Fine

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29 settembre

"Piccola Bare" mi sveglia Matteo regalandomi un bacio sulla fronte.

"Buongiorno Pessi" lo saluto stiracchiandomi leggermente.

"Come ti senti?" mi chiede preoccupato.

"Come una che ha fatto uscire dal suo utero due mostriciattoli" dico facendolo scoppiare a ridere.

"I due mostriciattoli hanno appena preso sonno" mi sussurra avvicinando talmente tanto le sue labbra al mio collo che sento il suo respiro sulla mia pelle.

"Ottimo, vieni qui" dico aprendo le braccia in modo che riuscisse ad abbracciarmi.

Lui appoggia delicatamente il suo corpo sul mio mettendo la sua testa sul mio petto, io lo stringo forte mentre lui comincia a riempirmi di baci delicati.
Sono così stanca che se mi trovassi in condizioni fisiche normali penserei di essere malata, ma i medici hanno detto che é normale sentirsi stanca dopo il parto, sopratutto dopo aver dato alla luce due gemelli.
Mi sembra di aver corso una lunga maratona, una maratona che é durata nove mesi ininterrotti.
Sento i muscoli pesanti e doloranti, il cervello è come annebbiato e tutto quello che faccio sembra un impegno insormontabile, anche se l'unica cosa che ho fatto é stata andare in bagno.
Fortunatamente ho il fidanzato migliore del mondo che mi segue ovunque e mi aiuta in tutto: porta i bimbi da me quando é ora di mangiare senza che io debba alzarmi; cambia i pannolini; va a fare la spesa e prepara i pasti sia per me che per lui.
Ieri sono andata a letto all'ora di pranzo perché ho trascorso metà della notte in piedi.
Oltre a questo ho anche fatto un riposino pomeridiano e sono andata a letto appena dopo cena prima della poppata notturna.
Mi faccio un po' schifo da sola.
I medici mi hanno consigliato di fare attività fisica, breve, ma intensa, come una passeggiata intorno al quartiere con la carrozzina o il passeggino.
Dicono che un'abitudine come questa possa restituirmi energia, ma per ora é già tanto se arrivo intera al bagno.
Matteo si é fissato con la mia dieta: non mi fa saltare i pasti e continua a darmi da bere acqua perché dice che devo tenermi idratata.
Ovviamente ha chiamato il suo nutrizionista per chiedergli qualche consiglio e alla fine é giunto alla conclusione che una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura fresca sia la cosa migliore per me, ma mi fa mangiare anche pane integrale e pasta perché rilasciano energia lentamente, o almeno così dice.
Purtroppo mi ha vietato gli snack dolci perché si limitano ad aumentare gli zuccheri nel sangue, ma non appena sarò in grado di andare in giro senza averlo a due metri da me mi mangerò una berretta di cioccolata.

Tra poco arriveranno i rinforzi: abbiamo chiesto a Federica e Nicolò di venire da noi per qualche giorno, con le piccole, a darci una mano dato che in questi giorni non abbiamo dormito.
Nonostante avessimo chiesto solamente alla mia famiglia di venirci ad aiutare abbiamo scoperto che arriveranno anche Alessandro e Camilla con la piccola Azzurra, che ormai ha nove mesi, e come se non bastasse arriveranno anche Manuel, Thessa e Federico, giusto perché non siamo già tanti in questa casa, non so come faremo a starci tutti.

"Amore" mi richiama Matteo.

"Dimmi" rispondo.

"Vuoi dormire un altro po'?" mi chiede lui.

"No, ho bisogno di una doccia" replico io.

"Ti serve una mano?" domanda.

"Meglio di sì, non voglio cadere per terra come un sacco di patate" ribatto.

"Saresti il sacco di patate più carino della storia" dice lui.

"Lecca culo" lo canzono facendogli il dito medio.

"Non si fanno queste cose, sei una madre di famiglia" mi prende in giro.

"Insegnerò ai miei figli a mandarti a fanculo" ribatto.

Tuffo nel vuoto //Matteo Pessina//Where stories live. Discover now