Il ritorno di S...

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Era passata ormai una settimana alla fatidica chiamata di mia cugina , e con mio fratello , avevamo deciso di non proferirne parola ai nostri genitori , poichè significava doverlo dire all'intera famiglia , e questo grande onore l'avremmo lasciato ai diretti interessati .

Ma ero comunque nervosa , e avevo il presentimento che qualcosa non sarebbe andato per il migliore dei modi , se non tutto.
(Io ed il mio sempre presente ottimismo hahah)

19.00
Era l'ora di cena e , come al solito eravamo seduti su quel tavolo di legno di ciliegio della cucina , sistemati  con la mamma ad un capotavola , l'altro  vuoto , destinato di solito al paparino .
Ed in mezzo , tra i due , io e mio fratello , uno di fronte all' altro , ognuno con lo sguardo fisso sul piatto , intenti a scacciare le patatine gialle biologiche  per cui la mamma stressava Elo da giorni , ordinandole ripetutamente di imbucarle nel menu.
Trovavo inutile quella sistemazione , era insensato mangiare ad un tavolo di quattro metri , quando a mangiare si era in tre , che cavolo di senso aveva , manco la regina Elisabetta .

Ad un tratto sentii la vibrazione del telefono dalla tasca della tuta , e , accorgendomene lo afferrai , mi alzai , e fregandomene delle stupide regole di mia madre del ''non interrompere i pasti in famiglia '' dato che in qualsiasi caso il silenzio era protagonista , mi diressi alla porta vetrata del giardino , scappando da quella ridicola e noiosa situazione .

"Pronto...?"

"Hey cogliona ci sei ?"

Sentii domandare da una vispa voce che conoscevo sin troppo bene , e che , come ogni volta accadeva , mi faceva sentire a casa .

Serena Peltz era la mia migliore amica da anni , quasi sin dalla nascita , era bionda , alta , con grandi occhi verdi , insomma , una vera e propria calamita per i ragazzi .
Era la figlia di un miliardario , Charles Peltz , e di una cara amica di mia madre , Michelle Peltz .

Sin da piccole ci facevamo compagnia sdraiate svogliatamente sui divani lussuosi delle sale dei party , ubriacandoci di Manhattan e prendendo in giro le amiche delle nostre madri , che , con un Botox di troppo e un anello dieci carati all anulare del terzo , quarto o quinto sí , si lamentavano delle tartine al salmone servite ai ricevimenti .

"Hey S , come va ? , quando hai il volo per il gala del 31 ? , ho bisogno di fare un pò di sano shopping , e di parlare un po' con la mia migliore amica "

"C stai tranquilla , sto già in aereoporto , ma il volo Roma-NY é posticipato di un ora , quindi arriverò domani all'ora di pranzo da te , ti vengo a prendere e andiamo in centro ok ? E mi aggiorni su tua cugina , ed io ti aggiorno su Roma , promesso."

"Ok , ma fai più in fretta che puoi , ho bisogno di te "

"Promesso , ti voglio bene , a domani , baci"

"Anche io , baci"

Non vedevo l'ora di vedere Serena , l'unico volto amico che mi ritrovavo , l'unica su cui , ci potevo scommettere , avrei sempre potuto contare , che mi sarebbe stata sempre accanto , ed io a lei , la mia salvezza , la mia fortuna , la mia migliore amica .

30.08.2020
Villa Van Der Bilt
Hampton :

"Buongiorno bellissima " sussurrò una voce familiare vicino al mio orecchio .

"Buongiorno coglione , che ore sono ?"
Chiesi io sempre amorevole .

"Sono le 10:30 , è mattina , sei Clair Diana Van Der Bilt , io tuo fratello maggiore , Edward , stai negli Hampton , è il 30 Agosto 2020 e al piano di sotto c'è una Peltz affamata che ti aspetta"

A quelle ultime parole scesi di fretta dal letto , mi misi la vestaglia di flanella , mi diedi una pettinata veloce , e scesi di fretta le scale , dove , al piano inferiore , c'era Serena , intenta ad ingoffassi di pasticcini e brioche alla crema , probabilmente affamata dopo il volo.

"S !" Esclamai felice io correndo verso la mia migliore amica .

"C !" Esclamò lei abbracciandomi e posando i dolciumi di cui si era riempita le mani.

"Sei già qui !"

"Sì , volevo farti una sorpresa , così , capendo che il volo sarebbe stato posticipato di troppo , e prevedendo uno dei miei ennesimi ritardi netti , ho pregato papà di mandarmi il jet , ed eccomi qui !"

Ero felice di vederla , mi metteva tranquillità averla attorno , avevo come  la sensazione di sentirmi meglio quando sapevo di averla accanto.

"Allora , programma ?" le chiesi io

" Bendel , Tiffany ,Givenchy ,Chanel , due frozen Yogurt , il sole , tanti gossip e credo stiamo apposto per domani " esclamò sorridendo.

"Ci sto !" dissi io.

Il pomeriggio era trascorso proprio in questo modo , trovammo il vestito per il gala ,
Questo il mio :

Il pomeriggio era trascorso proprio in questo modo , trovammo il vestito per il gala , Questo il mio :

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Questo di Serena :

sempre rispettando il palloso dress code tanto amato dalla mamma , raccontai ad S della proposta di Blake Buckley , e del sì di mia cugina , ed anche lei , come me , aveva paura solo a sentirli nominare i due cognomi nella stessa frase

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sempre rispettando il palloso dress code tanto amato dalla mamma , raccontai ad S della proposta di Blake Buckley , e del sì di mia cugina , ed anche lei , come me , aveva paura solo a sentirli nominare i due cognomi nella stessa frase.

Ma , se pur ancora nervosa per il giorno seguente , mi sentivo sollevata almeno per un pò , di aver accanto la mia migliore amica , con la consapevolezza che con lei avrei potuto affrontare anche i miei parenti , anche la mia famiglia , la mia più grande delusione , la causa di tutti i miei problemi .


























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