L'amara veritá :

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Che idiota Buckley , prima mi rompeva quasi il telefono, e poi senza nemmeno chiedere scusa mi accusava di essergli venuto incontro volontariamente .

Era così pieno di sè , così preso da se stesso , tirandosela manco fosse cristo sceso in terra ,
e anche se , per quanto mi riguardava , era davvero un fregno  assurdo , il suo credersi superiore a tutto e tutti , il suo ghigno del cavolo e la sua testa dura , mi facevano venir voglia di sbatterlo al muro ,
odiavo i tipi così .

Per una volta stranamente ringraziavo mio fratello per avergli procurato quell'occhio nero che si meritava .

Dopo quella stupida faida tra puttanieri ,
mi assicurai di tenere buono Buckley in una delle stanze della villa di mia zia , per non rischiare delle domande su quell'occhio nero da parte di mia cugina e del suo ragazzo .

Così tornai nella sala da pranzo , e mi sedetti al mio tavolo , dove Blake , stava passionalmente raccontando un'altra delle sue strambe vicende a Princeton .

Per fortuna nessuno si accorse della mia assenza prolungata , grazie a quel dannato champagne , che per una volta aveva giovato a mio favore .

Quando il buio calava , e l'ora si era fatta tarda , oramai gli ospiti se ne erano andati tutti ,
alcuni ubriachi , altri consci , altri imbarazzati a portarsi dietro i loro amici sbronzi giusto quanto bastava a cantare Sorry di Justin Bieber battendo il ritmo sullo stomaco , a mo di tamburo .

Era arrivato il momento ,

l'aria era colma di tensione , eravamo tutti accomodati in salone , sui vari divani e poltrone ,
mia madre , mio padre , gli zii , Francesca , suo fratello Carter , sua sorella Tiffany , la piccola di casa , ed i suoi tre fratelli ,
Leonard , Liam e Lucas , la triade misericordiosa  , come li chiamavo io.

I tre dongiovanni della famiglia , istruiti dallo stallone del secolo , mio fratello , presente anche lui , ed in ultimo , io e Serena , che ci scambiavamo occhiate terrorizzate , ed accanto a noi , il nonno , quasi sul punto di cadere tra le braccia di Morfeo .

Con mia cugina ci eravamo accordate , di far sembrare ai nostri genitori che i due ragazzi , Blake e Buckley lo stronzo , fossero invitati a caso , senza far sembrar che fosse il suo ragazzo , e , ovviamente nessuno dei nostri parenti sapeva che erano dei Buckley , poichè , come vi ho già detto , non conoscevano quasi nessun membro di quella famiglia , esclusa la coppia ( Bart & Barbara Buckley ) , e Francesca non aveva mai organizzato quella che sarebbe stata una carneficina di scontro , tra la sua famiglia , ed il suo ragazzo .

Mia cugina decise di far attendere i due ragazzi nel salottino al piano di sopra ,  il tempo che occorreva a far riscaldare l'atmosfera , e ad introdurre il discorso carneficina .

" Franchis , ti vedo nervosa cara , tutto bene ? "
chiese mia madre insospettita dal viso pallido della ragazza ,
quasi sull'orlo di un attacco di panico , con le gocce di sudore sulla fronte .

"Si zia , tutto bene , sento solo leggermente caldo in questa stanza , non credi anche tu Clair ? " mi chiese lei .

"Oh si , in effetti si bolle mamma " venni io in suo aiuto .

"Cara , neanche tu mi sembri avere proprio una bella cera oggi eh ?
Forse ti occorre una boccata di aria fresca ? " chiese mia madre preoccupata .

"No no , tranquilla mamma , sto be- " venni interrotta da mia cugina , che probabilmente esausta di quello che stava diventando uno dei soliti , formali ed insignificanti discorsi , decise di farla finita , e di sputare il rospo .

Così si alzò dal divano su cui sedeva , attirando l'attenzione anche dei ragazzi , che , divertiti , stavano chiacchierando a proposito di una tipa , ma non stavo ascoltando , non era quello il momento .

Il mondo dell'Upper East SideWhere stories live. Discover now