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Sophie's pov

«Eccoci.» disse Noah lasciandomi entrare per prima in casa sua.

«Vado un attimo in bagno, puoi aspettarmi in salotto.» aggiunse frettolosamente, prima di scomparire del tutto sulle scale.

Non ero abituata ad essere qui, perché ancora nessuno sapeva di ciò che c'era tra me e Noah, quindi capitava di rado che passassimo del tempo insieme qui a casa di Millie.

Ero però stanca di tenere tutto per me, anche perché ero molto confusa sulla situazione e avrei desiderato qualche consiglio, così avevo deciso di chiamare una persona.

All'uscita da scuola avevo chiesto a Louis di venire a casa mia se non fosse stato troppo impegnato, e una volta arrivato da me avevo raccontato un po' la faccenda che si era creata tra me e Schnapp negli ultimi mesi.
Non avevo mai chiesto "consigli" agli amici per ragazzi o cose del genere, e in realtà credevo che la prima a cui l'avrei chiesto sarebbe stata Millie; ma sfortunatamente quello non era il contesto adatto.

Parlando avevo preferito non nominare Noah, perché in fin dei conti non conoscevo così bene Louis da essere sicura che non gli avrebbe riferito tutto, ma supponevo che avesse capito da solo a chi mi riferivo quando Noah è entrato dall'ingresso di casa baciandomi.

Adesso erano finalmente terminate le possibilità in cui usare la scusa "non so cosa provo per lui", perché in parte l'avevo capito grazie a Louis questo pomeriggio.

Andai sul salotto come mi aveva detto e mi sedetti su di esso, aspettando che si facesse vivo.

Nel tragitto da casa mia a qui si era comportato in modo strano, e forse era a causa di ciò che stava succedendo tra noi prima che venissimo interrotti da Finn al cellulare.
Forse non eravamo ancora abituati a quell'idea del nostro rapporto, e magari realizzare che ci stavamo baciando, considerando la nostra amicizia, ci faceva ancora strano.

Era come se sapessimo che non dovevamo, ma inconsciamente lo facevamo lo stesso.
Quando le sue labbra sfioravano anche solo di poco le mie, sentivo di non volermi più staccare e di volerne sempre di più.
E da come rispondeva credevo che per lui
fosse lo stesso.

«Ciao, chi sei?» sentii una voce sottile e vidi una ragazzina molto bassa venire verso di me in salotto.

«Hey, io sono Sophie. Tu devi essere Ava, giusto?» sorrisi alla piccola, e lei annuì in risposta.

«Sophie... oh, so chi sei! Millie e quello con i capelli ricci dicono che tu sia la fidanzata di Noah, è così?» domandò lei curiosa, e in quel momento mi chiesi perché mai i bambini fossero così pettegoli.

«N-non lo sono, molto probabilmente Millie e Finn scherzavano.» smentii io.

«Mh.» fece poco convinta, ma decisi di lasciar perdere.

Non sapevo neanch'io cosa fossi per Noah o cosa fossimo noi insieme, quindi sostenevo che fosse meglio non ribattere, e neanche dare falsi giudizi al nostro rapporto.

«Hey Ava, vedo che hai già conosciuto Sophie.» disse Noah mettendosi a sedere accanto a me sul divano.

«Sì, sembra carina.» gli rispose la cuginetta squadrandomi.

«Già, lo è.» confermò lui sorridendomi sincero, e in quel momento sentii le mie guance prendere fuoco.

Fortunatamente fu proprio la bambina a sviare quel piccolo momento d'imbarazzo, uscendosene con l'idea di voler guardare un film sulle principesse.

***

Noah's pov

«E così è Sophie? L'hai conosciuta? È simpatica?» sentii in lontananza parlare, ma non ci feci molto caso dato che ero in uno stato di dormiveglia.

✓ | 𝐄𝐕𝐄𝐑𝐘𝐃𝐀𝐘 - 𝑵𝒐𝒂𝒉 𝑺𝒄𝒉𝒏𝒂𝒑𝒑Kde žijí příběhy. Začni objevovat