Disappointment

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Capitolo 13

Disappointment.

“Dico sul serio Louis, per favore”

Dopo quest’ultima frase appena sussurrata da parte di Liam, vedo Louis incamminarsi lungo la spiaggia, lasciando il castano completamente solo, intento a sfogare la sua frustrazione sui suoi capelli, che sta tirando con entrambe le mani.

“Liam”

La mia voce abbandona le mie labbra lentamente e piano, appena un sussurro a invadere l’aria carica di afa che ci circonda.

“Va via Harry!” sento rispondermi dalla figura di Liam che continua a rimanere voltato di spalle rispetto a me. La sua voce è carica di disprezzo e le sue membra s’irrigidiscono istantaneamente quando si rende conto della mia presenza a pochi passi da lui.

“Liam, ti prego lasciami spiegare” tento nuovamente, avanzando a passi lenti verso di lui che continua a non voltarsi.

“Spiegare? Tu vuoi spiegare?!” sbraita all’improvviso come colto da uno spasmo. Si volta di colpo nella mia direzione e inizia a inveire contro di me brandendo l’aria con le braccia.

“Su allora, avanti Harry, spiegami che cazzo ti è saltato in mente!”

“Liam..calmati..”

“Calmarmi? Dovrei..sai una cosa Harry, sono stato fin troppo calmo fin’ora! Forse è questo il vero problema”  termina, e non riesco a leggere il suo viso, forse per via della fioca luce della luna che ci illumina, o forse semplicemente perché Liam sembra essersi rintanato dentro i suoi pensieri escludendomi.

“Io e Louis, siamo amici da una vita, Harry, lo sapevi ? sapevi che è stato il solo a cui ho confessato di essere Gay? Gli altri del gruppo alla fine l’hanno semplicemente capito, ma lui no. A lui ho scelto di dirlo, perché lui è il mio migliore amico, lo è sempre stato..e poi.. poi arrivi tu” m’indica con un gesto non curante della mano “Ti sei intrufolato nelle nostre vite quasi senza che ce ne rendessimo conto, eppure eccoti qua, a campeggiare sotto le stelle con il nostro gruppo, a condividere i nostri sogni sul surf e le nostre bevute davanti al fuoco. Ed è sembrato così normale, così necessario il tuo entrare a far parte delle nostre vite, che non abbiamo nemmeno dato peso al fatto che in realtà la tua presenza, piano piano, ha iniziato a rovinare tutto, quasi come un virus silenzioso, che si fa strada a poco a poco mietendo solo vittime lungo il cammino”

Sento le lacrime bagnarmi calde il viso mentre assimilo parola per parola ogni significato di ciò che Liam mi sta dicendo.

“Perché è questo che sei, Harry, sei male, e me ne sono reso conto solo ora, purtroppo, ora che ho aperto gli occhi rendendomi conto che stavo tradendo la fiducia del mio migliore amico, che gli ho tenuto un segreto, solo perché accecato dalla tua presenza. Ora basta però. Stammi lontano Harry, sta lontano da tutti noi”

Posso sentire il mio cuore farsi piccolo mentre l’eco delle sue ultime parole rimbomba ancora nella mia testa.

Sono solo un errore, uno sbaglio, sono male.

Liam ha ragione, ovunque vado porto solo dolore, immagino che mio padre l’abbia capito subito, ecco perché ha abbandonato me e mia madre ancor prima che fossi in grado di riconoscere i contorni del suo viso. Ecco perché mia madre ha preferito uccidersi con un cocktail di droghe pesanti anziché continuare a crescere la ragione che ha portato il suo uomo a lasciarla. Sono solo un peso, lo sono sempre stato, in queste settimane forse l’ho dimenticato, ma con le sue parole, Liam me l’ha ricordato perfettamente.

“Harry, che stai facendo dove vai?”

La voce arrochita dal sonno di Perrie tenta in vano di attirare la mia attenzione, mentre raccatto le poche cose che mi sono portato dietro per il campeggio, cercando di rimetterle il più in fretta possibile dentro la borsa con cui le ho portate.

SCARSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora