Il Governo approva i bombardamenti al sud

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Milano, 26 dicembre 2027

In questo piovoso Santo Stefano, è difficile poter mantenere il distacco e l'obiettività che richiede la nostra professione di giornalisti, tanto meno l'assoluta neutralità che dobbiamo al nostro pubblico di affezionati lettori.

La redazione di "Informazione e Cultura" è venuta a conoscenza della decisione presa ieri dal Governo, a seguito di una lunga riunione protrattasi tutta la notte, di bombardare interamente il Meridione. Le ragioni a sostegno di tale provvedimento estremo sarebbero da ricondurre all'impossibilità di trovare una soluzione che possa arginare efficacemente e in breve tempo la propagazione dell'Epidemia Killer, abbattutasi nelle regioni del Sud a inizio mese e che nell'arco di una ventina di giorni ha decimato la popolazione italiana. Questo espediente porterebbe all'eliminazione dei malati, con conseguenza il rallentamento del contagio.

Alle ore quindici ha avuto inizio un bombardamento aereo su tutte le aree maggiormente aggredite dall'Epidemia Killer: Campania, Molise, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Puglia e le isole sono state devastate da una pioggia di fuoco. Contemporaneamente, sono state dispiegate ulteriori forze armate per la supervisione del confine divisorio istituito il 7 dicembre tra Latina e Ascoli Piceno. Lo scopo sarebbe stato quello di impedire la fuga in massa dei cittadini, in particolare di tutti coloro già contagiati, verso le città sopra il confine. L'intento, dunque, sarebbe stato duplice: contenere i disordini e preservare le aree meno colpite dall'Epidemia Killer.

L'operazione si è conclusa all'incirca alle ore venti, quando gli aerei hanno fatto rientro nelle basi militari. Non ci sono parole per descrivere la gravità della situazione, solo profonda tristezza. Numerosi sono gli interrogativi che ci poniamo in questo momento, non come professionisti ma prima di tutto come uomini: quando si arriva ad una soluzione del genere, possiamo davvero definirci vittoriosi? Il fine ultimo di questo gesto può davvero giustificare la brutalità dell'azione? Domande, queste, che difficilmente trovano una risposta. In un contesto così delicato, si è disposti a tutto pur di trovare una soluzione. Potremo dire di aver combattuto fino all'ultimo un'epidemia che non ha precedenti nella storia dell'umanità, ma abbiamo perso una quantità inimmaginabile di vite. Forse avremmo potuto agire diversamente, forse avremmo potuto accogliere gli aiuti che ci erano stati offerti.

È un Natale nero, un Natale macchiato di disperazione. Un Natale fatto di giocattoli bruciati e di dolci mai finiti. Non si è mai pronti alla morte. Non si è mai pronti a sopportare la nostra sofferenza e quella altrui.

E noi, come italiani, ci uniamo in un profondo cordoglio di fronte a questo disastro.

La redazione.

Ogni riferimento a fatti, persone, cose realmente accaduti o esistiti è da considerarsi puramente casuale, involontario e pertanto non perseguibile.

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⏰ Last updated: Feb 02, 2020 ⏰

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