Capitolo 23

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Le giornate procedevano serene con la consapevolezza della morte. Per Margot ormai l'idea di dover morire non era poi più così difficile da accettare. Ormai pensava che, infondo, non aveva più niente da perdere. Ciò non toglie che lei fosse piuttosto ''felice'' di come stesse andando la sua vita in quel momento... Insomma, Jack la amava moltissimo, lei lo amava, la scuola andava bene, si era fatta anche alcuni amici... non le sarebbe affatto dispiaciuto morire ecco...

In ogni caso, stava accadendo qualcosa che non le risultava normale. Scott. Dal giorno in cui si erano lasciati non le aveva neanche più rivolto la parola: nè per chiedere spiegazioni, nè per tentare di riallacciare i rapporti... lo trovava un comportamento a dir poco... deplorevole. Chiamò Jack per parlargli di questo fatto ma lui le rispose con la bocca piena:'' Fcufa, ova non poffo pallare, ci fentiamo fopo... fto giocando alla flay, è una paftita impoftante... *mastica* devo completare solo quefto liv...''. Non gli lasciò finire la frase. Era stufa dei ragazzi che mettevano la play station davanti ad ogni altra cosa! Decise di andare a casa di Scott per scusarsi della scenata a chiedere sue notizie. Si diede una sistemata ai capelli, si mise una tee-shirt pulita e uscì correndo con lo skate. Arrivata da Scott, suonò e suonò più volte, fino a quando non gli aprirono i genitori. ''Cerchi Scott?'' chiese il padre, freddamente. ''Umh... si... sono... Margo Dinkler, la sua ex fidanzata, volevo parlare con lui...'' ''Mi dispiace ma la momento non è possibile, ha tentato il suicidio e, non riuscendoci, ha deciso di scappare.'' ''Immaginiamo tutto questo sia anche in parte colpa tua, piccola''. Margot era senza fiato. Non poteva credere di aver indotto in Scott una reazione tanto azzardata. Credeva di non essere lei la ragione di quel gesto. ''Conosciamo il nostro Scotty, tranquilla. Tornerà a casa non appena avrà bisogno di soldi, non appena si farà vivo, sarai la prima a saperlo'' ''Umh... grazie...'' Margot, ancora scioccata, si avviò nuovamenete verso casa con passo pesante.

Passarono i giorni, e Scott non tornava.

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