La ragazza dal cuore di ghiaccio

5.

Oggi è venerdì e finalmente inizia il fine settimana

Tornata da scuola mangio velocemente e poi mi incammino verso la mia stanza

Salendo le scale mio fratello mi urta

"Hey si chiede permesso"

"Non ti avevo vista"

"Come fai a non vedermi?"

"Senti già mi hai rovinato il sabato sera non rovinarmi anche questa giornata"

Mi da una spallata di nuovo e poi va via

Che odio!

Meglio che salga in camera mia

Dopo aver finito tutti i compiti decido di andare nella biblioteca

Ho ereditato la passione della lettura da mio padre e così decidemmo insieme di costruire una biblioteca nella nuova casa

Ci sono così tanti libri che si ha il dubbio su cosa leggere per primo

Mi siedo sul divano mettendomi a leggere "le pagine della nostra vita"

Ovviamente piango come una stupida

Dopo aver finito ritorno in camera mia per prendere dei fazzoletti ma noto che accanto alla scrivania vi sono delle crepe

Mi avvicino per vedere meglio e noto che queste crepe creano una linea, così le tocco una per una finché non si apre una porta

Resto per un attimo a bocca aperta ma poi decido di entrare

Sono un po spaventata ma la mia curiosità è infinita

Mentre percorro una scala al buio decido di chiamare Annah, magari lei può aiutarmi a capire cosa sia questa stanza

Una volta arrivata alla fine della scala cerco un interruttore che per fortuna è proprio accanto alla scala

Dinanzi a me vi è una stanza piena di scaffali, scrivanie, sedie, tutte impolverate

"Ariiii"

Sento la voce di Annah e così le dico di scendere giù

"Ho paura, e se c'è qualche mostro?"

"Dai ci sono io"

In poco tempo arriva giù e quando si guarda intorno resta a bocca aperta proprio come me

"Che cosa è?"

"Forse uno studio?"

La vedo camminare per la camera cercando di capirci qualcosa

"Ehm Ari?"

"Si?"

"V-vieni qui"

"Cosa c'è?"

"Guarda" dice indicandomi un quadro

"Oddio"

Nel quadro c'è una donna identica a me e della stessa mia età

"Se mi stai facendo uno scherzo non è per niente divertente"

"Non è uno scherzo te lo giuro. Non sapevo l'esistenza di questo posto"

"E come si spiega questo quadro? È identica a te"

"Me ne sono accorta, vediamo se troviamo qualcos'altro"

Cerco un po' nei cassetti della scrivania e dai documenti deduco che questa signora fosse una pediatra

Tutte le carte che trovo sono firmate sempre dalla stessa persona, Ariana Russo, quindi deduco che fosse il suo nome

"Senti Annah io ho trovato solo il suo nome"

"Io ho trovato altre sue foto"

"Fammi vedere"

In tutte le foto c'è Ariana con i suoi amici, con il suo fidanzato, con i suoi gatti, il giorno del diploma

Poi noto una foto in cui è presente anche mia madre

"Ma questa è mia madre"

"Non è possibile, questo studio è molto vecchio"

"Forse è una mia antenata"

"E come si spiega la foto con tua madre?"

"Non lo so, ma non voglio chiederlo ai miei genitori"

"Scopriamolo da sole, saremo delle spie dell'FBI"

"Annah queste cose le fanno i bambini"

"Uff, okay. Però scopriremo da sole tutto questo"

"Si e nessuno deve saperne niente"

"Si"

Ci stringiamo la mano e poi decidiamo di uscire dallo studio chiudendo la porta

Dopodiché Annah ritorna a casa mentre io mi preparo per la cena

Durante la cena non smetto di pensare a quello che è successo oggi e mia madre se ne accorge subito

"Ari che hai?"

"Niente"

"E perché non hai toccato cibo?"

"Oh, ehm...non ho fame"

"Mangia un po' dai"

"Okay, senti mamma posso farti una domanda?"

"Certo"

"Perché mi chiamo Ariana?"

Mia madre si affoga con il pezzo di carne e guarda mio padre

"Ehm...perché...la mia migliore amica che è morta tanto tempo fa si chiamava così"

"Ah"

Questo sarebbe l'unico motivo del mio nome?

Finito di cenare vado in camera mia e mi metto a letto

Se mamma era amica della dottoressa Ariana si spiega perché mi chiamo così, ma perché chiamarmi come una sua semplice amica e non come sua madre?

Mi sto facendo dei complessi mentali da sola, meglio non pensarci

Infondo mia madre mi avrebbe detto qualcosa se ci fosse stato qualche problema