Un Buckley idiota .

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Era mattina , ed il sole , insopportabile illuminava dall'enorme finestra che costituiva quasi interamente una delle quattro mura della mia stanza .

La sveglia non smetteva di farmi rimbombare in testa ''Love me like you do '' , che dopo quella mattina non avrei mai più ascoltato , detestandola fino alla morte per aver disturbato i miei sonni sereni sotto le coperte .

Così mi decisi , aprii gli occhi , e ,con la grazia di uno zombie , mi alzai dal letto , lanciando la sveglia con quanta forza avevo in corpo , assicurandomi di romperla così da non poter avere pietà per lei , qualche giorno più in là , convincendomi a darle l'ennesima possibilità che non si merita , e rimettendola sopra il
comodino .

Stavo ancora pensando alla sveglia , quando , quasi di sfuggita , intravidi la data sul mio telefono .

31 Agosto 2020 .

"NO !" esclamai io metabolizzando gli impegni del giorno .

" Quello stupido party " E , come succedeva praticamente ogni giorno , appena svegliata , iniziavo solo in seguito , a mettere in funzione la mia mente .

Oggi ci sarebbe stato il party di fine estate , e sarebbe esplosa quella bomba ad orologeria , ed ovviamente , da lì , sarebbe scoppiato il putiferio , come quella volta che mio cugino ammise di aver fatto amicizia a scuola con Brittany Buckley , suppongo la sorella maggiore di Blake .

Scoppiò la terza guerra mondiale .

Mia zia Fallon , disgustata e scandalizzata dall'esclamazione che suo figlio si fece scappare tra un drink e l'altro , decise di chiamare un analista , prenotando per suo figlio , le sedute per un mese .

Poi , ancora non del tutto sicura di aver risolto la faccenda , gli sequestrò il telefono , assicurandogli che gliene avrebbe comprato uno nuovo il giorno seguente , buttando dal secondo piano il primo , assicurandosi così , che se eventualmente suo figlio avesse memorizzato il numero di qualsiasi membro di quella famiglia in rubrica , esso sarebbe andato accidentalmente smarrito nel nulla .

Intanto mio padre ed i suoi fratelli si misero da parte , concordandosi per presentare al nipote , con la speranza di qualche unione fortuita :
le figlie dei Bush , quelle dei Carrington , la figlia unica dei MacMillan , e la seconda genito dei Cooper .

Ed io e mia cugina , spaparanzate sul divano con le lacrime agli occhi dalle risate , (probabilmente anche spinte da qualche drink di troppo ;)
discutevamo su chi fosse più ridicolo :

mio zio che alle parole del figlio versò accidentalmente il vino rosso sul vestito di pizzo della mia prozia Helein ,
mia zia , con lo sguardo da pazza psicopatica , trattenuta dallo svenimento con l'aiuto di un vodka tonic ,
mia madre che , come faceva sempre quando scoppiavano litigi del genere si rifugiava in giardino a fumare ,
o mio fratello , che , come se niente fosse , era intento in una limonata seriale con una' altra delle galline allo stato brado , che si portava alle cene di famiglia per "passare il tempo" .

Ero ancora immersa nei ricordi di quella meravigliosa serata , quando udii le urla di mia madre , che dal piano di sotto , mi pregava di scendere a fare colazione.
Così esaudii i suoi desideri , addentai un cornetto , un sorso di spremuta , e scappai di fretta in camera mia per prepararmi , dato che , senza stupirsi tanto , ero in ritardo .
Così , dopo una veloce lavata di denti , una doccia veloce , un chilo di profumo , una spazzolata ed un trucco leggero , indossai il vestito comprato il giorno prima e, pronta per uscire , mi diressi all'entrata .

Qui , mia madre , con uno sguardo truce , mi fissava scender le scale , ed accanto lei , un Edward in smoking mi osservava con un ghigno , probabilmente fiero di me e del mio tipico ritardo , che faceva tanto innervosire la mamma ed il papà , ritornato poco prima dalla città.

Il mondo dell'Upper East SideOù les histoires vivent. Découvrez maintenant