Un Ora Con Lei

29 4 1
                                    

Verso le 6:40 incontrò un hero che aveva un tratto in comune con lei, a quanto pare un’altro hero proveniente da un'altra citta e qui per proteggere Musutafu, mentre parlavano passarono per la strada principale che portava alla UA verso el 7

«A quest’ora la strada sarà affolata di professori che vanno alla Ua» spiegò

«Chiaro» rispose allegra

«SHOOOO!!!» si sentì urlare 

«lui» iniziò l’uomo guardando davanti a sé  «è il pro hero Present Mic, è molto energico e non credo lo vedrai o meglio, sentirai parlare ad un tono normale» ridacchiò l'uomo  

«Oh» rise all’affermazione dell’uomo quando un pensiero gli colpì la mente, l’uomo aveva urlato “Sho”

Sho=Shouta

Emi guardò l’uomo e poi la persona da cui stava correndo, un moro dai capelli medio-lunghi che indossava abiti logorissimi e una sciarpa bianca

Aizawa Shouta

Non conosceva davvero molto Shouta vero? Non sapeva chi era quel biondino...eppure sembrava lui molto vicino

Il ricordo dell’ora..della bellissima ora passata con Aizawa la fece arrossire

Emi voleva andare verso l’uomo ma era di pattuglia e Aizawa di certo non voleva stare ancora con lei dopo che lo aveva stressato così quindi...rimase lì ferma senza fare nulla per avvicinarsi al hero.

Shouta dopo aver passato 1 ora con Joke tornò a casa e si fiondò a casa, si tolse le scarpe e l’arma di cattura appoggiandola su una sedia, successivamente si tolse la maglietta e si buttò a letto con solo i pantaloni, voleva dormire, doveva dormire ma, i suoi pensieri erano invasi da Emi e dal suo volto sempre allegro

Onestamente Emi era spesso nei suoi pensieri, era innegabile, Emi Fukukado era una bella donna; i suoi bellissimi capelli verde acqua, i suoi occhi sempre giorio, il suo viso tondeggiante e carino, il suo fisico slanciato e formoso nelle parti giuste...assolutamente affascinante. Non era solo il suo corpo però che gli tempestava la mente, no, era anche il suo carattere

Gioioso e allegro, solare e positivo, spesso l’enorme gioia della gente lo stancava..la gente in generale lo stancava ma Emi no..no, lei era davvero piacevole come campagnia e i suoi tentativi di farlo ridere lo facevano distrarre dai mille problemi che solitamente gli attanagliano la mente, inoltre...alcune volte era riuscita a farlo ridere..anche e non lo dirà o ammetterà mai, infatti nemmeno Emi lo sapeva.

Una cosa che però lo tormentava era che Emi gli chiedeva sempre di sposarlo, all’inizio Aizawa arrossiva ma quandi capì che Emi non provava nulla ma stava solo scherzando si sentì un po' male e divenne particolarmente stoico cominciando a dire sempre “no” senza nemmeno sentire ciò che Joke dicesse, un metodo magari infantile ma si assicurava di non uscirne ferito da un dialogo con lei, infondo...erano tutte finte proposte. Questa volta però...l’aveva vista camminare leggermente barcollante e sgranò gli occhi più che sorpreso, era qui, a Musutafu, Alle 4:00 di notte! In nHero suit.

Ovviamente chiese che cosa ci faceva qui e lei gli rispose dicendo i problemi dell’agenzia e di Musutafu in generale. 

“prevedibile” pensò Aizawa

Quando Aizawa notò che Emi era più calma e dato che non continua a scherzava o dargli finte proposte quindi decise di ascoltarla e sentì la sensazione piacevole che provavo quando stava con lei tornò facendo stare molto meglio, per lui il tempo non trascorse più, quando però la sua attenzione crebbe.

«è...» Quando la vide arrossire non capì

“perché è improvvisamente diventata rossa?”  Shouta stava per chiedere quando Emi parlò lasciandolo scioccato

«...Come te» disse infine

La frase di Emi tornò nella sua mente “Carino, anche se lo disturba lo coccolo lo stesso perché è irresistibilmente morbido e adorabile” pensandoci bene era la descrizione del loro rapporto...certo...meno il fattore adorabile e carino….e morbido.

“Ovviamente  non sto pensando che come il gatto mi coccola!!” pensò coprendo il suo rossore crescente con la sua arma di cattura 

Emise un mormorio e un ‘capisco’ quando fortunatamente il telefono di Emi lo salvò dall’imbarazzo.

Emi dopo aver preso il telefono sgranò gli occhi dicendo che avevano trascorso 1 ora insieme e si scusò un po' imbarazzata che lo avesse disturbato così a lungo , Shouta se sentì un po' in colpa per aver fatto pensare ad Emi che fosse un peso per lei parlare ma in fondo se l’era tirata con il suo comportamento.

«Ci si vede» Salutò Emi e Shouta sapeva che di solito non rispondeva quindi per dargli un accenno del suo interesse per il discorso la salutò

«Si certo» Infondo non era un tipo espansivo, quel saluto bastava.

Aizawa si girò nel letto, basta pensare a lei, doveva dormire aveva un'ora scars-

La sveglia

La sveglia suonò

«Maledetto inferno»                                        

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Feb 10, 2021 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

Date Me Please!Where stories live. Discover now