Erano tutti biglietti di avvertimenti..

Regulus, avresti mai pensato che questi biglietti potessero riguardare anche te adesso?
Perché stai facendo tutto questo?
Perché?

La stanza era così vuota senza di lui.
Così silenziosa.

Sentii bussare alla mia porta e aprirla leggermente.
-"Hei Helena, posso?" era Draco.
Mi voltai e vidi che stava guardando le mie mani e i biglietti.
-"No, stai pure lì, stavo uscendo." li posai e chiusi il cassetto.

Mi avvicinai alla porta ma lui rimase lì davanti.
-"Mi fai uscire o no?"
-"Ti ha scritto Regulus?" mi chiese.
-"Sai cosa dovrebbero aggiungere come materia?
L'abilità di farsi i cazzi propri." gli misi una mano sulla spalla per spostarlo ma lui rimase impiantato lì.

-"È di vitale importanza sapere se ti dovesse scrivere." continuò.
-"Credi che non lo sappia?
Credi che non sappia che qualsiasi segnale io dovessi avere da parte sua dovrei incastrarlo?
Credi che non sappia che finirà in prigione e magari dovrei portarcelo io?
Non ho bisogno che me lo dica tu!
Ora spostati che già sono abbastanza nervosa senza che tu mi stia con il fiato sul collo!" rimisi la mano sulla sua spalla ma lui mi bloccò il polso.
-"Come stai?"

Alzai gli occhi al cielo sbuffando.
-"Draco perché perdi tempo con me?
Non sei felice?
Puoi dirmi "te l'avevo detto."
Non perdere tempo con le troie come me."
Con tutta la forza che avevo lo spinsi e uscii dalla mia stanza.

Mi diressi verso l'ingresso della sala comune senza neanche prestare attenzione agli altri studenti che continuavano a fissarmi; anche in corridoio.

Entrai in classe e improvvisamente a tutti piacque giocare al gioco del silenzio.
Mi diressi al mio banco, posai la mia cartella; accanto a me c'era già seduto Cedric.

Guardai i miei compagni, uno per uno.
-"Ma no ragazzi.. non vi preoccupate, fate come se io non ci fossi, non vorrei mai interrompere le vostre sudice chiacchiere!" dissi a tutta la classe.

Silenzio abissale.

-"Ah non rispondete?
Mi sembravate più loquaci prima che entrassi.
Allora facciamo una cosa, continuo io."

Mi alzai dal banco e Cedric mi toccò il braccio per farmi sedere -"Lasciami stare!" con una spinta, spostai la sua mano e poi continuai il mio discorso.

-"Se vi preoccupate per il vostro sederino o se vostra mammina ha paura per la vostra vita, potete mandargli un gufo rassicurandole e dicendole che non ho intenzione di uccidere babbani e che non ero al corrente di nulla, sapete, mio padre, Charles è un babbano."

-"Come facciamo ad esserne sicuri?"
Il carissimo Cormac Mclaggen fece il suo primo intervento.

-"Aspettavo proprio il tuo intervento, d'altronde non sei mai stato un ragazzo sveglio, comunque sia..
Sono stata sottoposta al veritaserum, insieme ai qui presenti Blaise e Draco." li indicai e poi dal mio zaino tirai fuori la mia bacchetta, quella di sambuco.

-"Che stai facendo?" Cedric mi bloccò il polso e con un solo movimento del braccio mi liberai, dirigendomi al banco di Cormac.

-"E caro mio Mclaggen.. se il ministro Scrimgeour afferma che non siamo una minaccia non vedo il motivo per il quale lo dobbiamo essere per te." gli puntai la bacchetta sul mento.
-"Ti senti ministro?"

TOXICWhere stories live. Discover now