Ci sedemmo tutti insieme in un tavolo, ognuno di noi ordinò qualcosa e aspettammo le nostre ordinazioni. Hermione era seduta alla mia sinistra con il mento appoggiato sul palmo della mano, mi resi conto che qualche volta buttava uno sguardo a Ron che parlava con i suoi fratelli.

"Ei." Le dissi dandole una leggera spallata, la ragazza si voltò e mi guardò confusa. "Come va'?." Continuai, lei si mise più comoda.

"Tutto bene, grazie." Mi accennò un sorriso e guardò lontano come se non riuscisse a guardarmi negli occhi.

"C'è qualcosa che ho fatto e che ti ha disturbata?" Cercai di essere più chiara ed educata possibile, mi guardava sempre con un'espressione che a me non piaceva. Sembrava infastidita dalla mia sola presenza, volevo sapere cosa le avessi fatto.

"Cos- no io, tu non mi hai fatto nulla!" Arrossì abbassando lo sguardo sulle sue mani che teneva sulle gambe in quel momento. Rimasi in silenzio. "Io voglio bene a Ron e a Harry, non voglio che gli venga fatto del male." Alzò lo sguardo e mi guardò negli occhi, notai un lieve velo di lacrime che le ricoprivano gli occhi. "Harry ne ha passate tante, voglio che lui sia felice e stia bene!"

Apprezzavo quel lato di Hermione, sincero e super protettivo nei confronti dei suoi migliori amici. La loro amicizia andava oltre ogni aspettativa, chi li guardava dall'esterno non poteva minimamente immaginare la grandezza del loro bene.

"Io non voglio fare del male a Harry o a Ron." Parlai piano, "Io non ho mai avuto amici, loro mi hanno accolta a braccia aperte, non mi permetterei mai..." finii. Hermione alzò gli angoli della bocca in un sorriso.

"Mi sento meglio adesso che ho sentito queste cose."

Arrivarono i nostri ordini, parlai per ore con Hermione, eravamo simili in tante cose, soprattutto nell'abito studio.

Era strano come un Serpeverde andasse d'accordo con un Grifondoro, non appena cominciammo a parlare, mi sentii a mio agio, sicura di potermi fidare al mille per mille di lei. Era una ragazza buona, pura e facilmente amabile anche se non si poteva pensare a primo impatto.

Dopo essere usciti da I Tre Manici Di Scopa, Ron suggerì di andare al lago nero, ci sdraiammo tutti insieme sull'erba. Io ed Hermione eravamo poco più in là dal resto del grippo.

"Posso parlarti di una cosa?" Le chiesi giocherellando con i fili d'erba.

Volevo dirle tutto, volevo parlarle del fatto che avevo scoperto di non essere figlia di Lucius. Avevo bisogno di un parere, tenere per me quel segreto mi rendeva pazza.

"Certamente, puoi dirmi tutto!" Mi rassicurò.

"Beh... io, prima di venire qui, ho scoperto di non essere figlia di Lucius." Dichiarai insicura della sua reazione. La guardai, sul suo viso era dipinta un'espressione di puro shock.

"Ma come può essere?" Abbassò la voce guardando intorno. La ringraziai mentalmente.

"Non ne ho idea, ho provato a parlare con il nostro elfo domestico ma senza risultati."

Hermione si avvicinò più a me.

"Sei sicura di questo?" Appoggiò la sua mano sulla mia.

"Sì, Dobby mi ha mandato una lettera dicendo che quello che cerco è qui, ad Hogwarts." Le dissi, la ragazza sembrava pensierosa. "Io cerco mio padre, Hermione." Sospirai.

"Quindi è qui? Potrebbe essere un professore?" Mi chiese. Alzai le spalle e guardai l'acqua calma del lago.

Hermione mi assillò su probabili pensieri, mi fece venire più ansia di quanta ne avessi già. Dopo tempo mi resi conto di non aver mai assimilato davvero le parole di Dobby. Mio padre si trovava al castello ed io non mi ero mai scomodata a cercare più informazioni.

Quando tornammo al castello ci dirigemmo tutto insieme nella Sala Grande per la cena, Silente vi augurò buona cena e tutti iniziarono a mangiare. Avevo salutato i miei amici e mi ero seduta al mio solito posto nel tavolo dei Serpeverde.

"Ho sentito che hai passato l'intera giornata con gli idioti." La voce di Draco mi fece spaventare, non l'avevo sentito arrivare.

"Non sono idioti!" Lo guardai di traverso cominciando a mangiare.

"Si che lo sono." Disse guardando il tavolo dei Grifondoro.

"Sono miei amici, Draco."

"Non lo saranno più quando sapranno quello che fai con me!" Disse prima di alzarsi e andare via.

Lo guardai allontanarsi con un peso sul cuore. Era vero, tutti sapevano che ero la sorellastra di Draco, tranne Hermione ovviamente.

Avevo l'impressione che le sue parole fossero una specie di ricatto, come se non condividesse le mie amicizie.

Spazio autrice:
Buonasera.
Scusate se aggiorno così tardi.
Che ne pensate che introduco un altro personaggio? Ho un'idea ma non ne sono tanto sicura.

Stepbrothers; Draco Malfoy Where stories live. Discover now