Aprii il foglio e dovetti trattenermi dal ridere, Theo aveva disegnato lui stesso che spremeva un fungo velenoso nella bocca della professoressa, aveva persino disegnato l'espressione spaventata della Sprite.

"Bene, vedo che ti diverti un mondo." La voce di Draco mi fece ricomporre, sistemai il figlio tra le pagine del libro e mi voltai verso di lui. Aveva lo sguardo dritto a sé e la mascella ben serrata. "Immaginavo che potessi arrivare a questo, provarci con Nott... che schifo ma, ei, buona fortuna." La sua voce sputava ironia, prese la sua penna d'oca e cominciò a scrivere l'elenco dei funghi velenosi.

"Wow, mi fai girare la testa con il tuo bipolarismo." Ridacchiai scuotendo la testa. Era incredibile come proprio lui, mi facesse quei discorsi.

"Sì e a quanto vedo, pure il cazzo di Nott." Stavolta era lui a ridere, ma non era una risata ironica o finta, era proprio divertita. Mi trattenni dal dargli uno schiaffo in pieno viso, l'opinione che aveva di me era assai discutibile.

"Sai, fino adesso ho provato a capirti... penso che proverò davvero il cazzo di Theo." Sapevo benissimo che tra me e Theo non ci fosse nulla, ma se Draco lo credeva, chi ero io per farlo ragionare?

In fondo poteva essermi utile quella sua convinzione, faceva di tutto per sembrare indifferente ma non lo era; non poteva farlo, lui era geloso.

"Non ti permettere mai più a pensare o semplicemente a dire una cosa del genere." Mi prese il polso stringendolo con forza, il suo viso era a pochi centimetri dal mio e potevo vedere la sua pelle chiara farsi più rossa dalla rabbia. I suoi occhi erano incollati ai miei, il suo sguardo severo mi fece deglutire nervosamente.

"Geloso, Malfoy?" Gli sussurrai sul viso, misi su un sorriso spavaldo per nascondere il dolore che mi stava provocando al polso. Quella vicinanza scaturì in me una sensazione strana, guardai le sue labbra con desiderio, lui si avvicinò ancora di più al mio viso, il calore del suo respiro mi accarezzò la pelle.

"Se vaia con questi tipi di ragazzi, la gelosia, è l'ultimo sentimento che provo!" Lasciò andare il mio polso rudemente, mise su un ghigno e si alzò di scatto prendendo le sue cose, si avvicinò al tavolo della Sprite e consegnò l'elenco che aveva scritto. Senza voltarsi, uscì dalla serra lasciandomi a bocca aperta.

Più tardi raggiunsi Hermione nella Sala Grande per l'ora di studio, avevo la testa ben lontana dal finire il riassunto delle sessanta pagine di Difesa Contro Le Arti Oscure ed Hermione sembrava essersene accorta.

"Stamattina sei molto strana." Disse posando la sua penna d'oca sul tavolo, sospirai e mi voltai per guardarla meglio. "Mi spighi cosa ti prende? Non sei mai stata così assente sullo studio."

"Draco mi ha chiesto del tempo." Sbottai velocemente, lei era l'unica a sapere di me e Draco.

"Tempo, per cosa?" Si fece più vicina e appoggiò il gomito sul tavolo e la guancia sul palmo della mano.

"Dice che prima di stare con me deve fare pace col suo passato." Risposi giocherellando con le pagine del mio libro. "Stamattina mi ha fatto una scenata di gelosia per Theo."

"Beh, tu e lui state passando molto tempo insieme, magari pensa che ti piaccia."

"Si ma non è così, io e lui siamo solo amici. Mi sta aiutando molto nel non pensare a- a Draco." Sbuffai guardando Piton passare tra i lunghi tavoli della Sala Grande.

"Davvero Draco è così... ossessionato dall'idea di vederti con un altro?" Mi chiese un po' scioccata, io la guardai e annuii in silenzio. "E allora perchè ti ha chiesto del tempo? Non capisco."

"Non chiedermelo, è un ragazzo parecchio strano."

La nostra discussione morì lì e finimmo di fare i compiti, vidi Harry e Ron con la testa sui libri e mi avvicinai. Dovevo chiedere scusa a Harry, l'avevo trattato malissimo, in fondo si era solo preoccupato.

Stepbrothers; Draco Malfoy Where stories live. Discover now