CAPITOLO 12

196 11 1
                                    

*Denise pov*

Appena torno a casa inizio a ricevere il terzo grado da mio fratello

Paulo: Ciao Denise, quella rosa?
Oriana: l'ho presa io, non avevo mai visto una rosa blu, sono molto belle -mente-
Paulo:ah ok va bene
Oriana: Paulo ti posso parlare un attimo?
Paulo: si dimmi tutto.

Io mi rintano nel bagno affianco al salone per seguire la conversazione.

Oriana: Paulo sei ancora convinto dalla posizione che hai preso contro tua sorella?
Paulo: intendi sulla situazione di Dusan?
Oriana: sì
Paulo: sinceramente io lo sto facendo per il suo bene secondo me
Oriana: secondo te
Paulo: Oriana ti prego non voglio iniziare, già sono in una situazione difficile a causa del futuro della mia carriera calcistica, ne riparliamo tra qualche giorno.

Quest'ultima frase mi dà speranza.

*qualche giorno dopo*

Oggi tocca andare a lavoro, sarà la penultima sfilata, oggi linea invernale.
Come sempre prendo qualche vestito o qualche completo invernale che ho e me li porto.
Questa volta mi accompagna anche Paulo perché deve fare un servizio con Oriana visto che ormai ha già scelto che andrà alla Roma.
Una volta arrivata, prendo tutto e scendo dall'auto.

Entro e questa volta Dusan ha fatto prima di me, è già lì ad aspettare.

Dusan: buongiorno, Schill ha detto che dovevo aspettare te
Denise: perché non ti ricordi che il tuo camerino è il 76?
Dusan: lui mi ha detto di aspettare e io seguo ciò che dice
Denise: sei qualcosa di insopportabile a volte lo sai?
Dusan: lo so grazie
Denise: vabbè comunque andiamo.

Dusan mi segue

Denise: questo come già sai è il tuo camerino e questi sono i vestiti, oh bello sto maglione
Dusan: grazie.

Esco e come sempre entro nel camerino.
Dusan fa le sue solite foto e adesso tocca a me e come sempre lui se ne sta seduto a guardarmi.
Una volta finito vado a cambiarmi.
Appena esco sto per andare a salutare Dusan quando il signor Schill mi ferma per il corridoio.

*Dusan pov*

Cosa vuole ora il signor Schill da Denise.
L'ha fermata nel corridoio e le ha detto "vieni qua che dobbiamo parlare".
Mi sa che non le vuole parlare.
Denise mi lancia uno sguardo preoccupato e seguo i suoi passi fino a quando la porta dello sgabuzzino si chiude e io mi metto fuori ad origliare.

Schill: bene Denise siediti
Denise: cosa deve dirmi qua che è tutto buio
Schill: stai calma -sento il rumore di una camicia che viene sfilata-.

Che schifo quest'uomo.
Devo assolutamente aiutare Denise.
Entro nel primo camerino vuoto e prendo una forcina e cerco di fare come nei film.
Provo a forzare la porta con la forcina e dopo un po' magicamente ci riesco.
La porta si apre e prendo Denise dalla sedia, una volta usciti chiudo la porta dello sgabuzzino, ma non ho la chiave.
Sembra tutto un film, ma invece è la realtà, purtroppo.
Denise inizia ad uscire fuori senza nemmeno sgomberare il camerino ed io la seguo.

Denise: Dusan ti prego, poi oggi c'è anche Paulo
Dusan: non mi interessa.

Attraversiamo la strada ed andiamo sul marciapiede dove vicino sono parcheggiate delle macchine.

Denise giustamente piange, ha ragione.
Io posso solo abbracciarla.
Dopo pochi secondi esce il signor Schill che si dirige a passo deciso dove stiamo noi

Schill: lei è licenziato
Dusan: e allora, sa che non mi cambia nulla
Denise: io non voglio più avere a che fare con lei quindi si reputi senza una modella
Schill: no tu vieni con me -dice stringendo il polso a Denise, la non ci vedo più e lo spuntino un po' per spostarlo da Denise-
Dusan: lo sai che io ti posso denunciare per tante cose quindi non ti conviene sfidarmi
Schill: smettila che anche tu guardavi le sue sfilate
Dusan: ma non la guardavo come un porco, la guardavo come merita di essere guardata
Schill: ovvero?
Dusan: con massimo rispetto, lo so che Denise è una bellissima ragazza ma almeno le porto rispetto, ora penso le convenga tornare dentro.

Schill se ne va.

*Denise pov*

Denise: mi fa male il polso
Dusan: aspetta fammi ve-
Paulo: Ciao Denise

Entrambi sobbalziamo.

Paulo: non hai nulla da dire?
Denise: Paulo senti Dusan mi ha aiutata
Paulo: scommetto che la rosa era sua, no?
Denise: sì -guardo nella macchina di fronte e vedo oriana-
Paulo: da quanto va avanti?
Denise: ancora con questa storia, io e Dusan non stiamo insieme
Paulo: ah no?
Dusan: no
Paulo: sto parlando con mia sorella
Dusan: ed io ho una bocca per parlare
Paulo: bene sentiamo cosa vuoi dire
Dusan: no io e tua sorella non stiamo insieme, anche se vorrei che non fosse così ma la rispetto, lei non vuole andare contro te e le tue scelte, quindi se vuoi prendertela con qualcuno prenditela con me
Paulo: perché tu mi vuoi assicurare che non hai visto nessuna
Dusan: il me di 5 mesi fa ti avrebbe detto no, ma adesso oltre mia madre e mia sorella non ho né visto né sentito nessuna, qualcos'altro da chiedere?
Paulo: comunque Denise tu vieni a Roma con me
Denise: no, ho un lavoro a Torino
Paulo: dove sei appena stata licenziata?
Denise: no alla Juve come fotografa
Paulo: ti hanno presa?
Denise: sì e non intendo sprecare l'occasione
Paulo: ne parliamo dopo ora fila in macchina
Dusan: portala ad un proto soccorso Paulo, si sta gonfiando il polso
Paulo: va bene.

Salgo in macchina e mi volto verso Dusan che dal finestrino mi sorride.

Oriana: Paulo non pensi di aver esagerato, hai capito che l'ha salvata
Paulo: ho sentito Oriana ho sentito
Oriana: e allora?
Paulo: Denise te ne sei innamorata?

La domanda mi spiazza.

Denise: non lo so, non so cosa si provi ad essere innamorata, però mi piace.

eccoci col capitolo del weekend, forse con la domanda finale Paulo starà iniziando a ragionare? chi lo sa.
Ci vediamo al prossimo capitolo.

D²Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora