Bagno. Di capelli rossi e barba d'argento

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I suoi occhi... Dei, i suoi occhi raccontano mille storie vissute sulla sua pelle ed erano così tristi. Di un azzurro intenso, no, ghiaccio liquido che ha il potere di renderti inerme con una sola unica occhiata. Mille sfumature hanno i suoi occhi.

Dall'azzurro glaciale, al blu acciaio, dal grigio/verde, al blu profondo.

Gli occhi di Bucky sono come il mare dopo una tempesta, quel cielo ancora iracondo che si riflette sulla superficie dell'acqua ancora tumultuosa

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Gli occhi di Bucky sono come il mare dopo una tempesta, quel cielo ancora iracondo che si riflette sulla superficie dell'acqua ancora tumultuosa. Quel misto di rabbia e calma come lui.

La prima volta che mi hai guardato Bucky è stato quando sei uscito dalla criostasi, la seconda volta al tempio della Dea. Le mie mani avevano toccato distrattamente i tuoi capelli e poi la mascella ricoperta dalla barba. Quando hai aperto gli occhi su di me mi hai vista piangere, piangevo per te, sentivo il tuo dolore come il mio. E mi hai toccato... li ho capito che eravamo destinati a qualcosa di più.

Quando ho toccato i tuoi capelli e la tua barba è stato... wow! Morbidi, spessi e setosi. Mai visto capelli così, soprattutto in un uomo.

E a te piace quando te li tocco. Te li tiro in determinate circostanze. È molto geloso dei suoi capelli e della sua barba, ho notato che tiene parecchio al suo aspetto ultimamente.

Diamine, anche se ha più di cento anni è pur sempre un uomo nel pieno della sua maturità no?

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Casa Barnes. Mattina.

Bagno.

Il rito del bagno e delle abluzioni quotidiane era diventato un'impresa quasi titanica o impossibile con Kieran piccolo poi però, c'erano delle volte in cui riuscivamo a stare entrambi in bagno.

Quella mattina ero davanti al grande specchio che prendeva buona parte della parete opposta a quella dove era situata la doccia. Luci bianche sullo specchio erano perfette per qualsiasi cosa uno volesse fare. Due lavabi attigui, il ripiano di marmo nero, i sanitari, l'enorme doccia dai vetri zigrinati e la vasca sotto la finestra.

Dovevo pettinarmi e truccarmi anche se Bucky mi preferiva acqua e sapone, come la prima volta che ci siamo visti. Lui è nella doccia calda, me ne accorgo dal fumo che esce. La fa ad una temperatura impossibile! So anche perché la fa così, il freddo sopportato in Siberia. Quando finisce apre la porta a vetri, mi blocco con lo spazzolino in bocca.

Che meraviglia di uomo!

Non mi abituerò mai a vederlo nudo perché p perfetto! Nelle sue imperfezioni è perfetto. Muscoloso, tonico, sodo, le cicatrici di mille battaglie che ho imparato a conoscere una ad una, il braccio in vibranio che scintilla quasi. L'occhio mi cade li, non posso farci pinete se è tutto bello! Anche se è a riposo è bello consistente, mi mordo il labbro e ritorno a lavarmi i denti.

Basta Moyreen, ma pensi sempre ad una cosa?

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Sorrido mentre avvolgo il telo sui fianchi e mi avvicino a lei davanti allo specchio. Mi pettino osservandola, anche lei avvolta in un telo e un altro che racchiude i suoi bellissimi capelli.

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