|Capitolo 1: 10 Aprile|

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(...)

«Keigo finisco il turno e arrivo...
Ma si dovranno aspettare cinque minuti!
Cosa sarà mai?...
Va bene dai mi sbrigo...
Anche io ti amo tanto, ciao».

Blocco lo schermo del telefono sprofondando nella poltrona del mio ufficio puntando lo sguardo fuori dalla finestra abbozzando un sorriso, i ciliegi si stanno già colorando di rosa, l'atmosfera più romantica potessi volere per il mio giorno perfetto. Chissà come saranno le strade fra pochi giorni...
Già mi immagino la scena, le foto, l'abito bianco pieno di petali.

Cinque giorni al mio compleanno e al coronamento del sogno di una vita, non sto più nella pelle per l'emozione.

Sospiro con un sorriso a trentadue denti stampato sul volto tornando a buttarmi a capofitto sugli ultimi articoli da mandare in stampa per l'edizione di domani e dei prossimi giorni, nonostante mi abbiano offerto qualche giorno di vacanza prima del grande giorno per prepararmi al meglio ho preferito rifiutare, lavorare mi rilassa e non riuscirei a stare ferma con le mani in mano, impazzirei.
Appena l'orologio segna le 18 in punto spengo il computer e sistemo il disastro presente sulla mia scrivania, finalmente posso raggiungere il mio amatissimo pennuto per questo aperitivo a cui tanto tiene. Infilo una manica della giacca prendendo la borsa con l'altra mano e abbandonando a passi larghi l'ufficio, salutando i colleghi che incrocio per il corridoio con un sorriso di cortesia.

Keigo é sempre stato un tipo molto estroverso e amante delle feste, estremamente socievole, e ha sempre provato a trasmettermi questa sua indole, questa volta però sembra tenere molto a farmi conoscere i suoi amici e i suoi testimoni di nozze più che a festeggiare.

«Sono simpatici! Non ti annoierai te lo prometto!».

Sono decisamente una ragazza più riservata e tranquilla di lui, le poche amiche e amici che saranno con me il giorno del matrimonio Keigo li conosce più che bene, non oso immaginare quanti saranno invece i suoi invitati, un esercito probabilmente.

Salgo in macchina slegandomi i capelli e sistemandomi il trucco nello specchietto, sono già in ritardo, tanto vale arrivare in condizioni decenti.
Le strade non sono parecchio trafficate e fortunatamente me la cavo con solo 10 minuti di ritardo rispetto all'orario prestabilito, odio essere in ritardo ma questa volta mi sembrava una mossa più che necessaria.
Sistemo il tailleur facendo un respiro profondo prima di varcare la soglia del locale, per fortuna a prima vista non mi sembra pieno zeppo di gente, al contrario il clima è piuttosto tranquillo e mi consente di trovare subito il mio futuro marito con già uno spritz in mano.

«Amore!». Esclamo agitando una mano verso il biondino intento ad avere una conversazione con altri ragazzi, che appena incontra il mio sguardo congeda amichevolmente, rivolgendomi un sorriso e avvicinandosi. «Ehi tesoro, finalmente sei arrivata!».
Mi alzo sulle punte per lasciagli un bacio sulle labbra, che ricambia subito mettendomi un braccio attorno alla vita dolcemente per tirarmi a se e non farmi cascare sui miei stessi piedi per colpa della differenza d'altezza tra noi due. «Scusami Keigo, c'era un po' di traffico». Il mio futuro marito mi sorride lasciandomi libera e offrendomi subito il bicchiere di Spritz che tiene tra le mani che ovviamente accetto volentieri, dopo una giornata di lavoro direi che é l'ideale. «Gli altri sono già arrivati, te li presento».

Mi circonda le spalle con un braccio stringendo con le sue dita la mia spalla per tirarmi contro al suo fianco, facendomi strada verso un gruppo piuttosto ristretto di ragazzi e ragazze con volti più o meno conosciuti, probabilmente alcuni di loro li ho anche intervistati.
Pensavo avesse invitato più gente, si è parecchio contenuto e questo lo apprezzo particolarmente. «Mancano giusto due persone ma stanno arrivando, Ehi ragazzi! Ecco la mia bellissima donna!». Rivolgo un sorriso imbarazzata, staccando le labbra dalla cannuccia, al gruppo dopo la presentazione alquanto egocentrica riservatami da Keigo, hanno tutti lo sguardo rivolto verso di me ma sembrano parecchio felici di conoscermi, specie una ragazza con i capelli bianchi e le orecchie da coniglio, che si fa avanti per prima tendendomi la mano per presentarsi. «Sono Rumi, il bimbo qui ci ha parlato molto di te». I due si lanciano uno sguardo piuttosto intenso mentre le mie dita stringono quelle della ragazza, evidentemente si conoscono da un po' di tempo, sembrano avere una buona intesa, strano che Keigo non mi abbia mai parlato di lei.

When I was your Man|| Aizawa ShōtaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora