Capitolo 14

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Margot si svegliò col telefono che le vibrava sotto il cuscino. Guardò. Era Jack, rispose:" Ehi... Yawn, dimmi..." "Dove cazzo sei?! Io sono già andato a scuola e tu non sei da nessuna parte... Dove stai?" Margot guardò l'ora: 8:32. Era in ritardo stratosferico e stava ancora a letto. "Merda! Arrivo... Giustificami, ho... La febbre! Ti amo, arrivo... Ciao ciao ciao ciao!" Chiuse in fretta e furia la chiamata e si vestì in pochi attimi. La scritta ora era scomparsa. Era rimasta solo una traccia lievissima, ma quasi impercettibile. I suoi non l'avevano svegliata, strano. Scese a colazione e si buttò in strada sulla bici. Arrivò velocissimamente a scuola e una volta lì... Svenne. Cadde in terra. Vedeva nero. Solo tutto nero. Il vuoto. Poi una donna. Sua madre. Un'altra donna. Ancora sua madre. Due volte Megan. Poi una ragazza. Era lei. Margot. Camminava per mano con la madre. Ad un certo punto scivolò dalla stretta della madre. Cadde. Sangue, vista annebbiata. Si svegliò dallo svenimento. Jack stava piangendo e Scott tremava. Si guardò intorno, era immersa nel suo sangue, davvero.

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