Capitolo32

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Sangio pov's
Oggi ho lezione con Rudy e non mi sento bene per niente, come sempre ultimamente.
Mi alzo, non parlo con nessuno e infilandomi le prime cose che trovai nell'armadio presi una fetta di pane con marmellata e uscii di fretta senza spicchiare parola.
Entrai in sala canto.
Rudy: ciao Sangio! Mi salutò il mio super coach.
Io: buongiorno Rudy! Dissi con un sorriso falsissimo in faccia.
Rudy: oook, tu non stai bene oggi! Aveva centrato la situazione mi sa.
Io: ma no, sto benissimo! Veramente. Non mi avrebbe creduto nemmeno nonno geppetto.
Rudy: se ci avanza un pò di tempo parliamo dopo eh! Mi riferí lui.
Io: benissimo.
Rudy: allora, oggi ti assegnerò due brani molto diversi fra loro, uno è di Ghali, "cara Italia".
Lo conosci.
Io: sì sì, la so già tutta! Ero felice, Ghali era un mostro.
Io: e l'altra? Chiesi in modo da poterci lavorare da subito.
Rudy: insovina un pò di chi è?
Io: non saprei Rudy.
Rudy: daii, quello ti piace?
Se è quello vi giuro che sono felicissimo...
Io: aspè, forse è di un certo Filippo Maria Fanti? Fa di sì, fa di sì.
Rudy: esatto, sei un indovino Sangio. Mi fece sorridere.
Io: qual è? Vediamo se la conosco.
Rudy: non è molto recente ma la dovresti conoscere. Si chiama "cosa resterà".
Io: strano ma non la conosco. Dissi non avendola mai sentita.
Rudy: eccola qui! Schiacciò un bottone ed iniziai ad ascoltarla.
Era stupenda però non era proprio delle mie corde.

(ascoltate la canzone, il videoclip non c'entra niente)

Io: mi piace però è difficile per me!
Rudy: lo so, lo so è un compito difficile Sangio ma tu ce la puoi fare benissimo.
Iniziammo a provare i pezzi e come prestabilito da finimmo 10 minuti prima.
Rudy: allora, mi vuoi spiegare cosa ti succede in questo periodo.
Io: è un pò un periodo di merda, scusa la parola. Dissi palesemente triste.
Rudy: tu sei qui dentro per cantare Sangio, non voglio distrazioni.
Io: lo so Rudy, me lo continuano a ripetere tutti ma io mi sento proprio uno schifo in questi giorni, ho ferito una persona...
Rufy: e fammi indovinare, c'entra una certa Azzurra?
Io: si ma non ho voglia di parlarne. Dissi chiaro.
Rudy: rispetto benissimo la tua scelta ma ricorda che tu devi essere forte, devi sempre pensare alla musica. Hai sempre detto che ti risolve i problemi, tu ne hai bisogno adesso piú che mai.
Io: hai ragione!
Prese la giacca e prima di chiudere la porta mi disse una frase.
Rudy: ah, e cerca di farti perdonare per bene! Risi per il modo in cui lo aveva detto.

Mi incamminai verso la casetta e mi recai immediatamente in camera per stare un pò da solo.

Azzurra pov's
Ritornato da lezione Gio si recò in camera senza dire nulla.
Lo fissai con malinconia.
Aka: dovresti parlarci Azzurra.
Io: perchè?
Aka: non vedi che ci sta male. È da tre giorni che sta cosí.
Io: aka lui mi ha ferito, gliela dovrei dare vinta secondo te.
Aka: pensi che lui non ci stia male?
Io: perchè dovrebbe.
Aka: lui ti ama ma siete entrambi troppo orgogliosi per parlarne.
Io: io non sono orgogliosa!
Aka: seee come no? Lui ci sta male, non lo vedi come è ridotto.
Io: si però capiscimi, domani però proverò a parlarci.
Aka: almeno questo! Era nervoso. Probabilmente preoccupato per il il suo amico.
Arrivò Ev e ci sedemmo vicini per chiacchierare un bel pò, come ogni giorno d'altronde.
Con lui si riusciva a parlare benissimo, aveva una concezione della vita particolare e ciò mi piace molto.
Lui è dolcissimo, prova in qualunque modo a farmi ridere.
Eravamo entrambi stanchi e ci incamminiamo per andare nelle nostra camere, prima però gli do un abbraccio amichevole.
Arrivo in stanza e mi sdraio cercando di mandare via i pensieri negativi.
Mi giro e rigiro nel mio letto.
Piango.
Non riesco minimamente a prendere sonno, quindi mi alzo per andare a bere un bicchiere d'acqua. Vedo la sveglia ed è molto tardi, sono circa le 2 e mezza e non c'è nessuno.
Dopo aver bevuto un paio di bicchieri di acqua mi metto sul divano e mi metto a piangere cercando di strozzare il rumore sprofondando la faccia contro il cuscino.
Sento delle mani abbracciarmi.
Era Marti.
Marti: Azzurra per favore smettila. Era preoccupatissima.
Io non riuscivo. Mi manca quasi il fiato.
Marti: Azzurra ti viene uno dei tuoi attacchi di panico cosí, per favore. Iniziò ad avere la voce tremante.
Vorrei tanto dirle di stare tranquilla ma non riesco a parlare.
Mi sento quasi strangolata.
Eccolo che arriva il mio attacco.
Martina se ne accorge e va a chiamare qualcuno, non so chi.
Nel frattempo si era svegliata anche Giulia che mi stette accanto mentre la mora era di là.

Marti pov's
Sento Azzurra alzarsi e penso che stia per tornare.
Passano una decina di minuti ma non torna cosí decido di andare a controllare che cavolo sta combinando.
No, no, no conosco molto bene questi "sintomi". Da piccola ne soffrivo anche io. Attacchi di panico.
Si sveglia Giulia quindi ne approfitto per andare a chiamare qualcuno. La prima persona che mi viene in mente è Luca, il mio ragazzo.
Io: Luca, Luca per favore aiutami. Sussurrai per non svegliare gli altri in stanza.
Lui esitò ma poi spaventato aprí gli occhi.
Aka: Martina è notte fonda che vuoi? Mi chiese ovviamente assonnato.
Marti: Azzurra, piangere, attacchi di panico, per favore...
Lui si alzo e venne di là con me, ormai c'erano anche Tommy ed Evandro svegli.

Sangio pov's
Mi sveglio e vedo il letto di Luca vuoto e la luce in salotto accesa.
Decido di andare a controllare e cazzo non ci credo.
Giulia: per favore Giovanni vai di là, siamo già in troppi, la produzione sta mandando quanche medico. A minuti dovrebbe arrivare.
Io: no che non vado via Giulia!
È Azzurra, lo sai.
Non ne ho mai sofferto per fortuna, ma so che lo svenimento è molto, molto raro.
Marti: non so che fare, a me non è mai capitato di svenire.
Decido di farmi avanti e la abbraccio accarezzandole la testa.
Inevitabilmente inizio a piangere anche io.
Io: ragà ma sto medico dove cazzo sta! Urlai innervosito.
Marti: non lo so, mi hanno detto che sta per arrivare.
Io: se non si sbriga giuro che la portiamo al pronto soccorso, tanto sta qui affianco.
Marti: ma stai fermo, adesso arriva! Era in lacrime anche lei.

Rimango lí di fianco a lei.
Non la lascerò ora.
Lei potrà sempre contare su di me.
Lo sa.
Arriva il medico e fa spostare tutti, lei dopo una mezz'ora si sveglia mezza stordita.
Il medico, molto bravo ho saputo, ha detto solo che è dato da un forte stress.
Non dobbiamo stressarla o farla stare sotto pressione.

Azzurra pov's
Non mi è mai capitato di arrivare fino allo svenimento.
Ora però sto bene stranamente.
Chissà che scombussolamento che ho creato in casetta. Mi sento terribilmente in colpa per questo.
Ora stiamo quasi tutti in cucina perchè ormai sono le 6 e mezza e ci saremmo dovuti svegliare poco dopo.
Vedo Gio sulla sedia muovere nervosamente il piede, con la faccia tra le mani.
Lí accanto a lui c'è Esa che gli sta dicendo qualcosa.
Io intanto ho ringraziato tutti per essermi stati accanto.
Giulia: Comunque ti sei dimenticata di qualcuno!
Io: chi Giù?
Giulia: Sangio, non hai idea di come si è sentito Azzurra. Tra un pò non gli veniva a lui un attacco di panico.
Io: eh? Non capivo.
Giulia: è lui che ti è stato sempre accanto, è stato troppo carino, provava a svegliarti ma nulla.
Stava male male male.
Io: ah, non lo sapevo.
In realtà non sono sorpresa, so che lui è un tipo orgoglioso però so anche che farebbe di tutto per gli altri, in qualsiasi situazione si trovi!
Mi avvicinai timorosamente a lui.
Io: Giovanni?
Sangio: mh? Mugolò sempre a testa bassa.
Io: ti volevo ringraziare, tutto qui.
Sangio: e di che?
Io: di esserti preoccupato.
Sangio: lo sai che farei di tutto per te Azzurra, lo sai.
Ci pensai un attimo prima di rispondergli.
Io: posso abbracciarti? lui annuí e io mi immersi nelle sue braccia, dopo tanto tempo.
A me manca.
E anche tanto.
Io credo di volerlo perdonare.
Infondo siamo tutti un pò sottoni...

Spazio autrice
Capitolo un pò crude.
Vi è piaciuto?
Nel prossimo forse faranno pace.
Voi che dite?
Grazie per il supporto e baci!

È Amore? //Sangiovanni//Where stories live. Discover now