𝐈

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Lei era lì, stesa sul letto con quello che sperava fosse l'uomo della sua vita, lui sopra di lei, in mezzo alle sue gambe mentre le accarezzava le cosce coperte dai jeans con il suo tocco delicato e nel contempo la baciava con foga sulle labbra, le faceva venire la pelle d'oca.
- Lisa.. - sussurrò Taehyung sulle labbra di lei, mentre quest'ultima era troppo impegnata ad assaporare le sue, non riusciva a staccarsi, poi un illuminazione arrivò nella sua mente,stava per dimenticarsi del lavoro e della serata importantissima.
- Tae, dobbiamo fermarci- con un gesto fulmineo lo spinse via poggiando la schiena sulla testata del letto e riprendendo un minimo di fiato.
- Ma dai non avevamo nemmeno cominciato!- disse lui con un'espressione quasi deludente sul suo volto.
In effetti è vero, non avevano nemmeno iniziato dato che sono entrambi ancora vestiti,ma sapevano che se avessero iniziato non si sarebbero placati in tempo.
Gli da un bacio sulla fronte e gli pizzica appena il naso.
-Dai su anche tu devi andare a lavorare non fare il piagnucolone, grazie per essere passato- sorrise e le diede un ultimo bacio sulle labbra per poi andare alla centrale di polizia, ah sì lui è un poliziotto, lei con l'uniforme lo trovava così sex- lasciamo perdere i pensieri di Lisa che è meglio, potreste trovare solo Taehyung, gatti, il ballo e il letto.

Ed ecco Lisa, a girare per casa come una disperata dato che non riesce a trovare i vestiti per andare a lavoro, dopo tanto tempo di ricerca trova quello che le serve, forse anche troppo tempo dato che era già in ritardo.
Si precipitò in auto per poi mettere in moto e andare verso il posto di lavoro,controllando spesso l'orologio. Odiava essere richiamata dal capo per sentire sempre le stesse cose dette nello stesso modo, se deveva essere richiamata almeno voleva fosse per un aumento ma se continua così non potrà mai averne anche solo uno.

Arrivó in hotel, ah si Lisa lavora come cameriera proprio in questo posto.
Una volta entrata si mise dietro il bancone dato che da lì a poco sarebbe cominciata una festa per l'arrivo o ritorno del nuovo capo,non sapeva quale parola era meglio delle due anche perché non lavorava da molto li, da neanche un anno ed è stata impiegata del mese solo una volt- non parliamo di questo su.
Ad ogni modo non lei non sa chi sia, anche se il cognome non le è per nulla sconosciuto dato che è il figlio del gestore dell'hotel, fatto sta che lei non l'ha mai visto o almeno così pensava, ma a questo ci aggiorniamo arriveremo poi.

Non le diedero nemmeno il tempo di arrivare sul posto di lavoro, legarsi i capelli in una coda e salutare anche solo con un cenno la migliore amica e ormai collega Rosé, che il gestore dell'hotel, la tiró per un polso fino ad arrivare nel suo ufficio.
-Chiamarmi per nome o al cellulare non è di suo gradimento?-
-Non devo dare spiegazioni è una cosa urgente- gli fece cenno di sedersi entrambi, ma l'uomo scosse la testa in segno di negazione e lei si limitò ad annuire.
-Beh per quale motivo allora mi ha convocata nel suo ufficio?- chiese mentre incrociò le braccia al petto.
-Questa serata è molto importante per tutti i dipendenti dell'hotel compresa tu e tutto il resto dello staff- lo bloccó, voleva sapere ciò che desiderava chiederle, era sia curiosa che impaurita allo stesso tempo.
-Arrivi al sodo dato che è urgente-
- Si giusto, in poche parole, colei che doveva intrattenere gli ospiti con un'esibizione si è rotta un braccio stamattina e non sono riuscito a trovare qualcuno che la sostituisse, poi non so come nella mia mente sei entrata tu e mi sono ricordato del tuo talento nel ballo, perciò volevo sapere se eri disposta ad esibirti sul palco della sala grande, quella centrale ecco-
Deglutì prima di parlare, era sotto shock, beh sapeva di avere tale capacità ma non era il massimo nell'improvvisazione.
-Io... è una proposta davvero molto allettante ma non so se ne sono in grado-
-il doppio dello stipendio ti va bene?- chiese l'uomo, sapeva di non poter rifiutare, quei soldi le servivano.
-Oh si vanno benissimo, quand'è l'esibizione?-
-Tra poco, lì c'è l'abito che dovrai indossare, non deludermi- disse indicandomi l'abito poggiato sul divano dell'ufficio.
-Faró del mio meglio-
prese l'abito e dopodiché sì chinó ringraziandolo ancora una volta, si dirige verso il bagno così da poter cambiarsi ancora una volta, indossó quest'abito..era abbastanza imbarazzante, sembrava abbastanza stretto e corto, pensava che a Tae sarebbe piaciuto e non piaciuto allo stesso tempo, ma poco importa lui non c'era e non l'avrebbe saputo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 21, 2021 ⏰

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𝐃𝐑𝐄𝐀𝐌𝐈𝐍𝐆 | 𝓛 𝐢𝐳𝐤𝐨𝐨𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora