Piper Castel è la ragazza ricca e popolare che tutti vorrebbero come amica. La sua vita, apparentemente perfetta, cela nell'oscurità la mancanza di due genitori troppo impegnati per occuparsi di lei e un vuoto incolmabile lasciato dal più grande amore che abbia mai provato. Hunter, il suo ragazzo, non c'è più e nessuno sembra davvero capire il suo dolore, tanto da spingerla a distruggersi pur di dimenticarlo A distanza di un anno, Piper viene trasportata d'urgenza al pronto soccorso di Manhattan a seguito di un'overdose. Dopo aver toccato il fondo, suo padre decide di ricoverarla alla Riverside Clinic: una clinica per riabilitazione di giovani con problemi. Dalla sua vita agiata, Piper si trova ad affrontare un mondo in cui non ha mai messo piede e si trova davanti molti muri, difficili da scavalcare. L'ostacolo più grande porta il nome di Tate Edwards, un pugile del Bronx a cui la vita non ha mai regalato niente, se non una dipendenza da alcol ereditata da un padre violento e ludopatico. Tate è un ragazzo chiuso, scettico e a cui non piacciono le ragazze viziate e sfrontate come Piper che non accettano un no come risposta. Dal loro primo incontro, non ci sarà un attimo in cui non si ricorderanno quanto si odiano a vicenda, ma sarà proprio da quell'odio viscerale che Piper capirà di poter riuscire ad amare qualcuno che non sia Hunter.
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