45. FIDUCIA

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AMINA

Sarei diventata zia!!! Sì!!! Zia Amina!!!

Ero super contenta di quella notizia! Giuliana mi aveva riferito di ciò non appena tutto era tornato alla normalità, ed ero stra eccitata!!! Anche se era forse un po' troppo presto per il loro rapporto, ma che importava! Sarei diventata zia!

E nei giorni successivi al recupero di Teo il mio umore altalenò tra la gioia eccessiva della mia prossima ziaggine a momenti di ansia e depressione probabilmente dovuti a tutti gli eventi che ci erano successi in così pochi giorni. Realizzai poco a poco ciò che avevo vissuto in quei giorni passati in Marocco: ero stata rapita inconsapevolmente da un mio parente e letteralmente venduta ad un uomo che mi aveva sposato e stava quasi per... per... beh, se non fossero arrivati i soccorsi non osavo immaginare ciò che avrei vissuto. Da sola non ce l'avevo fatta purtroppo. Ci avevo provato, ma avevo troppi uomini contro. L'arrivo di M.J. e degli altri mi aveva fatto sentire sollevata, al punto da scoppiare in lacrime tra le braccia di Marco Senior Valente. Sì. Io abbracciata da lui. Era praticamente un sogno divenuto realtà. Era stato come un papà che era arrivato nel momento giusto. Ora capivo tutte le volte in cui Mia mi parlava sognante di suo padre.

E in quei giorni M.J. mi era stato vicinissimo, al punto da doverlo mandare via in più occasioni. Adoravo gli abbracci, la compagnia e roba varia, ma lui sembrava non volersene mai andare. Dovevo ancora abituarmi alla presenza di un... uhm... di un... uhm... fidanzato... oddei l'ho detto... e quindi mi ci voleva tempo. Avevamo parlato a lungo, avevo cercato di raccontargli tutte le mie paure, le mie emozioni, i miei sentimenti e... lui era stato lì ad ascoltare tenendomi la mano. Ed era stato rassicurante. Per la prima volta nella mia vita non mi sentivo più sola.

La scena tragicomica però successe nel momento in cui Chloe Rossi, coniugata in Valente, ossia la moglie di papà Valente e - fatemi schiarire la voce - mia suocera - sì, avete capito bene!!! - venne a conoscenza di tutti gli eventi appena passati. Lei sapeva benissimo ciò che era accaduto a Giuliana visto che era dovuta correre in ospedale per Teo e aveva saputo della follia di Ferris. A ciò aveva tirato fuori così tante cattive parole dalla sua bocca che neanche ne sapevo l'esistenza. Restammo tutti a guardarla in totale silenzio, io sgranocchiando delle patatine rustiche prese al distributore più vicino. Dopo essersi calmata abbracciò Giuliana in lacrime dandole contemporaneamente gli auguri per la buona novella della gravidanza. Il problema sorse al nostro ritorno a casa: erano tutti riuniti, dai padroni di casa alle figlie femmine Mia, Melissa e Marzia, ai generi e miei soccorritori, i gemelli Andersen, per finire a noi due, ossia me ed M.J.. Lo sguardo che mi avevano dato le gemelle non era stato per niente rassicurante. Ecco come andò...

'Ho saputo da Andreas che eravate tutti appena rientrati dal Marocco...' Mel mi guardò sospettosa. Lo sguardo di Chloe si posò istantaneamente su di noi, il mio invece andò su Andreas promettendogli silenziosamente una morte lenta e dolorosa provocata dalla mia mazza.

'Non guardarmi così. Mi è scappato.' Fece spallucce lui. Feci per aprire bocca quando fui interrotta da papà Valente.

'Avevo detto che eri in gamba. Ritiro codeste parole.' Gli disse.

'Che ci facevate tutti in Marocco?' E quella fu la domanda di Chloe che tanto volevo evitare. C'era solo un modo per rispondere.

'In vacanza. Eravamo tutti in vacanza!' Battei le mani.

'In vacanza. Senza di noi.' Mia alzò un sopracciglio.

'Sputa il rospo, Marco!' Chloe si voltò verso suo marito puntandogli un indice in maniera pericolosa.

'Che c'entro io? Chiedilo ad Iflah. È lei la responsabile di tutto ciò.' Cosa?!

'Ehi!!!' Esclamai indispettita.

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