CAPITOLO 14

189 10 0
                                    

*Dusan pov*

Stamattina appena mi sono svegliato ho deciso di vestirmi, uscire dall'hotel e andare a bar a prendere due cappuccini.
Uno per me e l'altro per Denise.

Appena torno all'hotel vado a bussare alla sua porta, mi accorgo solo in quel momento che era molto presto, sono le 7:00.
Denise mi apre la porta ancora mezza addormentata.

Denise: Dusan che ci fai qua è presto.

Le mostro il sacchetto con dentro i cappuccini.

Dusan: in realtà non mi sono proprio reso conto dell'orario
Denise: ah va bene, allora aspetta 10 minuti che così sono impresentabile
Dusan: lo dici tu
Denise: sì ed ho ragione -dice un po' arrossita-

Chiude la porta.

*Denise pov*

Mi devo vestire ed in fretta.
Prendo un top bianco ed uno short di jeans e poi ovviamente l'intimo.
Mi preparo velocemente e metto solo in po' di mascara e il labello bianco, mi pettino i capelli che poi lego in una coda e apro la porta, Dusan è nella stessa posizione in cui lo avevo lasciato, solo che ha il telefono in mano.

Dusan: eccoti finalmente
Denise: ehi, ci ho messo poco.

Dusan mi guarda e sorride e giuro che nel mio stomaco non si capisce più niente e sono sicura che non sia per la fame.
Poi mi mette il braccio intorno alla spalle come è solito fare e andiamo nella hall.

Ci sediamo ad un tavolino e prendiamo i cappuccini, ormai a temperatura ambiente.
Il cameriere della zona ristoro che ci vede qui ci porta qualcosa da mangiare.

Nel mentre io e Dusan parliamo per un bel po' di tempo infatti alle 8:30 quando si iniziano a vedere gli altri giocatori, che non sanno fare altro che sfottere, io e Dusan ormai la prendiamo sul ridere anche se poi è la verità, ma non vogliamo ammetterlo.
Anche il mister ormai ci sfotte.

Allegri: Denise non me lo trasformare che qua serve bene per la stagione
Denise: non si preoccupi, non c'è pericolo.

Dusan non è uno che mette il calcio in secondo piano, non c'è pericolo.

Dopo vado nel campo per vedere i ragazzi allenarsi, e per fare il mio lavoro.
Faccio qualche scatto con la macchina e registro qualche video.
Sono venuti molto bene, sono fiera di me.
Dopo iniziano una partitella e io mi siedo per guardarla.

Si applicano veramente tanto e stanno giocando tra di loro, speriamo che questa stagione vada meglio della scorsa, però adesso è ancora presto per pensare all'inizio della stagione.
Alla fine l'allenamento finisce e i ragazzi vanno a farsi la doccia, nel mentre io passo le foto al social media manager per vedere quale caricare sui social.

Quando rientro i ragazzi sono già seduti a tavolo, e come sono l'avessero fatto a posta mi hanno lasciato il posto vicino a Dusan.

Mangiamo tra poche chiacchiere.

Allegri: ragazzi vi ricordo che domani c'è la partita, quindi stasera riposate, ma adesso avete il pomeriggio libero.

Così alcuni di noi dopo il pranzo ci riuniamo in una stanza per parlare un po' e per conoscerci meglio.
Io e Dusan stiamo seduti sul letto dove ci sono anche chiesa e Danilo, altri sono sui divanetti della stanza.

Iniziano a farsi delle domande e ad un certo punto chiesa dice.

Chiesa: Denise tu non ci hai mai parlato di te, racconta qualcosa, sei mai stata fidanzata o qualcos'altro
Denise: io non sono mai stata fidanzata, ma non mi piace parlare del mio passato
Chiesa: perché?
Denise: perché non mi piace parlarne
Chiesa: non la trovo una risposta valida
Denise: perché sono stata vittima di stupro minorile ecco perché.

Detto questo mi alzo e vado via.

*Dusan pov*

Dusan: Federico ma non hai capito basta quando ti stavo fissando
Chiesa: hai ragione, ma non pensavo a ciò.

Detto questo mi alzo anche io dal letto e vado a seguire Denise e la trovo davanti la porta della sua stanza a piangere.

Dusan: ehi Desi vieni qua.

L'abbraccio e lei ricambia.
Inizia a piangere sonoramente.
Le tolgo il viso dal mio petto e le asciugo le lacrime.

Denise: lo so che non dovrei reagire così, pensavo di averlo superato
Dusan: non ti giustificare
Denise: mi vergogno tanto di questa cosa
Dusan: ti va di tornare di là?
Denise: sì, ma aspetta.

Entro nella mia stanza, mi lavo un po' il viso, mi metto di nuovo il mascara e mi cambio.
Questa era una sorpresa per Dusan.
Mi sono presa la maglia della Juve con il suo nome, con tanto di pantaloncini.
Appena esco dalla stanza mi guarda con degli occhi quasi luccicanti, sono bellissimi.

Dusan: stai benissimo - le dò un bacio sulla guancia e lei come prima arrossisce-

Ritorniamo di là e Denise non guarda a nessuno.

Chiesa: scusa Denise, mi dispiace per prima
Denise: non ti preoccupare, è tutto ok -mente-.

Il resto della giornata passa tranquillamente ed adesso sono nel letto a leggere qualche pagina di un libro che ho portato qui in America.

ciao ecco il capitolo, mi duole anticiparvi che purtroppo non sarà tutto rose e fiori, ma ci saranno dei piccoli imprevisti che arriveranno a breve.



D²Where stories live. Discover now