Capitolo 22: Neil

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"Brie vuoi venirti a cambiare da me domani prima di partire? Oggi pomeriggio viene l'idraulico così posso lasciare casa pulita" Chiede Amy

"Sì così mi aiuti a darmi una regolata con le cose da portare e in cambio ti aiuto a ripulire"

"Un cambio e la roba per lavarsi, non devi portarti la santa casa!"

"Basta che per le 17.00 siete pronte così io e Neil passiamo a prendervi, ci vuole una mezz'ora per arrivare"

"Ce la faremo tranquilli, la metto in riga io Miss. Miporto4valigie"

"A domani allora"

Mentre Brianna e James si salutano con un bacio molto appassionato, io e Amy restiamo a guardarci come due ebeti.

"Posso parlarti?" le chiedo cauto.

Come se sapesse già quello che avevo da dirle, alza la testa e fissa i suoi occhi nei miei "Brie mi ha detto che mi hai cercata ieri sera."

"Dov'eri?" chiedo prima che il mio cervello possa elaborare una forma più garbata per esprimere lo stesso concetto.

"A lavoro. Brie non lo sapeva perchè sono uscita prima che lei tornasse al dormitorio"

"Ah, okay." Cazzo sono un coglione! Non penso mai prima di agire e mi porto a letto ragazze prima di pensare che magari Amy era a lavoro e non con qualche ragazzo. Però c'è da dire che non stiamo insieme e dubito che potrà mai accadere. Ma mi sento comunque una merda in questo momento.

Amy recupera il mio sguardo che era finito al pavimento e mi chiede "Tutto a posto, Neil?"

"Perché non me l'hai detto?"

"Lo sai che quando non lavoro il pomeriggio con te poi la sera sono al bar" dice come se fosse una cosa scontata, ed effettivamente lo era se solo avessi avuto un briciolo di razionalità. "e poi non sono obbligata a fornirti tutti i miei spostamenti" ecco che riemerge la sua acidità. Si gira e se ne va verso la sua aula.

"Perdonami" sussurro, ma è lontana per sentirmi e, sinceramente, non so per cosa mi stia scusando: se per essermi comportato da coglione o aver minato la sua libertà.

***

"Pensi che succederà qualcosa tra te e Amy" chiede James mentre sistema la sua roba in uno zainetto.

"Non lo farei succedere di proposito, ma se ci fosse qualcosa non mi dispiacerebbe, lo sai." Dico cercando di aprire la bocca il meno possibile: parlare e radersi non sono due cose che vanno molto d'accordo.

" E tu e Brie?" Mi affaccio dal bagno con metà guancia coperta di schiuma da barba.

"Ho già detto a Devon che se sentono dei rumori non devono disturbare" risponde con un sorrisetto dolcemente malizioso.

"Amy si chiederà dov'è finita la sua amica..." faccio notare ironico.

"Beh quelle due parlano di tutto, a volte penso siano connesse a un unico cervello. Farà due più due, altrimenti ci sarai tu a fermarla dall'esplorare tutte le stanze alla ricerca di Brianna... o forse potreste esplorarle per cercarne una tutta vostra" si è avvicinato con passo felpato per dare di gomito e farmi un occhiolino.

"A proposito di me e Amy" il mio amico mi guarda allarmato, ma con un mezzo sorriso sulle labbra sperando in qualche buona notizia "Ho fatto una gran cazzata"

Vedendo la sua faccia perplessa continuo "Ieri volevo vederla e sono andato a bussare a Brianna, ma lei non c'era e Brie non mi ha saputo dire dove fosse. Ho pensato che stesse uscendo con qualcuno così sono andato ad un bar e sono tornato a casa ubriaco..."

"Hai guidato ubriaco? " mi interrompe palesemente arrabbiato per poi abbassare lo sguardo al suo zaino. "Anzi, sai che c'è? Tue le scelte, tuoi i guai che ne derivano" So che il suo primo istinto sarebbe quello di tirarmi uno schiaffo a mano aperta per darmi una svegliata, ma sceglie la strada peggiore: l'indifferenza. E' consapevole di aver detto tutto ciò che era suo compito dirmi in quanto migliore amico, ora sta a me gestirmi.

"Fammi finire. Mi ha riportato la barista... che mi sono portato a letto" mi passo la mano sulla faccia per levare quel velo di vergogna che mi assale e noto che ho il viso bollente "Poi stamattina Amy mi ha detto che non c'era perché era a lavoro." Sospiro "Sono un coglione" concludo.

"Siamo d'accordo. Ma non state insieme e lei non lo sa, quindi calmati e inizia a fare il serio se la vuoi"

"Voglio andarci piano con lei amico"

"Fai bene" è tornato serio e credo sappia che sto pensando a Mary con ogni cellula del mio corpo, la penso ogni giorno, anche se ogni tanto la sua memoria si sovrappone a quella più nuova in cui compare Amy. Questa ragazza mi manderà in tilt prima o poi.

Tempo di mettere i borsoni in macchina e si parte alla volta dell'appartamento di Amy.

"Ma come siamo belle! Sapete che è più una specie di campeggio che un pool party, vero?" chiede James ammirando la sua Brianna e facendole fare un giro su se stessa solo per guardarle il sedere.

"Saremo le uniche femmine suppongo, quindi non esistono limiti o dress code a rompere le palle" constata lei sperando che Devon non avesse davvero l'intenzione di invitare quante più ragazze possibile... si sarebbe spiacevolmente ricreduta una volta arrivate. Conosco Devon e la sua passione per qualunque essere avesse tette e culo.

"Noi siamo pronte, spero di non aver dimenticato nulla" dice Amy guardandosi attorno. È stupenda. Indossa un semplice jeans nero e un maglioncino rosso, ma è bellissima.

"Allora andiamo, madame" le offro il braccio e lei lo accetta di buon grado.

Cinque minuti dopo siamo in viaggio verso l'oceano.


*Angolo autrice*

Scusate se pubblico solo ora, ma ho avuto una giornata un po' frenetica. Proprio perchè questa storia è il mio posto felice oggi posterò due capitoli, fatevi sentire con i vostri fantastici commenti seriali e, perchè no, anche qualche stellina se vi è piaciuto il capitolo!

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