Allarme rosso al Sud: esplode Epidemia Killer

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Il dottor Franco Ferretti, docente di infettivologia all'università degli Studi di Napoli Federico II: "è la più grande epidemia degli ultimi 150 anni"

Napoli, 4 dicembre 2027

"È un disastro di dimensioni inimmaginabili: l'attuale medicina si trova a fronteggiare una nuova minaccia letale e sconosciuta. È la più grande epidemia degli ultimi 150 anni sul suolo italiano", sono queste le dure parole del professore Franco Ferretti, medico infettivologo e docente all'Università degli Studi di Napoli Federico II. Una misteriosa epidemia killer pare essere esplosa improvvisamente in alcune città del Centro-Sud: ad oggi si contano quasi un milione di vittime, ma il numero è in continua crescita. Le informazioni ricavate fino ad ora dichiarano che i centri maggiormente colpiti da questo virus sono Pescara, Napoli, Salerno, Potenza, Bari, Lecce, Catanzaro e Cosenza, ma già altre città stanno riscontrando lo stesso problema.

I sintomi di questa nuova malattia sono simili a quelli del virus della rabbia, tra cui si riscontrano febbre alta, spasmi muscolari, cefalea, vomito, allucinazioni, salivazione abbondante. È difficile, però, intervenire tempestivamente: la rapidità con cui il virus distrugge l'organismo risulta molto più elevata e varia a seconda del soggetto colpito. Inutili i protocolli tradizionali attuati dai medici in caso di soggetti rabbiosi: la maggior parte dei malati è deceduta nell'arco di poche ore, ma si riscontrano anche casi di individui morti nell'arco di quaranta minuti.

La facoltà di Medicina di Napoli, in collaborazione con i centri di ricerca di Milano, Firenze e Bari, si è già mossa per studiare il caso e trovare una soluzione d'emergenza a questa epidemia letale.

Le direttive diffuse nelle ultime ore dal Ministero della Salute prevedono la costruzione di strutture d'emergenza distaccate dagli ospedali e dai centri abitati. Tale misura servirebbe per contenere il più possibile la diffusione del virus e il contagio di nuove persone. Inoltre, l'isolamento dei soggetti già ospedalizzati andrebbe a impedire il contatto con l'ambiente esterno, garantendo la massima copertura da possibili agenti infettivi pericolosi per il sistema già gravemente debilitato dei pazienti.

I comuni delle città colpite stanno già informando la cittadinanza sulle norme igienico-sanitarie da seguire nei prossimi giorni, tra cui si ricordano: segnalare subito i sospetti malati, evitare il più possibile di interagire con il/la malato/a, fare attenzione ai contatti più intimi (esempio evitare di bere dai bicchieri altrui, usare le proprie posate, fare attenzione ai baci o rapporti intimi). Anche i comuni limitrofi stanno provvedendo a diffondere dei comunicati con le linee guida da rispettare fino a nuovo ordine.

Diverse le ipotesi sulle cause che hanno provocato il disastro, una su tutte l'aumento del tasso di inquinamento delle falde acquifere italiane nel corso dell'ultimo anno provocato dallo scarico di residui chimici di fertilizzanti. Si è portati a credere che gli scarti tossici abbiano contribuito a generare un nuovo virus letale per l'uomo.

Nel frattempo, le Procure di Salerno e Lecce hanno aperto un'inchiesta per epidemia colposa con lo scopo di fare maggior chiarezza sulle cause che hanno portato a questa tragedia.


Ogni riferimento a fatti, persone, cose realmente accaduti o esistiti è da considerarsi puramente casuale, involontario e pertanto non perseguibile.

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