nuda." Dice con naturalezza aggiungendo "però se vuoi completo l'opera di ieri. Per quello non ti serviranno vestiti." Dice squadrandoti nuovamente. Fanculo.
Esci e vai in camera tua ma una barriera ti vieta l'entrata.
"RIDDLEEE"
"Ci hai già ripensato?"
"No coglione, non riesco ad entrare."
"Fai un incantesimo."
"Dilettante."
"Fallo tu allora."
"Io non ho bisogno di entrare lì,.. a meno che non vuoi farlo lì."
"Coglione."
Lui se ne va ed è la volta buona per ucciderlo ma torna quasi subito e ti lancia una delle sue maglie,
"metti questa." Dice senza far trasparire nulla.
"No ho freddo."
"Non credo che tu sia nella posizione di poter protestare." Dice leccandosi le labbra. Dio se è attraente quando fa così!
"Si lo so." Dice all'improvviso il moro.
"Cosa?" Gli rispondo confusa.
"Sai.." dice sospirando ''io so leggere nella mente, sei un libro aperto per me. So tutto quello che pensi."
All'improvviso sento un caldo fortissimo e sono certa di essere sbiancata di colpo.
"Tu.non.ti.permetteresti." Sibilo.
"Ah dici?" Non gli rispondo, so che mi vuole provocare.. magari non mi ha nemmeno letto la mente.
Prende da vicino al letto una felpa e dei pantaloncini, "mettili, andiamo. "
"No, io con te non vado da da nessuna parte maniaco."
"Muoviti."

Dopo quindici minuti mi ritrovo mano nella mano con riddle. Ma non in senso romantico, io non volevo venire e lui mi sta trascinando con una certa fretta in un luogo a me sconosciuto.
"Siamo arrivati?"
"Stai zitta." Tolgo la mano bruscamente e mi blocco. Lui mi riprende la mano strattonandomi ma oppongo resistenza.
D'improvviso mi sbatte contro una di quelle colonne di pietra.
"Perché devi rendere tutto così complicato cazzo. Non puoi seguirmi e basta. Smettila con queste domande assilanti, cerca di non stressarmi, potrei uccidere te e la tua famiglia ancor prima che te ne accorgi." Dice furioso.
Io non dico nulla, evidentemente spaventata provo ad allontanarmi e lui per qualche secondo mi guarda negli occhi. Probabilmente legge la mia paura e ad un certo punto qualcosa in lui si è smosso.
"Uhm.. scusa.. sono solo stressato."
Annuisco senza dire nulla e lo seguo senza più parlare molto.

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Angolo autricee
geeeeente sono suuper,
aggiornamento con un distacco di qualcosa che non sono 15 giorni
tooop.
Fatemi sapere se vi piace supportandomi
e boh seguitemi su ig
(kxtyh_)
kiss kiss

" 𝕸𝖆𝖙𝖙𝖍𝖊𝖔 𝖔𝖗 𝕿𝖆𝖙𝖊 - 𝟮 𝗰𝗵𝗮𝗻𝗰𝗲 "Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ