Capitolo 2

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Andò verso il bagno quasi correndo: era in ritardo. Stava cercando di lavarsi i denti quando notò qualcosa: i suoi occhi. Erano su un colore diverso. Erano... Come definirli con le parole? Luminosi, brillanti, più accesi. Erano tendenti all'oro e, in un modo o nell'altro, questo strano avvenimento fece un effetto positivo su Margot.
Si spazzoló i capelli mossi e annodati, si mise un filo di matita con le mani tremanti, si infilò un paio di jeans attillati, una felpa, gli stivali e uscì di corsa da casa con lo zaino oscillante in spalla.
Corse verso la fermata giusto in tempo per vedere l'autobus, la sua ultima speranza di arrivare in tempo, svanire oltre una curva. Quando pensava che ormai nulla potesse andare peggio cominciò a piovere. Si mise il cappuccio e, armata di una forza di volontà riconoscibile in ben poca gente, corse saltando fra le pozzanghere per un tragitto che le parve infinito. Dopo quasi mezz'ora di corsa sfrenata si ritrovò davanti ad un grande cancello arrugginito con la scritta "LIONEL HIGH SCHOOL" in caratteri cubitali in cima. Era arrivata.

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