iv

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avevi fuoco negli occhi, tanto da non far gelare chi ti circondava.

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christopher si trovava in auto,
perso tra i suoi pensieri.

era appena rimasto a corto di cibo, quindi era stato costretto a dover uscire dal suo nascondiglio a 4 mura, pieno zeppo di tristezza.

non usciva da così tanto tempo,
che quasi si sentiva estraneo a quel mondo tanto soleggiato.

rivedendo quel negozio,
subito pensò a felix, sorridendo, ricordando tutti i loro scherzi fatti lì.

una volta il ragazzo minuto gli aveva risposto male e lui l'aveva preso di peso per metterlo in un carrello da spesa e portarlo in giro come un bambino.

oppure come quella volta in cui ci andarono insieme per prendere gli ingredienti per cucinare delle polpette.
polpette perché a felix mancava sua nonna e quest'ultima cucinava sempre quel piatto a suo nipote.

christopher si era improvvisato cuoco e si erano ritrovati a lanciarsi farina, sporcando tutta quella cucina ristretta.

passando tra quegli scaffali il ragazzo si sentiva molto inadeguato,
quindi si alzò piano il cappuccio, notando tante coppie lì a fare compere insieme.

cerco di fare il più veloce possibile,
includendo anche un quaderno ed una penna tra quegli alimenti.

dopo aver pagato scappò in auto,
per potersi dirigere in uno dei suoi posti preferiti.

guidò verso un parco giochi, abbastanza malandato.

scese dall'auto solo dopo aver preso carta e penna.

quel luogo non era soltanto un parco giochi abbandonato,
quello era il posto in cui aveva incontrato felix.

si sedette su una panchina abbastanza arrugginita.

"

10 aprile 2017

ehilà felix,
oggi ho una bella notizia da darti!

mi sono diretto verso il nostro posto speciale,
il luogo dove tutto è iniziato.

sai, penso sempre al nostro primo incontro.

indossavi una grossa felpa verde,
faceva molto freddo e stavi gelando, non avevi neanche un giubotto con te, com'eri sbadato.

eppure avevi fuoco negli occhi,
tanto da non far gelare chi ti circondava.

i tuoi occhi sono stati la prima cosa che mi ha stupito di te.

dolci occhi a mandorla,
tanto sinceri da poter vedere del bene in chiunque,
occhi come quelli dei bambini,
occhi generosi, occhi genuini.

avevi dei capelli rossi,
un rosso tranquillo, sembravi davvero una carotina.

eri l'esatto contrario del tipico "rosso malpelo", tu sei tutt'altro che cattivo.

mentre camminavi ti scontrasti con me, e le tue guance diventarono pesche, colorate di un rosa davvero spettacolare.

mi rendo sempre più conto che senza te sorrido la metà, mio felix.

farei di tutto pur di rivederti di nuovo qui, in questo parco,
mentre sventoli la tua mano verso il cielo e mi sorridi.
poi ti siedi al mio fianco,
poggiando la tua testa sulla mia spalla.

adoravo stringerti a me,
ovunque eravamo, in un ristorante, sul nostro divano, nel nostro letto nudi e coperti soltanto dalla nostra coperta.

la nostra casa è così desolata senza te che inizi ad accendere lo stereo alle sei di mattina.

pagherei miliardi per poterti sentir cantare ancora una volta per svegliarmi dal mio sonno profondo.

invece ora quello che sta dormendo sei tu...spero almeno tu ti senta in pace con te stesso.

questa lettera era partita in modo così felice, ma poi l'ho resa cupa con il mio modo di fare, scusami felix.

mi perdo tra le righe,
mi lascio trasportare dall'emozione e non riesco a controllare le mie stesse parole.

ti chiedo di donarmi soltanto qualche giorno e poi tornerò il christopher di prima, christopher gioioso che scriveva poesie d'amore soltanto per te.

devo riprendermi da tutto questo,
ma appena lo farò, scriverò soltanto il meglio per te!

ma fino a quel momento mi dispiace se sarò così negativo.

ti amo davvero tanto,
non dimenticarlo mai e poi mai.

sinceramente ora sono un po' blu, come dicevi quando non volevi ammettere di essere triste,
quindi penso questa lettera finirà qui, scusami.

per felix

-dal tuo christopher"

finì quella lettera con mani tremanti e fiato spezzato da alcuni singhiozzi,
era veramente stanco e si sentiva così solo.

portò le sue ginocchia al petto per cercare di abbracciarsi da solo.

«va tutto bene, chris, va tutto bene» si disse.

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perso nei tuoi occhi trapunti di stelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora