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Scesi con la massima grazia le scale che adornavano il salone di casa mia.

Destra,  sinistra,  destra,  sinistra,  regola numero 245 del Bonton : Una donna dalla gran classe scende le scale con un ordine preciso e temporaneo del tempo.

La mia vita era tutta programmata,  sapevo cosa sarebbe successo l'indomani,  a guardarmi si direbbe che ho tutto, ma davvero tutto,  la mia non é vita a me manca il pericolo e l'avventura,  ovviamente non pretendo un avventura da naufraga nelle isole più sperdute delle Fiji.

- Signorina Cloedette! la cena é pronta- mi avvisó la domestica di casa mia,  Marie una donna fantastica sulla 40ina d'anni mi ha seguito fin dalla nascita,  le sono debitrice.

Annuii alla sua richiesta e mi diressi in sala da pranzo,  mi sedetti a capo tavola difronte a mio padre,  di cui non ho il migliore dei rapporti,  lui é un uomo davvero freddo e menefreghista e  questo mi ferisce molto,  ma col tempo ho imparato a conviverci

Ai lati si sedevano mia madre Anastasia,  donna di 42 anni é  una nota stilista di moda,  una delle più famose dei USA.

Mentre a sinistra mio fratello maggiore  Ryan,  il classico ragazzo popolare,  ha 24 anni e  frequenta uno dei più prestigiosi college  di Londra : Il Cambridge.

Arrivarono Alfred e Amalia i due camerieri e ci servirono la cena,  ringraziammo per educazione con un cenno di capo e i due si dileguarono sotto i miei occhi,  sospiraii profondamente e iniziaii a consumare il mio pasto, cercaii di ricordare le regole...

Forchetta stretta al manico e adagiata verso la parte ovest del piatto é la classica forchetta da dessert.

Forchetta tondeggiata per le insalate.

È la classica forchetta per i primi piatti presi quella a me più familiare,  il silenzio regnava,  sentii un tossioo da parte di mio padre alzaii lo sguardo notandolo guardarmi freddamente e dall'espressione frustata.

Non osaii  fiatare,  l'espressione aguzza e amara di mio padre mi stava bruciando.

-Amalia! Alfred! Marie! - urló il nome di tutti quelli del personale,  deglutii,  di solito quando mio padre convocava tutti specialmente durante cena doveva comunicarci qualcosa di davvero importante.

Il personale stretto ma corposo di mio padre ci si presentó davanti,  tutti ci alzammo per educazione e papà inizió a parlare.

-Vi ho riuniti per comunicarvi una cosa di davvero importante-inizió con tono serio.

-Beh tanto per te é pure una cazzata importante-sussurró a denti stretti mio fratello facendomi ridacchiare.

- come scusa? - chiese accigliato mio padre.

-Nulla,  assolutamente nulla-rispose deglutendo.

-bene-disse infastidito papà.

-Come stavo dicendo,  ricapitolando,  vi ho riuniti per comunicarvi una mi decisione, questo fine settimana mio figlio Ryan tornerà al college e mia moglie Anastasia partirà per Parigi per concludere la sua ultima linea. Vedi  figliola ma non possiamo lasciarti a casa da sola,  quindi ti abbiamo scritto ad un campus,  ahm  piccolo particolare,  non sarà privato ma statale spero la cosa non ti dispiaccia-disse con nonchalance l'uomo che non distava da me di molto.

Accigliata sorrisi debolmente,  questo voleva dire grandi possibilità di conoscenze,  se era privata la cosa, voleva dire che dovevo sicuramente frequentare il campus con tutta gente altolocata e  dai grandi principi.

Damerini da quattro soldi,  e  topi da biblioteca,  non era il mio mondo,  ma lo vivevo.

Io non ho deciso di appartenere al "mondo" come io non ho deciso di appartenere a questa vita monotona e noiosa.

Mi dileguaii,  ovviamente sotto il permesso dei miei e  sempre con l'andamento del Bonton andaii verso il mio bagno personale a fare il mio solito bagno con i sali minerali,  amavo curarmi.

Le bolle di sapone mi circondavano rilassandomi,  amavo la sera,  potevo dedicarmi particolarmente a me stessa e lo adoravo.

Una volta uscita mi avvolsi con un accappatoio firmato Armani bianco di seta mi asciugaii i capelli piastrandoli e mi asciugaii infilandomi il mio pigiama rosso della Roberto Cavalli.

Mi passai la crema per il corpo e mi lavai i denti,  bianchissimi.

Mi pulii le orecchie,  e mi infilaii le mie ciabatte Gucci fuxia  e a passo felpato andaii difronte al baldacchino situato al centro di camera mia e in poco tempo mi abbandonai tra le braccia di morfeo,  addormentandomi.
"CONTINUA"

Demoni in amoreWhere stories live. Discover now