6. i will never forget you

70 10 105
                                    

"Where'd all the time go?
It's starting to fly"

TW: Dca

MADISON

Ad ogni passo mi sembra di pesare un kg di più.

Deglutisco, le mani sistemano i capelli circa due volte al minuto e i miei occhi si puntano sulla schiena dell'uomo che è venuto a chiamarmi per andare dal dottore.

Prima di tutto ciò, io e Dahlia abbiamo parlato per un bel po' e mi ha promesso di passare in camera mia subito dopo la visita.

Ho mentito alla sua domanda su come stessi, perché non sto bene, sto morendo di ansia e sopratutto non sono abituata nel parlare su come mi sento.

Ogni passo, un kilo in più, un pensiero in più e nessuna paura in meno.

Son sempre stata troppo debole, non sono mai riuscita ad affrontare niente e adesso ecco l'ennesima prova.

Vorrei scappare ma non posso, ho promesso ai miei genitori che ci avrei almeno provato e glielo devo, hanno fatto tanto per me e Ethan.

Ethan, chissà cosa sta facendo mio fratello adesso, prima l'ho visto strano e direi irritato ma non ho idea da cosa.

Pianto le unghie sul palmo della mano per placare l'ansia, se mio fratello fosse qua mi toglierebbe subito le unghie da lì per prendere la mia mano e stringerla forte.

Sorrido leggermente a questo pensiero.

Ethan è sempre stato il mio posto sicuro, con lui non ho paura di niente perché so che morirebbe per me come io morirei per lui.

I quadri che mi circondano mi fanno alzare gli occhi sui muri, ci sono repliche di moltissimi pittori famosi e starei a guardarli per ore.

Anche perché non ho la possibilità di andare in un museo al momento ma ho sempre sognato di poterlo fare.

«Ci siamo, signorina Riley»

Il mio sguardo si sposta sulla porta in legno bianco prima di guardare nuovamente il signore al mio fianco.

«La ringrazio» mi rivolge un veloce sorriso prima di bussare al posto mio, deve aver visto le mie mani strette fra di loro in preda all'ansia.

Sembra una scena di un film, tutto va a rallentatore, le mie mani che si muovono mentre portano per l'ennesima volta i capelli dietro le orecchie e una voce che, al mio udito risulta ovattata, dà probabilmente il permesso di entrare.

La scena finisce non appena apro la porta, la figura del dottore mi si pone davanti e mi accorgo in poco l'assenza dell'inserviente al mio fianco.

La testa mi gira, la saliva sparisce lasciandomi un deserto in gola, fa così male perché adesso si fa tutto così serio.

«Signorina Riley? si sente bene?»

Chiudo per un secondo gli occhi e sento una mano sul mio braccio facendomi sussultare, è solo il dottore di fianco a me che mi osserva con un piccolo cipiglio preoccupato.

Devo aver un aspetto terribile per farlo alzare così di fretta verso di me.

«Mi scusi è solo un capogiro» mi sostengo alla porta e sospiro girando il volto fuori nel corridoio, corruccio lo sguardo di fronte ad un ragazzo fermo ad osservarmi alla fine di esso ma non ho tempo di far nulla, se non una veloce occhiata, prima che il dottore mi aiuti ad avvicinarmi alla sedia per sedermi.

Cut MeWhere stories live. Discover now