1. NOI SIAMO

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La pioggia batte sulla mia nuca, le nuvole sono rosse, ma una luce grigia piomba su di noi che riempiamo questo terreno. Fa freddo. Ho i vestiti completamente bagnati e riesco a sentire lo sgorgare del mio sangue caldo dal mio petto.

"Ma cosa succede?" mi domando nella mia testa, mentre la mia vista è ancora appannata, le orecchie continuano a fischiarmi "Dove mi trovo?".

Cerco di muovermi, ma ogni singola parte del mio corpo trema al solo pensiero di dover utilizzare la poca forza che posseggo per alzarmi. Il cielo sembra caldo, ma allo stesso tempo ferito.

Sento grida intorno  a me, ma non riesco a riconoscere le parole, le voci. Non riesco a ricordare niente. Il terreno è umido, pieno di fango, non ricordo come ho fatto ad arrivare qui.

Finalmente inizio a distinguere le figure intorno a me, diventa sempre più nitida la vista. La mia mano è piena di sangue e non riesco a muovere le dita. Prendendo conoscenza inizio a sentire un dolore lancinante per tutto il mio corpo.

Vorrei gridare per il dolore, ma non riesco. La mia mano destra è rotta, riesco a sentire le ossa spappolate. Le mie gambe hanno ferite profonde. Il mio petto lo sento schiacciato da una montagna.

Vedo persone correre, gridare, spaventate, nessuno si è reso conto di me. Vedo spade, pistole e fucili, vedo palazzi distrutti e molti cadaveri. Riesco a vedere strane luci intorno ai corpi morti e sento che mi fissano.

"Sono stato io? Ho causato io questo?" 

Analizzando meglio la situazione le persone non stanno scappando dalla situazione, ma si allontanano da me, come se fossi il mostro.

"Non è possibile, ti prego corpo non mi abbandonare ora, devo alzarmi, devo riuscire a capire cosa succede"

Ogni tentativo è vano, il peso che sento sulla mia schiena e che sta premendo sempre più sul mio petto mi sta ammazzando. Questa è la mia fine.

"Caro piccolo Diavolo è inutile che provi e riprovi, non riuscirai mai a trovare della energia in quella carcassa che abiti, il tuo limite è stato superato e questo è il prezzo da pagare". Una voce graffiante si introduce, sghignazzando, ma non riesco a trovare l'origine, il proprietario, colui che forse può darmi delle risposte.

"Non riesci neanche a parlare" un piede davanti al mio volto, una pelle rossiccia, stivaletti neri consumati e un pantalone bruciato con i fili che cadono "Sappi che io non volevo che tutto questo accadesse, non volevo arrivare a questo punto, ma tu continuavi e continuavi. Io rispetto solo gli ordini del grande Capo e pure tu dovresti farlo" Ora l'altro piede e sento più leggerezza sul mio torso.

"Sai non credo che lui ti darà una seconda chance, è molto deluso dal tuo comportamento e non si aspettava che tu ti spingessi a così tanto." Il mio corpo ora libero completamente dal quel peso. Ora posso respirare meglio. Ora sento una piccola fiamma che accresce tra le mie articolazioni. Ora provo della paura perchè vicino ai piedi di questo essere compare uno spadone. "Noi tutti siamo molto tristi di arrivare a questo punto, di dover siglare una fine del legame in questo modo. Mai visto uno STUPIDO INSOLENTE CHE SI CREDE FIN TROPPO SUPERIORE A TUTTI. Ma calmiamoci, penso che tutto questo sia già abbastanza straziante per te"

Si inizia a inginocchiare e inizio a vedere squarci su tutto il suo pantalone. La spada conficcata a terra come sostegno inizia a riflettere il mio volto.

"Hai fatto fin troppo, il Grande Capo ha SEMPRE PREFERITO TE E VEDI COSA HAI PROVATO A FARE. MA CI SEI RIUSCITO. HAI DISTRUTTO LE CATENE CHE BLOCCAVANO IL NOSTRO POTERE. SARAI PRESTO MORTO COME LE TUE PERSONE CARE."

La sua mano mi tira i capelli e ciò che vedo è disgustoso. Un volto coperto di sangue. Un sorriso aperto da un lato, denti mancanti. Occhi color cremisi e uno sguardo che penetra nelle carni fino a trafiggere l'anima. 

"GUARDAMI BENE PICCOLO DIAVOLO, GODITI QUESTO MOMENTO COME IO LO STO FACENDO. HAI SBAGLIATO TUTTO E ORA MI TOCCA CONCLUDERE L'OPERA. IL SIPARIO SI CHIUDE PER TE. SIA LODATO IL GRANDE CAPO E CHE PURIFICHI QUESTO MONDO CON IL FUOCO" la mia testa troppo pesante per riuscire a muoverla un minimo, i capelli tirano la calotta e io ora sono come il condannato davanti al boia.

"PURIFICA QUESTO MONDO CON IL FUOCO, FAI SPLENDERE LA TUA LUCE , ERAVAMO, SAREMO E NOI SIAMO..."

FIRE LIGHT ASH (Fuoco Luce Cenere)Where stories live. Discover now