VII

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LAILA DERDLI.

<< Mi spieghi cosa cavolo è questa? >> la porta della mia camera si apre con violenza ed incontro lo sguardo corrucciato di mia madre

<< Una barretta di cioccolato? >> rispondo sarcastica

<< Esattamente perché ci sono dei carboidrati presenti in casa nostra? Carboidrati dannosi per la tua salute? >> mantiene la tavoletta con sole due dita, credo abbiamo paura che il solo guardarla la faccia ingrassare

<< Un po' di cioccolata non ha mai fatto male a nessuno >> le dico facendo spallucce e tornando a concentrarmi sui miei stupidi libri

<< Vuoi diventare grassa? Così grassa che nessuno ti guarderà più? Ascoltami bene Laila noi abbiamo un immagine da rispettare! >> alza leggermente il tono di voce e rischio di perdere le staffe

<< Tu hai un immagine da rispettare non io! >> mi fermo a guardarla << Io voglio solo terminare gli studi e aspirare ad un bel futuro! >>

<< Fino a quando sarai sotto il mio tetto sarò io a decidere del tuo futuro! >>

<< Allora spero di andarmene in fretta! >> esclamo e la vedo sgranare leggermente gli occhi

<< Parlerò con tuo padre ed avrai la punizione che meriti, non finisce qui.. >> si gira ed ancheggiando chiude la porta alle sue spalle

<< Una punizione peggiore del vivere con voi? >> le grido dietro lanciando verso la porta il mio quaderno degli appunti

È tutto così continuamente ingiusto.

Essere punita per una barretta a cioccolato?

Sono così stufa degli stereotipi della società di oggi.

Guardo nel punto esatto dove ho scaraventato il quaderno e noto che un foglio dall'apparenza bianco è scivolato sul pavimento.

Mi chino su di esso e poi ricordo perfettamente che è accaduto durante la lezione di storia, quando presa dalla noia ho iniziato a disegnare, giro il foglietto ed incontro il suo volto.

Vorrei avere una chiara descrizione del ragazzo che sogno ogni notte ma non è mai totalmente limpida, ad eccezione degli occhi e delle labbra carnose, per non parlare infine dei capelli biondi chiarissimi.

Immagino debba essere così bello infilarci una mano all'interno, così morbidi al tatto.

Sto davvero facendo pensieri dolci su una persona inesistente?

Mi stringo il foglietto al petto cercando di calmare il mio cuore che tuona forte nel petto e decido di rimettermi a studiare.

Ho un importante lavoro da consegnare e devo restare molto concentrata, pagine su pagine, appunti su appunti fino a tarda sera, tutto.. tutto per l'apparenza..

" Ti stavo aspettando, mi sei mancata" il suo deciso profumo di fiori mi costringe ad aprire gli occhi ed incrociare i suoi, azzurri e magnetici

" Non ricordo di essermi addormentata"  dico più a me stessa che a lui

"Devi smetterla di stressare così tanto la testolina Angel, finirai per impazzire" mi dà un delicato bacio sulla testa ed io rabbrividisco

"Dove vai?" chiedo quando lo vedo allontanarsi

"Quando non sarai più parte di me ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte." la sua voce mi giunge lontana e deciso di aumentare il passo per cercare di seguirlo, lo trovo fermo al centro della ormai ben conosciuta distesa di rose nere e mi indica il cielo " Credo che tu sia già li.."

ONE LAST KISS #DRACOMALFOY Where stories live. Discover now