Capitolo Ventotto || Cavolo, vuoi farmi morire? ||

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Capitolo Ventotto || Cavolo, vuoi farmi morire? || 

Siamo in macchina da pochi minuti. Louis mi ha costretto a sedermi nei sedili posteriori insieme a Lottie. Ha alzato il volume della radio al massimo, quasi, in modo da farmi parlare con Lottie senza che lui ci senta.

Ma è un pò impossibile parlare con la biondina qua accanto, quando è intenta a cantare le canzoni che passano alla radio mentre chatta con qualcuno e invia registrazioni vocali ogni cinque secondi.

Appena Louis si ferma ad un semaforo, si gira di poco verso di me, facendomi un cenno con la testa verso Lottie. Io sgrano gli occhi, piegando la testa verso Lottie, facendogli posare lo sguardo su sua sorella.

Lui alza gli occhi al cielo e scuote la testa, mentre si rimette a posto, accelerando appena il semaforo diventa verde. Fisso la strada davanti a me, nonostante abbia un sedile che cerca di coprirmi la visuale, proprio di fronte a me.

Mi aggrappo ai sedili non appena vedo che Louis non frena quando dovrebbe. Voglio dire, non ho la patente, ma so che quando un auto è ferma, devi frenare, a meno che non gli vuoi pagare l'intera carrozzeria a quello che ti sta davanti.

Frena di colpo, arrivando a pochi centimetri dall'auto, facendomi andare il cuore a mille. Tutti e tre andiamo di botto avanti con il corpo e a Lottie cade anche il telefono dalle mani.

Glielo prendo io, capendo che Louis ha fatto tutto ciò per me, non appena mi fa un leggero occhiolino.

-Grazie- sorride leggermente Lottie, prendendo il telefono che gli sto porgendo.

-Guida sempre così?- mi lamento, alludendo a Louis.

-No, a meno che non sia distratto da qualcosa- scuote lei la testa, guardandomi. -Magari è ubriaco- mormora avvicinandosi a me, prima di tornare indietro con il corpo, riportandolo contro il suo sedile.

Mi lascio sfuggire una risata, notando che Louis ci sta spiando dallo specchietto retrovisore. Mi sembra così strano che Louis mi abbia dato il permesso di provarci con Lottie.

Ma avendolo attorno non mi aiuta affatto. Probabilmente, come ha detto Cher, questa è davvero l'ultima volta che vedo Louis e la sua famiglia. Non possiamo di certo stare uno a casa dell'altra e viceversa per i rimanenti due giorni.

-Sei brava a cantare- sento dire da Lottie, distogliendomi dai pensieri.

-Come scusa?- chiedo, girandomi verso di lei.

-Ho detto che sei brava a cantare- ripete alzando di poco più la voce.

Corrugo la fronte, prestando attenzione alla canzone che c'è in radio. Mi ci vogliono pochi secondi a capire che è Ellie Gouldin mentre canta "Love me like you do".

-Stavo cantando?- corrugo la fronte, facendola ridere.

-Sì- ridacchia. -Sembravi un pò persa mentre cantavi, ma stavi cantando- annuisce.

-Quindi presti attenzione a ciò che faccio?- azzardo, vedendo le sue guance diventare di un colorito più rosa.

Twitter - Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora