Capitolo 10

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Piccolo regalo per voi.
Aggiorno oggi e domani. Buona domenica.

Bryan

Vedo Hayes che incomincia a baciare Crystal,sento una scintilla dentro di me che scoppia,non so cos'è .E' una sensazione strana,forse gelosia, che non dovrei provarla, lei è soltanto una mia alunna.Dopo aver fatto questa piccola scenetta davanti a tutti,si staccano e lui la guarda con quegli occhi cosi innamorati e la stessa cosa lei,anche se ha uno sguardo molto confuso.

Io per lo sguardo che gli rivolge mi sento di nuovo quella scintilla dentro che mi porta ad alzarmi e uscire dal locale.

Sono molto nervoso. Nessuna delle ragazze con cui sono stato, neanche Jessica, mi faceva provare queste sensazioni.

Passarono dei minuti in beato silenzio quando una mano si appoggia sula mia spalla,è delicata,soffice ma sopratutto piccola.Mi giro verso la proprietaria di questa piccola mano e mi ritrovo davanti la mia "cara" alunna che ha un mezzo sorriso.

Ci guardiamo per un infinità di tempo,che lei poi rompe con la sua dolce e vellutata voce

"Cosa ha?"mi domanda lei

Io m'innervosisco ancora di più,le avevo detto che mi poteva dare del tu ma è sempre la solita cocciuta,questa ragazza mi manderà fuori di testa...

"Perchè non mi risponde?" continua

"Non ho nulla,volevo prendere un pò di aria fresca" rispondo

Ho dovuto mentire. Non posso esprimere i miei sentimenti, non sarebbe giusto nei suoi confronti. Lei è giovane può trovare l'amore in un ragazzo della sua età, no nel suo nuovo professore.

Crystal mi risveglia dal mio stato di trans cominciando a ridere

"E' rosso in faccia, è nervoso?"dice con un sorriso.

"E' forse diventato rosso perchè il mio ragazzo mi ha dato un bacio?" continua lei stuzzicandomi.

Spero di aver sentito male. Ha davvero detto "il suo ragazzo"? Fino a pochi giorni fa le sue labbra erano sulle mie e ora si è fidanzata.

"Mi sta per caso ignorando?E' la seconda domanda che le rivolgo?"

"Si ti stavo ignorando stavo pensando hai preparativi per le mie nozze con la mia adorata Jessica." dico aspettando la sua reazione.

Lei si irrigidisce di colpo , come se quelle parole fossero una pugnalata

"C'è per caso qualche problema?" domando

Lei mi volta le spalle e se ne va in direzione del bar,senza degnarmi di una risposta.

Io rientro nel locale come se nulla fosse e ritorno al mio tavolo,la scena che mi si pone davanti è ancora peggio di quello che ho visto poco fa,lui con un braccio che le circonda la vita e che gli da piccoli baci sulla guancia in modo amorevole,però la cosa che mi fa più rabbia è che lei non sfugge alla sua presa e apprezza e ricambia queste piccole attenzioni.

Io per non guardare altre scene come queste rivolgo l'attenzione a quella donna che fra poco diventerà,grazie a un accordo tra famiglie,la mia futura moglie.

"Amore" la richiamo

Al suono di quella parola io,con la coda negli occhi,vedo Crystal si gira verso di me e mi guarda,io non la degno di uno sguardo e rivolgo tutta la mia attenzione a Jessica.

"Dimmi amore"risponde lei,alzandosi dal suo posto

Io le vado incontro e le metto un braccio intono alla vita le schiocco un bacio in guaccia e rispondo alla sua domanda

"Amore ritorniamo a casa"rispondo con un sorriso malizioso

"Perchè?" risponde lei con un altrettanto sorriso

"Sono molto affamato"rispondo io

A quell'affermazione Crystal mi rivolge uno sguardo quasi assassino ma non gli do tanto importanza ,saluto tutti e prendendo per mano la mia ragazza ritorno a casa.

Arrivato a casa,la prendo per mano e la conduco nell'atrio del mio palazzo,saluto come al mio solito George, e mi dirigo verso quell'ascensore dove per la prima volta baciai la mia alunna.

Chiuso le porte di esso Jessica si attacca alla mia bocca in modo famelico,mette le mani attorno il mio collo e io le metto sopra il suo sedere prosperoso palpandolo.

Arrivati al mio attico non riusciamo ancora fermarci e prendendola per le cosce la porto nella mia stanza da letto,la butto,senza curarmene,sul mio letto e io dopo essermi levato la camicia e con ancora i pantaloni addosso mi metto sopra di lei e la incomincio a spogliare.

"Ti voglio" sussura lei

Io non me lo faccio ripetere due volte che la spoglio e le incomincio a palpare i seni e nel frattempo la bacio lungo il suo corpo,lei geme senza ritegno,io faccio altrettanto per l'eccitazione immaginando Crystal al posto di lei.

Come faccio a pensare alla mia alunna mentre faccio l'amore con la mia ragazza. Sto impazzendo.

Io continuo con il mio "lavoro" immaginandomi sotto di me Crystal,lei mi tocca il pene e la lui scatta sull'attenti.Prendo dal comodino vicino a letto una busta argentata con dentro il preservativo,lo faccio scivolare per tutta la mia lunghezza e dopo averle aperto le gambe faccio scivolare la mia intimità dentro di lei.

A quel contatto lei incomincia a gemere più di prima,allanciando le sue gambe attorno i miei fianchi e io lo prendo come un segno di apprezzamento e cosi incominciò a penetrarla più velocemente.

"Sto...arrivando"dice lei in preda all'orgasmo

Io annuisco e mentre vengo insieme a lei grido...

"CRYSTAL"

Dopo essere uscito da dentro di lei,si alza e mi da uno schiaffo.

La posso pure capire,io avrei fatto lo stesso,però senza darle uno schiaffo,se Crystal avrebbe pronunciato il nome di Hayes mentre veniva per me.

Lei scende dal letto e si riveste sbraitandomi contro.

Prima di uscire dalla mia camera da letto,si gira con ancora il viso rosso e mi dice delle parole molto crudeli

"Mi fai schifo...lei non ti darà mai quello che vuoi,sei un suo insegnante avete dodici anni di differenza come potresti mai amarla?E poi se ti ricordi bene fra pochi mesi ti sposerai con me!"Ed esce dalla stanza senza dammi il tempo din ribattere.

Io sono ancora immobbile sopra il mio letto per la situazione che si è creata,questa ragazzina non vuole uscire dalla mia testa.Dovrò conquistarla in qualche modo deve essere mia e non di quel ragazzino.

Ma che sto dicendo??Non posso mica mettermi con una mia alunna,sarei preso per pedofilo anche se lei ha diciotto anni.Mi dovrò rassagnere,fra un paio di mesi mi sposerò con quella donna che anche se fa meraviglie a letto non entra nel mio cuore e nella mia mente come quella piccola ragazzina.

IO E IL PROFESSORE DI GEOGRAFIAWhere stories live. Discover now