Aprii il barattolo, mossi la bacchetta e pronunciai -"Imperio."
Lo tirai fuori dal barattolo e con un movimento lo feci sbattere sulla finestra, stordendolo e poi lo avvicinai alle candele e al fuoco.
-"Potrei bruciarlo se volessi, ma non lo farò."
Lo riportai alla cattedra -"O almeno non prima di averlo torturato. Crucio!"
Il ragno iniziò a contorcersi e ripensai a quel momento passato con Regulus.

*Flashback.
R:"Brava, anche se sei troppo frettolosa."
H:"Non ho voglia di torturare un ragno!"
R:"Tanto ora dovrai ucciderlo."
H:"Cosa? No! Non voglio farlo!"
R:"Sei debole!"
*

-"E ora l'ultima.. Avada Kedavra."
Un fascio di luce verde fuoriuscì dalla mia bacchetta e il ragno rimase immobile, senza vita.

Sono sicura che i miei compagni hanno visto tanto odio nei miei occhi, tanta rabbia nelle mie parole e sopratutto tanta tranquillità nel pronunciare quelle maledizioni, ma ero così che mi sentivo, un misto di emozioni.

-"Tu devi essere la figlia di Grindelwald, dico bene?"
Il professor Moody prese la mia bacchetta e la ammirò -"Dovresti custodirla questa." me la restituì.
-"Se l'avessi fatto non saprei pronunciare queste maledizioni che ahimè, adesso potrebbero essere necessarie." risposi, fregandomene dei chiacchiericci della classe.

-"Chi ti ha insegnato? Tuo padre?" mi chiese il professore.
-"No, quando lei lo ha catturato io ero neonata, non conosco mio padre e molto probabilmente non potrò mai conoscerlo e non voglio, in realtà."
-"Chi allora?" insistette.
-"Regulus, mi ha insegnato Regulus.
È un interrogatorio o posso sedermi?" mi voltai e mi diressi verso il mio banco, con gli occhi puntati di tutti.

Cedric mi guardò scioccato.
Hermione, dall'altra fila mi lanciò un fulmine con gli occhi.
Luna guardava attorno tutti i compagni che continuavano a fissarmi, tra cui Draco che si trovava nel banco di fronte al mio con accanto Blaise, un tempo il posto di Regulus.

-"Ti ha seriamente insegnato questo?" bisbigliò Draco, voltandosi e mettendo il suo braccio sulla spalliera delle sedia.
-"Si e quindi?"
-"Ma ti sembra una cosa normale?"
-"Ormai è stato fatto, inutile indugiare sul passato.. in ogni caso mi è stato utile, vedi?
Magari mi servirà in futuro."
Continuavano a guardarmi scioccati.
-"Non abbiate paura ragazzi, il sapere è potere, e se lo dice un'Auror, ci credo." posai la mia bacchetta sulla cartella e continuai a stare attenta alle parole del professore.

Quando terminò la lezione, gli altri studenti uscirono dalla classe, mentre io rimasi in classe; il professor Moody mi bloccò, dicendo che voleva parlarmi.

-"Diggory giusto? Alzati che devo parlare con la tua compagna." disse lui.
-"Si professore." si alzò mentre sbarrò gli occhi, guardandomi -"Ci vediamo dopo in biblioteca Helena.." continuò.
Anche Blaise si alzò dal banco, Draco invece rimase fermo, lì seduto.

-"Malfoy, quale onore..
Tuo padre come sta? Tutto bene? Si sta rompendo le costole al ministero?" disse il professore tutto d'un fiato.
-"È ironia la sua, professore?" rispose Draco a tono.
-"Il figlio di Lucius Malfoy perspicace, e chi l'avrebbe mai detto?
Ad ogni modo.. perché sei ancora qui?
Sei l'avvocato difensore di Grindelwald?"
Draco mi diede un'occhiata, fece una smorfia, mise i libri sulla sua cartella e si alzò dal banco.
-"Arrivederci, professore."
-"Si, si.. ciao."

Posso essere senza parole?
Si?

Aspettò che uscisse dalla stanza e iniziò il suo discorso.
-"Allora.. Helena giusto?
Posso chiamarti per nome?"
-"Si, certo professore."
-"Bene.. Allora tu mi piaci, sei una ragazza in gamba, sai il fatto tuo, audace MA.. c'è un ma.." si fermò serrando gli occhi, come se volesse studiarmi.

TOXICWhere stories live. Discover now