CAPITOLO 23

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*Dusan pov*

Stamattina mi sono svegliato di fianco alla mia Desirée, bellissima come sempre e dato che ero il primo di nui due ad alzarsi le ho preparato la colazione e gliel'ho portata a letto.
Adesso però mi tocca svegliarla sennò quello che ho preparato si fredda.

Dusan: Desi sveglia.

Non ottengo risposta.

Dusan: Desi amore sveglia
Desirée: che c'è Dusan
Dusan: ti ho preparato la colazione
Desirée: ah grazie amore, scusa per come ti ho risposto prima
Dusan: non ti preoccupare, buongiorno - si avvicina e mi bacia-.

Lei inizia a mangiare ed io la guardo incantato e poi le chiedo subito

Dusan: com'è?
Desirée: buonissimo, sei un bravo cuoco sai
Dusan: grazie, qualche volta cuciniamo insieme che ne dici?
Desirée: sì va bene.

Dopo questa conversazione ci vestiamo entrambi e scendiamo perché io ho l'allenamento.

Una volta arrivati do un bacio a Desirée e poi entro negli spogliatoi.
L'allenamento passa velocemente e senza difficoltà.

*Desirée pov*

Io inizio ad uscire come sempre prima dei ragazzi per aspettarli visto che alcuni di noi andremo fuori a pranzo e mentre sto aspettando incontro l'ultima delle persone, ovvero Ryan.

Ryan: vedo che non ci hai messo tanto a rimpiazzarmi
Desirée: tu pensa che mi hai rimpiazzata prima che ci lasciassimo, sei stato velocissimo
Ryan: ancora con questa storia mettiamoci una pietra sopra mi manchi
Desirée: oh no, non ci mettiamo nessuna pietra sopra e poi a me non manchi affatto
Ryan: veramente ti sei innamorata di quel finto principino
Desirée: non parlare così di Dusan, ma si può sapere cosa vuoi da me, forse Tanja ti ha mollato per uno migliore e non hai nulla da fare e torni a darmi fastidio, trovatene un'altra
Ryan: ma io voglio te
Desirée: io no.

Dopo che dico questa frase lui tenta di baciarmi, all' inizio ci riesce, poi mi scosto e quando mi sposto vedo Dusan paralizzato lontano una ventina di metri appena uscito dalla Continassa ed io ho le lacrime agli occhi.

Ryan: allora non dici niente
Desirée: vattene - dico con voce mozzata per via del pianto-
Ryan: va bene ma ci becchiamo di nuovo.

Ryan manda uno sguardo di sfida a Dusan che quando mi passa vicino non mi guarda nemmeno ma dice

Dusan: cos'era quello?
Desirée: Dusan non è come pensi, è venuto a darmi fastidio ed appena ti ha visto ha provato a baciarmi, ti prego credimi è la verità
Dusan: a te non interessa lui vero?
Desirée: come puoi solo pensare questo, non passo da una persona ad un'altra se uno mi piace ancora
Dusan: scusa ma dopo quello che ho visto cosa dovrei pensare
Desirée: fidati di me Dusan è la verità, vuoi veramente dargli soddisfazioni, lui è venuto per questo, ha detto che mi rivuole
Dusan: e tu?
Desirée: cosa?
Dusan: tu lo rivuoi?
Desirée: neanche per sogno, senti Dusan io torno a casa
Dusan: e gli altri e il pranzo
Desirée: se vuoi andare vacci, adesso non mi sento in vena scusa.

Prendo e vado a casa con le lacrime agli occhi, come sempre prendo i mezzi pubblici.

Una volta nel mio appartamento mi viene da vomitare e lo faccio, dovrei smetterla lo so, ma per quanto possa dire di aver superato la mia malattia in qualche modo ritorna sempre anche se per piccoli momenti.
Poi mangio tanto e vomito di nuovo, tanto che sono senza forze e così mi butto sul letto.
Trovo un messaggio di Dusan che mi chiede se fossi tornata a casa e se andasse tutti bene.

Gli rispondo con un sì la al primo messaggio e poi spengo il telefono e stremata mi addormento.
Dopo un po' mi risveglio e vomito di nuovo, adesso veramente credo di non stare bene.

*Dusan pov*

Dopo il pranzo provo a chiamare Desirée una decina di volte ma ha il telefono spento, non mi ha risposto al messaggio in cui le ho chiesto come si sentisse, ed ho il presentimento che stia male.
Chiedo al padre, nonché il mister, di darmi le chiavi e con Paulo ed Alvaro vado a casa sua e appena entriamo corro subito nel bagno dove la trovo senza forze a terra.

Paulo chiama subito un ambulanza che arriva e si porta Desirée con loro.
Io, Paulo ed Alvaro seguiamo l'ambulanza in macchina.

Dusan: mi faccio schifo da solo
Paulo: amico non è colpa tua
Dusan: e di chi sarebbe
Alvaro: Ryan, è per colpa sua che avete litigato, lei poi si sarà anche sentita molestata
Paulo: forse voleva essere capita, ma anche io avrei avuto la tua stessa reazione
Dusan: ora lei sta male per colpa mia, la donna che amo sta male per colpa mia
Paulo: una domanda, forse un po' indiscreta, ma come hai capito che dovevi correre subito nel bagno, io sarei andato prima in camera
Dusan: l'ultima volta che era così triste è stato quando ha visto Ryan con Tanja e quando sono andata ad aiutarla l'ho trovata nel bagno, poi le hai viste pure tu tutte quelle buste di cibo, per quello di cui ha sofferto è così che funziona, mangi cercando di colmare un vuoto e poi ti senti in colpa e vomiti tutto.

Alla fine tra le mille preoccupazioni arriviamo in ospedale ed io seguo i medici nella stanza.
Dusan: ti prego Desirée svegliati - sussurro quando in stanza non c'è più nessuno e mi concedo alle lacrime-
lo so sono uno stronzo ti prego però svegliati.

ciao ragazzi scusate il ritardo ma tra i giorni di festa e i compiti non ho avuto molto tempo per scrivere, ma eccomi qua con il capitolo della settimana che spero vi piaccia.



non era solo amicizia ~ dusan vlahovic Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora