Capitolo35

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Azzurra pov's
La notizia piú brutta che possano avermi dato.
Evandro in sfida.
Ho visto cantare lo sfidante ed è veramente bravo.
Spero con tutto il cuore che non succeda nulla, però penso proprio che uscirà.
Come ha confermato Ev non è qui per cantare come Pavatotti, però scrive parole bellissime e per giocarsela al massimo porterà due inediti.
Guacamole e Roma centro.
Quest'ultimo è un pezzo mai sentito fino ad ora.
Mi ha stimpellato qualcosa e già amo quella canzone.
In questi giorni gli sono molto accanto, appunto perchè penso che possa andarsene.
Cerco di godermelo al meglio.

Ora sono in sala a provare nuove coreografie con Elena.
Ho un bellissimo pezzo contemporaneo della Celentano.
È complicatissimo, ma piano piano devo dire che ce la sto facendo.
Finite le prove, sono stremata.
Tornata a casa mi faccio una doccia e indosso una tuta grigia con un top sportivo. Dentro sta casa si muore di caldo!
Sangio: piccolaaaa, vieni.
Mi richiamò lui dalla sala.
Io: arrivooo.
Mi alzai dal mio letto dove stavo riposando e con una corsa mi gettai di fianco a Gio.
Sangio: ahi cosí mi ammazzi.
Si lamentò.
Io: non ti preoccupare, sei ancora vivo! Scherzai.
Sangio: per adesso.
Io: esatto.
Sangio: va bè, che mi racconti.
Io: mah, nulla di entusiasmare, sono stanchissima, ho le gambe a pezzi per il pezzo della Celentano.
Sangio: azz, oh lo sai che domani vado in sala danza per provare qualcosa con uno dei professionisti.
Io di punto in bianco scoppiai a ridere.
Io: ma veramente?! Esclamai.
Sangio: tutto vero, perchè ridi?
Io: non so mi sembri un pò un tronco, tutto qui.
Sangio: invece sono una star!
Io: si, star dei poveri, alzati che ho fame.
Sangio: quando mai!
Presi un pacchetto di patatine e lo aprii.
Si, amo mangiare! Con il mio fisico mi trovo abbastanza bene.
Non che io lo ami però, sempre meglio della faccia.
Io: Gioo, mi prendi quel bicchiere in alto? Gli chiesi con il musetto da bambina.
Sangio: no!
Io: daiii, non ci arrivo.
Sangio: non ho voglia. Disse con quella sua risatina da strafottente.
Ho capito, ci provo da sola, ma da altre esperienza già so che non ci arriverò mai.
Sentii due mani prendermi e sollevarsi. Di nuovo!
Sempre lui.
Come i primi tempi.
Sorrido Al Pensiero.
Io: questa scena mi ricorda qualcosa sai!
Sangio: già.
Sorridemmo entrambi.
Poi ci andammo a sedere sul divano.

Io: ci avresti mai pensato  la prima volta che ci siamo visti che saremmo diventato questo?
Sangio: in realtà no, io pensavo di essere ancora preso dalla mia ex.
Sono un pò pensierosa, devo togliermi un peso, voglio raccontargli una parte della mia vita molto brutta.
Gli ho già raccontato tutto, ma questo no, è un argomento un pò delicato.
Sangio: che c'è? Ti vedo strana.
Presi un lungo respiro.
Io: devo raccontarti una cosa.
Sangio: cosí mi fai spaventare, che succede?
Mi prese il viso tra le mani costringendomi a guardarlo in quegli ochhi blu.
Io: ti ho detto del periodo buio della mia vita, però c'è l'avvenimento proprio del limite che non sai.
Era un Martedí pomeriggio, piangevo come ogni volta, ogni ora in quel periodo.
Inoltre le cose non andavano bene nemmeno a danza.
Ero sempre distratta e fuori dal mondo.
Non so da che punto mi è presa quell'iniziativa...ma....io....volevo...oddio non riesco.
Scoppio a piangere.
Lui mi avvicina verso il suo corpo accarezzandomi la schiena.
Prendo un altro respiro e continuo.
Io: a casa con me c'era Chiara, te ne ho parlato, la mia migliore amica. Stava in bagno, mi ha lasciato per 5 minuti, 5 fottuti minuti.
Sangio: poi che succede? Mi invitò a continuare dolcemente.
Io: volevo ammazzarmi, lo capisci, mi avvicinai alla finestra tremante e piangente. Proprio nell'esatto momento Chiara mi prese da dietro e mi fece rientrare in casa. Era colante di lacrime anche lei.
Volevo farla finita, la mia vita non aveva piú un senso, era tutto monotono, non stavo vivendo una vita. Lottavo per sopravvivere, la vita deve essere vissuta al massimo.
E secondo la me del passato non valeva la pena continuare a passare cosí gli anni dell'adolescenza.
Di questo ne ho parlato solo con i miei é al mio migliore amico.
Quello a distanza.
Ora lo sai anche tu e spero che tra noi non cambiarà nulla.
Le sue braccia mi avvolgono in un abbraccio che vale piú di mille parole.
Sangio: sei forte, non scordarlo mai Azzurra. Sussurrò con voce tremante, probabilmente dall'emozione.
Restammo cosí per il tempo che bastava a renderci felici.
Pensate che se non ci fosse stata Chiara io non avrei mai conosciuto lui e non mi sarei mai innamorata di qualcuno.
Devo la mia vita a quella ragazza...

Spazio autrice
Scusate per il capitolo cortino ma la scuola ci sta ammazzando.
Va bè, ci vediamo Lunedí con il continuo.
Baci!!

È Amore? //Sangiovanni//Where stories live. Discover now