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-Piacere, sono Zayn Malik.
Disse il ragazzo.
-Gigi Hadid. Non darmi troppa confidenza, sei solo il mio bodyguard.
Disse la ragazza.
-Dovrai accompagnarmi dovunque io vada. Chiaro? Non mi devi perdere di vista.
-Chiaro.
Rispose il ragazzo.
-Ti darò un'agenda con tutti i miei impegni. Non avrai altro al di fuori del lavoro. Se ti chiamo tu arrivi subito. Chiaro?
-Chiaro.
-Sai dire qualcosa che non sia "chiaro"?
-Mi verrebbero in mente tante cose che non posso dire.
Disse il ragazzo.
-Siete tutti uguali. Nel caso tu ci stia pensando, levatelo dalla testa. Quello stereotipo che siamo tutte ragazze facili non è vero. Sono una modella, non una prostituta. Hai capito tutto quello che ti ho detto o devo ripetere?
-No, ho capito tutto.

-Malik. Ho finito qui, devi portarmi...
Il ragazzo era addormentato su due sedie. La ragazza lo colpì con una rivista.
-Hey, ti sembro una mosca?
Disse arrabbiato il ragazzo.
-Ti devo rispondere?
Il ragazzo fece una smorfia. Salirono in macchina. Zayn fece partire la musica. Partì Revenge, and a little more.
-Bei gusti.
Osservo la ragazza.
-Era un complemento?
-Era una osservazione.
-Ammetti che mi hai fatto un complimento. Era palesemente un complimento.
Disse sorridendo.
-Pensa cosa vuoi.
-Che hai?
-Non ho niente.
-Puoi parlarmene. Non lo dirò a nessuno, giuro.
-Ti ho detto che non ho niente. E se anche avessi qualcosa non te lo direi.
-Quindi ammetti da avere qualcosa.
-Ti ho detto di no. Sto bene.
-Se lo dici tu.
Il ragazzo alzò la musica e canticchiò. La ragazza iniziò a muovere la musica a tempo sorridendo. Arrivarono.
-Che fai, non mi accompagni?
-Che fai, mi dai confidenza?
Rispose il ragazzo scendendo dalla macchina.

Era sera.
-Sono stanca morta.
Disse appena arrivata davanti al cancello di casa sua.
-Vuoi salire un attimo?
Chiese la ragazza. Il ragazzo la guardò stupito.
-Per prendere un caffè. Non farti pregare.
Entrarono in casa.
-Siediti pure sul divano. Fai come se fossi a casa tua.
-Non ho un divano in casa mia.
Disse sedendosi. La ragazza gli portò il caffè, ma si era già addormentato. Si coricò vicino a lui.

Mattina.
-Signorina Hadid.
-Chiamami Gigi.
Disse la ragazza con voce assonnata.
-Scusa, ieri sera mi sono addormentato qui. Non sarei neanche dovuto entrare in casa.
-Non ti preoccupare, ti ho detto io di salire. Tanto oggi ho un giorno libero.
Disse appoggiando la testa sul petto del ragazzo.
"Menomale che non dovevo dare confidenza." Pensò Zayn. Le appoggiò una mano sulla vita. La ragazza si strinse al corpo dell'uomo.

Bodyguard (ziam)Where stories live. Discover now