Giorno 1: L'Atmosfera in Questa Stanza è ASTRONOMICA

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(Nota: Anche se questo capitolo dice "Giorno 1" e l'altro capitolo diceva "Giorno 0", questi capitoli prendono luogo nello stesso giorno.)

Dream non era sicuro sul come sentirsi quando George incontrò i suoi occhi per la prima volta. Era in parte dovuto alla tensione, ma anche per il modo in cui George lo stava guardando.

Guardava George trascinarsi per tutto il terminale, analizzando le facce delle altre persone, finché il suo sguardo catturò quello di Dream. Il suo viso calmo e leggermente confuso si bloccò, mentre i suoi occhi si spostarono sui suoi capelli, attorno alle curve della sua faccia, e alla sua bocca. Dream quasi non riusciva a reggere il suo sguardo. Era potente. E non poteva fare nulla per tenere i suoi sentimenti nascosti. Si sentiva esposto, e per la prima volta, questo non lo preoccupava.

Ma una volta visto il suo sorriso, George tornò di nuovo confuso, e Dream si rilassò interiormente, chiedendosi se la reazione fosse per il fatto che non avesse riconosciuto chi fosse, il che sarebbe stato abbastanza divertente.

Intuì che fosse corretto dal momento che l'espressione di George si fece ancora più confusa appena vide che Dream stava ancora tenendo il telefono all'orecchio, e crebbe ancora di più quando realizzò di che colore erano i suoi vestiti. Seppe che aveva ragione quando George diede un'occhiataccia agli anfibi di Dream, e lui ridacchiò silenziosamente, sentendo il suo sorriso crescere. Il cambiamento di orari deve averlo scombussolato.

Guardò gli occhi di George tornare a posarsi sulla sua faccia, sbattere le palpebre, e sembrare perso. Dream non poteva fare niente se non ridere di nuovo, anche se aveva fatto del suo meglio per trattenersi.

"Cos-" Sentì George dire al telefono, guardando la sua bocca muoversi, ma subito fermarsi.

"Hey George," salutò dolcemente Dream nel suo telefono. Ora la confusione se n'era andata ed era stata rimpiazzata da puro shock.

"Dream?" il sorriso di Dream si fece ancora più grande. Finalmente, aveva capito. Dream aprì leggermente la bocca, per salutarlo, ma fu completamente colto di sorpresa quando negli occhi di George esplose un'illeggibile espressione e mormorò un senza fiato "Cazzo."

"Awha-eh?" sputò Dream, la confusione ora si era riversata su di lui, insieme a una calda vampata di agitazione. "Cosa intendi con 'Cazzo'?"

"Eh?" fu la stupida mugugnante risposta di George, sbattendo le palpebre un paio di volte. L'illeggibile luccichio nei suoi occhi sbiadì velocemente. "Cosa?"

"Cosa intendi con 'Cosa'? Mi hai appena guardato e hai detto 'Cazzo'!" rise Dream.

"Oh!" esclamò nervosamente George. "Mi hai solo colto di sorpresa; Nessuno mi ha mai detto che sei assolutamente bellissimo."

Entrambi si bloccarono.

George iniziò ad avere una luminosa chiazza rosa attorno alle sue guance, sembrando leggermente impanicato per quello che aveva appena detto. Dream sentì arrossirsi attorno alle guance e attorno al ponte del naso, aveva un'espressione simile ad un piccolo cervo che era stato appena accecato dai fanali di un camion.

"Uh, grazie," disse Dream dopo un momento di silenzio. George si schiarì la gola, dopo aver mosso velocemente su e giù la testa.

"Credo che possiamo riattaccare ora."

"Si, giusto." Dream chiuse la telefonata nello stesso tempo in cui lo fece George, e nonostante la leggera nebbia di tensione che stava crescendo tra loro, Dream chiuse la distanza rimasta avvolgendo George in un abbraccio.

La faccia di George si andò ad incastrare nell'incavo del collo di Dream, mentre quest'ultimo appoggiò invece il mento in cima alla testa del primo, appena sopra l'orecchio. Fu in quel momento che la loro differenza di altezza divenne evidente. Ma questa differenza era semplicemente perfetta, e si sciolsero nell'abbraccio, dissolvendo come zucchero filato in acqua, la tensione tra di loro. Dream diede una stretta che venne ricambiata con tutto il cuore, e dopodiché si separarono.

7 Minutes in Heaven, But it's 7 Days in Florida (DNF) || Traduzione ItalianaWhere stories live. Discover now