Non era certo un paesaggio degno di turismo: quel cielo così plumbeo e le colline che altro non regalavano se non un prato uniforme davano la sensazione di essere capitati un un luogo totalmente deserto; ma del resto, se la leggenda parlava chiaro, era logico che nessuno volesse edificare in quel posto. I Mangiamorte si erano smaterializzati a Loch Ness dove, secondo una pista fornita fornita da Béatrice, vi era qualche probabilità di trovare uno dei tre doni della Morte: la pietra della resurrezione. Certo non potevano scegliere dono peggiore per incominciare, una pietra poteva trovarsi da qualsiasi parte, non avevano proprio preso in considerazione l'idea di buttarsi su qualcosa di più reperibile.
Rabastan, Barty e gli altri adulti veterani del gruppo camminavano uno di fianco all'altro come se fossero un corteo, mentre Antheo, Adreo e Alessio se ne stavano più indietro. Béatrice e Alecto, essendo entrambe in gravidanza, erano rimaste a Little Hangleton accudite da Walden MacNair, che ancora abitava la casa del custode del cimitero (e a dirla tutta, Antheo iniziava a faticare a credere che il custode fosse ancora in ferie)
"Non vedevo l'ora di tornare in azione, i Mangiamorte sono di nuovo in circolazione gente!" gridò euforico Amycus, che da ormai diversi mesi si sentiva le gambe diventare due ciotole di porridge. Era uno dei componenti che più sentiva il bisogno di portare un po' di terrore in giro, cruciare qualche malcapitato e soprattutto sfogare la sua magia. Rabastan, anche se sorridendo, lo ammonì di tenere i nervi a freno dato che erano lì per un motivo ben preciso e non per giocare. Antheo nel vederli così contenti, sorrise ed emise una risatina allegra, poi posò gli occhi su chi lo affiancava. Adreo era contento quanto lui, mentre Alessio pareva avere le stesse energie di Amycus. Antheo lo guardò meglio: sembrava diventato un altro, così deciso a seguire gli altri Mangiamorte e così risoluto nelle missioni, sembrava che il matrimonio con Alecto lo avesse fatto uscire da quella crisalide babbana e che fosse diventato una farfalla. Si rese conto solo in quel momento di quanto fosse identico alla sorella, non era stano essendo gemelli, ma era incredibile come avessero anche gli stessi lineamenti. I capelli di Alessio erano cresciuti di più nel corso di quei mesi, li teneva costantemente legati in uno chignon all'altezza della nuca, ma ora alcuni ciuffi di capelli scarlatti gli ricadevano terminando alla base del collo. Antheo si chiese se anche i capelli di Alessio fossero morbidi come quelli di Béatrice. "Guarda che la signora non ne sarebbe affatto felice" sussurrò Adreo divertito; "Non mi permetterei mai" disse Antheo, continuando a fissare distratto il ragazzo che aveva alla sua sinistra.
"Antheo, tutto bene?" chiese ad un tratto Alessio guardandolo, lui si destò dai suoi pensieri ed annuì distratto, poi si fermò a guardarsi intorno: "Ora: dove iniziamo a cercare?" chiese indicando tutto il paesaggio con un gesto ampio della mano. Alcuni si offrirono di cercare nei pressi del lago, altri intorno alle colline cercando dei ruscelli, in fondo la pista era lunga. "Alessio, che tu sappia la leggenda sul mostro è vera?" chiese poi Antheo. Alessio alzò le spalle: "Alcuni dicono di aver visto il mostro, ma avevano tutti una descrizione differente anche se simile, altri dicono ancora oggi che sia una balla" constatò con uno sguardo rassegnato. Decisero di avvicinarsi alla riva. Le lievi onde che il leggero vento muoveva emettevano un rumore rilassante, l'acqua non era limpida e non si riusciva quindi a vedere il fondo. Addentrarsi così era rischioso, dovevano prima accertarsi di essere al sicuro. "Qui non troveremo molto così su due piedi" disse Rowle "Perché non proviamo con qualcosa di più fattibile?", "Accendiamo la proposta di Gibbon e ce ne andiamo dietro alle colline in cerca di ruscelli?" chiese Barty "Da qualche parte dobbiamo pur iniziare"
"Possiamo provare accanto a quella costruzione" Dolohov indicò un castello situato in una delle colline affiancate dal lago. Era una rovina. Un castello ridotto metà intatto e metà a brandelli, si ergeva comunque fiero e indisturbato. Antheo lo guardò per qualche secondo, pareva proprio il luogo dove nascondere sto qualcosa di prezioso, ma gli parve troppo facile, non potevano davvero nascondere un tesoro in un luogo così notabile. Ciò nonostante, Rowle e Rookwood si doressero verso il castello, mentre Dolohov e Barty ci girarono intorno per scrutare il paesaggio e notare possibili ruscelli o elementi. In qualche modo quel lago doveva essersi formato, e di sicuro da qualche parte vi erano corsi d'acqua. Adreo nel frattempo notò del movimento intorno ad una collina, che aveva un piccolo boschetti no fatto do alberi piccoli e sottili e lo indicò al cugino: "E se noi provassimo lì? Credo di aver visto qualcosa"
"Qualcosa del tipo?" chiese Alessio fissando il punto che Adreo indicava. Non c'erano segni di vita lì in fondo, sembrava un normalissimo boschetto in un normalissimo sentiero e che dava ad una normalissima strada. Ma le cose normalissime nascondono sempre qualcosa di anomalo. "Per me va bene" acconsentì Antheo "Almeno non restiamo qui come dei fessi" e si diresse verso il bosco assieme allo zio e agli altri ragazzi. Amycus, che in tutto ciò non sapeva se andare con loro o con Rowle, rimase accanto al lago ad aspettare e a guardare se vi fosse movimento, e qualcosa di strano iniziò ad attirare la sua attenzione. Qualcosa di grande e lungo, ma non sembrava un serpente.
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L'erede Lestrange - L'onore e il dovere di un Mangiamorte
FanfictionFANFICTION - TERZO LIBRO DELLA SAGA! VI AVVISO CHE TANTI FATTI VERRANO INVENTATI E/O STRAVOLTI PER ADATTAMENTO DEL PERSONAGGIO 1991, alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts entra finalmente il tanto famoso Harry Potter, la magia oscura sembra...
