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ricordo delle tue labbra al sapore di fragole con panna.

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christopher si affacciò piano dalla sua finestra,
sentendo quella brezza fresca solleticargli il viso.

un bel sole era presente in cielo,
ma il clima era freddo, gelido;
un po' come lui,
sempre sorridente ma freddo dentro.

si sedette piano alla sua scrivania candida,
prendendo un foglio a righe.

era il momento di scrivere, rilasciare tutti i suoi pensieri, i suoi tormenti.

tutti generati da un'unica causa: la morte della sua metà, la sua anima gemella, la persona che più amava,
ed ama tutt'ora al mondo.

christopher usava sempre la penna nera, volendo risultare più professionale, eppure scrivendo quella lettera, aveva preferito usare un colore vivace, solare come il suo beniamino.

aveva scelto un giallo, di felicità, serenità, gioia, calore, genuinità.

con una mano tremante,
iniziò a buttar giù qualche riga.

"

27 Marzo 2017

ciao felix,
come stai? spero tu stia bene, altrimenti non ci metterò tanto a raggiungerti lì, ovunque tu sia, e combattere con chiunque osa portar via la tua felicità.

oggi è stata una giornata davvero pesante, essendo la prima passata senza te.

sono sempre sincero con te, quindi non negherò di non aver dormito, è stata una notte passata in bianco,
ma assolutamente non come le nostre.

ricordo di quella volta in cui andammo in spiaggia insieme, volevamo dormire lì e vedere il sole sorgere insieme.

ti sentivi molto a disagio con il tuo corpo, quindi facesti il bagno in maglietta,
avrei dovuto capire da prima che non ti sentivi bene con esso.

avresti potuto parlarne e avremmo trovato una soluzione insieme, ma sei andato via così, rovinato da pillole, diete e nausea.

posso giurarti di sentirmi così in colpa nei tuoi confronti, sono stato pessimo per te.

eppure io ti trovo così perfetto,
i tuoi tratti, le tue mani, il tuo corpo, è tutto perfettamente magnifico.

i tuoi occhi pieni di stelle, capaci di leggere tutto ciò che ognuno pensa,
il tuo naso tempestato da dolci lentiggini, che ti rendeno ancora più dolce, adorabile,
le tue labbra sottili al sapore di fragole, fragole dolci, fragole con panna.

potessi tornare indietro,
mi darei un forte schiaffo in pieno viso.

sono stato così stupido, ingenuo, dal rimanere incantato dalla tua aura, senza rendermi conto che stavi soffrendo.

mi dispiace così tanto nei tuoi confronti felix, mi sento così vuoto, vorrei soltanto poterti stringere ancora una volta fra le mie braccia, sussurrarti che andrà tutto bene e che insieme ce la faremo e poi donarti un dolce bacio, coprendo i nostri corpi con delle bianche lenzuola e sorridere complici.

quanto vorrei farlo di nuovo,
ancora ed ancora,
eppure il destino è stato così crudele da farci separare.

dovrei raggiungerti?
ho così tanta voglia di farlo,
qui mi sento così inadeguato,
non parlo con nessuno se non per cose di vitale importanza.

mi sento come spoglio da qualsiasi positività, anche tu ti sentivi così?

eri triste, ma sorridevi con i tuoi bei denti bianchi, guardandomi negli occhi e raccontandomi delle tue giornate.

ora come potrai raccontarmi cosa stai facendo?

mi mancano le tue mani,
sempre fredde
mi toccava spesso riscaldarle tra le mie, sbuffando contrariato e ridendo.

oh, quanto pagherei per stringerle ora.

forse ho bisogno di aiuto,
berrò qualcosa di caldo e dormirò, non essere in pensiero per me, pensa a te stesso,
alla tua anima e non al tuo corpo ormai.

a domani,
mio caro lee felix.

-dal tuo christopher."

gettò velocemente quella penna in un punto non definito, portandosi le mani nei dolci ricci e tentando di asciugarsi le lacrime.

«maledetto me e maledetto cielo,
cosa abbiamo fatto per meritare questo?»

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perso nei tuoi occhi trapunti di stelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora