Capitolo 34

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Lauren

Io rimango scioccata da quello che ha detto, il medico di mia figlia è l'amante della moglie di Peter. Mi giro verso di lui, ha lo sguardo impassibile e io lo guardo stupita, sono passata anch'io in questa situazione e mi ricordo che in quel periodo non stavo affatto bene.

Si gira verso di me e mi sorride, per poi voltarsi verso loro

"Bene allora da quanto andava avanti?" domanda lui

"Abbiamo iniziato due mesi dopo che ci siamo sposati, proprio quando mi hai detto che volevi un figlio, allora ti ho inventato la storia della sterilità anche perché tu non mi potevi offrire niente invece lui essendo medico poteva darmi tutto quello che volevo. Poi rimasi incinta..."

"Quando sei sparita per un anno?"

"Si, ero rimasta incinta cosi siamo andati in California e siamo rimasti la finchè non è nata la bambina, Jessica."

Lui prende la mia mano incrocia le nostre dita e sorride ancora di più.

"Celine preparati, ci vediamo in tribunale"

Con questa frase ci dirigiamo verso la camera di nostra figlia.

Crystal

Ormai è da mezz'ora che i miei fratelli sono qua, mi sento amata e a casa. Pensavo che Charlotte avesse avuto dei pregiudizi, invece ama tanto suo nipote. James ormai è da una decina di minuti che parla con il bambino, che scalcia dentro la mia pancia. Invece Charlotte scatta diverse foto con il proprio cellulare.

"Chi è l'ometto dello zio? Sei tu il mio ometto" e batte le mani

Io e mia sorella lo guardiamo con gli occhi pieni di lacrime e dopo che lui che ci guarda scoppiamo a ridere come delle pazze e il piccolo scalcia come non mai, forse pure lui si sta prendendo beffa di suo zio.

"Vedete che io sono offeso" incrocia le braccia al petto e sporge il labbro inferiore in fuori.

Mentre noi stavamo scherzando la porta viene aperta dai nostri genitori che ci comunicano che stanno arrivando le infermiere per dimettermi cosi potrò ritornare a casa.

3 ore dopo

Sono arrivata a casa da circa mezz'ora piena di buste con dentro pigiamini e vestitini per il mio bambino. Arrivata in camera mi butto letteralmente sul letto, facendo attenzione alla pancia, e chiudo gli occhi per un paio di minuti. Ancora una volta ripenso a tutta questa storia e non ci credo neanche io di avere il figlio di Bryan in pancia.

Vengo risvegliata dal bussare della porta, entrano le mie migliori amiche Rebecca e Lynda. E' da molto che non ci sentiamo, non so cosa abbiano fatto in questi mesi. Da quando Bryan mi ha lasciata e da quando ho scoperto del bambino ho chiuso i rapporti con loro, ma non perchè avevano fatto qualcosa contro di me,  ma perchè avevo paura che mi giudicassero.

Le guardo alternando lo sguardo e piccole lacrime calde mi scendono dagli occhi, loro vengono verso di me e mi abbracciano una da un lato e uno dall' altro. Mi stringono forte per farmi capire che loro ci sono nonostante io le abbia abbandonate così improvvisamente.

Lynda mi prende il viso tra le mani e asciuga le lacrime.

"Mi dispiace ragazze" dico a bassa voce

"Cry non ti preoccupare, l'importante e che state bene" dice Rebecca toccandomi la pancia

Io sorrido per questo gesto e anche Lynda mette una mano, sopra quella di Rebecca.

"Allora quindi è una nipotina o un nipotino?" dicono felici insieme e io rido.

IO E IL PROFESSORE DI GEOGRAFIAWhere stories live. Discover now