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Aveva tre anni quando lo conobbe la prima volta. Andava all'asilo da poco tempo e in quel poco tempo parlava con tutti i bambini tranne uno: Colton.

Lui aveva l'aria del bullo già all'età di tre anni. Una volta lei gli chiese un biscotto e lui in tutta risposta la spinse, facendola cadere per terra fino a piangere.

Non si parlarono più fino all'età di quattro anni, quando questa volta fu Colton ad andare da Chloe per chiedergli un orsetto gommoso dalla sua bustina piena di Haribo.

Tutti si sarebbero aspettati da lei che lo spingesse a terra così come aveva fatto lui l'anno prima o che gli mostrasse il pollice all'ingiù, in segno di nemico, invece lei gli porse la bustina e lui prese addirittura l'orsetto rosso, il preferito di Chloe.

Il giorno dopo, quando tornò all'asilo, il bambino le portò un sacchetto di biscotti, che mangiarono insieme durante l'intervallo, in giardino, dietro la piccola casetta.

Fu così che nacque la loro amicizia.

All'età di sei anni, invece, quando entrambe dovevano iniziare il primo giorno di scuola elementare, lei si rifiutava di entrare in classe. E chi poteva convincerla meglio del suo migliore amico?

Infatti, la madre di Chloe lo chiamò e, prendendola per mano, entrarono insieme in classe e si sedettero vicini.

"Promettimi che le mie prime volte saranno con te" disse lei con il broncio e la sua vocina al compagno di banco.
"Te lo prometto" e si strinsero il mignolo.

Sempre facendo fede a quella promessa, il primo giorno di scuola media, a undici anni, entrarono nella stessa classe, mano nella mano, e si sedettero vicini.

A dodici anni, alcuni ragazzini della loro classe parlavano delle loro prime storie "d'amore", per quanto a quel l'età l'amore non è quello vero che si proverà qualche anno dopo.

A dodici anni l'amore non fa soffrire, l'amore non è un peso. A dodici anni si da il primo bacio, ci si tiene mano per la mano, si va al cinema da soli e si condivide una scatola di popcorn.

Per questo, dopo quel giorno in cui Nina si vantava di aver già baciato un ragazzo, Colton e Chloe, dopo essere usciti il pomeriggio, decisero che anche loro avrebbero dato il primo bacio a dodici anni.

Stavano seduti su una panchina, uno di fronte all'altro. Si guardavano negli occhi ma non riuscivano a rimanere seri. Per quanto erano piccoli, sapevano che baciare qualcuno sulle labbra era diversa rispetto ad un semplice bacio sulla guancia.

"Avevamo promesso che le prime volte sarebbero state insieme" insistette lei.
"Hai ragione" sbuffò lui, sbattendo le palpebre e nascondendo per qualche istante i suoi occhi blu.

Eppure alla fine riuscirono a baciarsi. E da lì le strade si complicarono un po' per volta. Vi starete chiedendo perché. Beh, uno dei due sentì le farfalle nello stomaco, l'altro no.

Ovviamente nessuno di loro disse nulla, si alzarono da quella panchina e tornarono a casa, per poi rincontrarsi il giorno dopo a scuola come se niente fosse successo.

Ma la cosa più complicata, forse, fu quando a sedici anni decisero di perdere la loro verginità. A loro importava solamente che la prima volta fosse con qualcuno a cui tenevano e chi ti voleva più bene del tuo migliore amico?

E anche in questo caso, il giorno dopo fecero finta di nulla. Oh, non credete che sia stato facile; diciamo che la maggior parte dell'imbarazzo fu spazzato via grazie all'alcol.

Anche se bisogna ammettere che quella notte riaccese quei sentimenti che aveva cercato di reprimere con tutte le sue forze. Ma fu abbastanza "intelligente" da svagarsi in altri modi pur di dimenticare. Anche se tra quelli comprendeva avere anche altre storie di quel genere.

E rimasero amici. Migliori amici. Ed ora, a quasi diciotto anni, quasi quattordici anni dopo che lui l'aveva spinta per aver osato chiedergli un biscotto, la promessa stava per essere infranta.

ECCOMI TORNATA!

Allora, so di averlo detto anche per le altre, ma a questa storia ci tengo davvero davvero davvero davvero tanto.

C'è come sempre un pezzo (parecchio grande) di me in queste parole, e spero tanto che vi piaccia.

Che altro dire, buona lettura!

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