Da nessuno al mio Tutto || Ba...

By KatakuBakugou

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(T/N) (T/C) è una ragazza riservata, con alle spalle un'infanzia dura e ricca di brutti ricordi. Ha pochi ami... More

Introduzione
Capitolo 1: Il mio passato
Capitolo 2: Todoroki Shouto (Il mio passato)
Capitolo 3: Todoroki Shouto (Il mio passato) pt.2
Oddioooo😍😍😍
Capitolo 4: La U.A. (il Presente)
È UNA PRESA PER I FONDELLI?!
Capitolo 5: Prima Prova
AVVISO
Capitolo 6: Nuove Sfide
Capitolo 7: Villains
Capitolo 8: Programmi
Capitolo 9: Ritrovamenti e Nuove Sensazioni
Capitolo 10: Allenamenti
Capitolo 11: Allenamenti pt.2
Capitolo 12: Il Festival Sportivo - Prima Prova
Capitolo 13: Il Festival Sportivo - Seconda Prova
Capitolo 14: Il Festival Sportivo - Terza Prova
Capitolo 15: Il Festival Sportivo - Terza Prova pt.2
Capitolo 16: A Casa Bakugou
Capitolo 17: A Casa Bakugou pt.2
Capitolo 18: Il Nome da Hero
Capitolo 19: Lo Stermina-eroi
Capitolo 20: Dichiarazione
Capitolo 21: Gli Esami Finali
Capitolo 22: Shopping!
Capitolo 23: Al Mare
Capitolo 24: Wild Wild Pussycats
Capitolo 25: Pericolo
Capitolo 26: Rapimento
Capitolo 27: Salvataggio
Capitolo 29: Salvataggio pt.3
Capitolo 30: Ti Amo
Capitolo 31: Dormitori
Capitolo 32: La Licenza Provvisoria
AVVISO IMPORTANTE
Capitolo 33: I Big Three
Capitolo 34: Il Tirocinio
Capitolo 35: Incontro
Capitolo 36: Eroi vs Bambini
Capitolo 37: Il Festival Della Cultura
Capitolo 38: I'm So Sorry...
Capitolo 39: Confusione
Capitolo 40: Ti Amo...e Scusami
Epilogo
RINGRAZIAMENTI
AVVISO (eh eh)
Speciale 1: Primi Passi
Speciale 2: Quirk
Speciale 3: Primo Amore
COPYRIGHT!!
ANCORA RINGRAZIAMENTI

Capitolo 28: Salvataggio pt.2

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By KatakuBakugou

Dopo il rapimento

(T/n)'s Pov

Ero da poco tornata a respirare aria pulita e a vedere attorno a me, che già la mia visuale si ridusse drasticamente e venne coperta da una coltre di fumo viola.

Avevo fatto semplicemente in tempo a vedere i tre ragazzi preoccupati corrermi incontro e a dirgli di non seguirmi che sparirono dalla mia visuale e i loro volti furono rimpiazzati da una parete di mattoni rossa.

Mi dispiace, ragazzi, non potevo permettermi foste rapiti anche voi. Volevano solo me quindi non potevo permettere ci andasse di mezzo qualcun altro.
E scusami, Katsuki, giuro che ci rivedremo presto. Starò bene, abbi fiducia in me.

<<Vedo che non sei così inutile, Dabi, sei riuscita a catturarla>>
<<Inutile sarai te, Shigaraki. Pensa a legarla piuttosto>>

Un tipo con dei labbroni e gli occhiali da sole mi venne incontro con delle manette enormi, simili a quelle che avevano messo a Katsuki dopo il festival, per calmarlo.
Quell'uomo e un altro con una maschera nera, che avevo notato di sfuggita quando ero ancora al campo, mi portarono di peso contro una sorta di sedia con delle cinture di pelle rovinate.

Se si aspettavano che avessi accettato impassibile tutto ciò beh si erano sbagliati di gran lunga. Iniziai a scalciare più che potevo per liberarmi, ma poi qualcosa mi beccò il collo.
Lo girai verso la fonte del dolore e notai quel ragazzo pieno di cicatrici che mi aveva stretto il collo prima.

<<Speravo di non dover arrivare addirittura a sedarti, ma mi sbagliavo>>
<<Che bello! Avrò un'amica con cui truccarmi e mettermi lo smalto! E fare delle acconciature carine!>>
<<Non è qui per queste cavolate, Toga. Giusto, piccola?>> disse quel lurido essere passandomi una mano vicino alle labbra.

Aspettai si avvicinasse di più per mordergliela, suscitando in lui un grugnito di dolore e la ritirata della mano.

<<Stupida puttana, è già la seconda voi che lo fai. Sei forse cannibale?>> disse incenerendomi con le sue due pozze turchesi intense a pochi centimetri dalle mie.

Quegli occhi...mi sono veramente familiari. Dove li ho già visti?

<<Sarà l'istinto del serpente. Non si può sopprimere per così tanti anni il proprio istinto, non è vero, (T/n)?>>

Due figure che speravo vivamente fossero morte, ma che ero anche sicura di incontrare, fecero il loro ingresso nella piccola stanza, unendosi agli altri villain.

<<Che piacere avervi tra noi, Anaconda, Poisoned>> disse il feticista
<<Altrettanto per noi, piccolo Tomura>> disse la donna posando una mano sul capo dell'azzurrino
<<Ti invece proprio non ci saluti, figlia?>> disse l'uomo guardandomi dall'alto al basso
<<Io non sono vostra figlia>> dissi sprezzante
<<Peccato che la natura e il test del DNA dicano diversamente>>
<<Voi non siete e non sarete mai i miei genitori. Io ho la mia famiglia e voi non ne fate parte>>
<<Uffi, (T/n)-chan, io sarei orgogliosa di avere dei genitori come i tuoi hihi>>
<<Sarebbero molto meglio della feccia che mi sono ritrovato io>>
<<Loro sono feccia se non lo avessi già capito, uomo bruciato>>
<<E questo caratterino?>>
<<È dovuto a Bakugou Katsuki, un altro aspirante eroe nel suo corso studi>>
<<Non è un semplice compagno di classe, Kurogiri, è il suo amato>> disse allargando un sorriso maniaco sul suo volto alle ultime parole
<<Chiedo scusa, Shigaraki Tomura>>
<<Oh oh, la nostra figliola ha trovato un ragazzo? E le presentazioni ai genitori non si fanno più?>>
<<Voi non siete nessuno per me>>
<<Tesoro, ha preso tutta la tua testardaggine>>
<<Lo so, purtroppo Poisoned è nota per essere testarda>>
<<Che schifo>>
<<Torniamo al discorso centrale, per favore. Credo tu sappia come mai sei qui, no?>>
<<Tsk, palese>>
<<Bene, allora che ne dici di unirti a noi?>>
<<Manco morta!>>
<<Dai, (T/c) (T/n), non vorrai farci usare le maniere forti>>
<<Come se loro non avessero mai alzato le mani con me>>
<<Non è quello il punto, carina, è che sarebbe un vero peccato vedere un tale corpo martoriato e pieno di ferite>> disse quel Dabi squadrandomi da capo a piedi, soffermandosi in modo particolare sul mio seno
<<Pervertito del cazzo>> sputai
<<Qui c'è qualcuno che si è innamorato di (T/n)-chan hihi>>
<<Vedi di tacere una volta tanto, squilibrata>>
<<Ripeto la domanda: che ne dici di unirti a noi?>>
<<No>>
<<D'accordo.>> disse il tipo con i capelli azzurrini, grattandosi il collo <<Kurogiri, direi di partire con una semplice giornata senza cibo. Domani starà a digiuno e che nessuno le dia qualcosa da mangiare o bere>>

Dannato Tomura...

Il gruppetto se ne uscì, mentre i miei "genitori" rimasero nella stanza.

<<Come sei arrivata a ridurti così?>>
<<Per colpa vostra e dei vostri ideali del cazzo!>>
<<Abbassa il tono con noi, signorina>>
<<Abbassare il tono? Non vi meritate nemmeno ascolto>>

Uno schiaffo in pieno volto mi arrivò da parte di mio padre, talmente forte da farmi voltare la testa.

<<Mi fate veramente schifo>>
<<Tu fai schifo a noi. Ti abbiamo cresciuto per seguire le nostre orme, portare avanti il nostro regno del terrore e tu che fai? Ci uccidi. Ma per tua sfortuna noi siamo ancora qui>>
<<Lo vedo, purtroppo, Poisoned>> il suo nome lo dissi con grande disprezzo
<<Ma non ti ricordi quanto ci divertivamo insieme quando eri piccola?>>
<<Voi vi divertivate>>
<<Anche tu. Eri così obbediente...ti ricordi quanti heroes hai torturato? Haha che bei ricordi>>
<<Abbiamo anche saputo che qualche hanno fa hai ucciso un uomo>>
<<Non era un uomo, era feccia. Proprio come voi>>
<<No no no, devi stare calma. Non vorrai mica risvegliare Viperine, no?>>
<<A noi andrebbe più che bene però>>
<<Hai ragione, cara, hahaha>>
<<Sparite dalla mia vista, andate dai vostri compari. Io non vi voglio vedere>>
<<Credo dovremmo metterti una guardia del corpo>>
<<Spinner e Magne sarebbero adatti a tale ruolo>>
<<Nemmeno Mr. Compress scherza>>
<<Toga o Twice?>>
<<Oh no, ce l'ho io quello giusto: Dabi>>
<<Poverino, dovrà sopportare una pazza come lei>>

Se io sono pazza allora voi due cosa siete di preciso?

<<Noi andiamo a mangiare con gli altri, buona nottata, tesoro di mamma>>
<<Andate all'inferno!>>

Chissà come staranno gli altri. Qui sarà più dura del previsto, ma devi farcela. Primo perché è il minimo che possa fare un eroe e secondo perché gliel'ho promesso.

La stanza era caduta nel silenzio più totale e rimase così per non seppi nemmeno quanto. Fatto sta che il silenzio fu rotto dal cigolio di una porta. Da quella ne uscì il tizio pervertito pieno di scottature.
Chiuse la porta e vi si appoggiò contro.

<<I tuoi vecchi mi hanno detto di controllarti. Mica sei una bimba piccola!>>
<<Oh tranquillo che non sono felice nemmeno io di essere con te in questa stanza. E inoltre loro non sono i miei genitori>>
<<Perché continui a ripudiarli?>>
<<Non sono cazzi tuoi>>
<<Che caratterino. E chi pensava che mi sarei ritrovato a farti da babysitter>>
<<Se non ti comoda, vattene pure>>
<<Anaconda mi fa fuori poi>>
<<Posso farlo pure io e sono anche più violenta di lui>>
<<Ma tu hai paura di usare il tuo potere perché hai ucciso in passato. Quindi non lo farai>>
<<Togliti quel tono saccente. Chi ti dice che se ti avvicini non ti possa mordere?>>
<<Mi stai veramente sfidando?>> disse avvicinandosi a me.
I suoi occhi scintillavano per la sfida.
<<Allora? Che vuoi fare?>>
<<Che stupido. Ti avvicini così facilmente al nemico>>
<<So difendermi molto bene se necessario>> disse mostrandomi le sue fiamme blu e fredde
<<Ma vai a farti fottere, Dabi>>
<<Con grande piacere se da te>> disse ghignando e dirigendosi verso il divano, dove si stese.
<<Sei disgustoso>>

Io continuai a fissarlo, sempre più convinta del fatto che avesse qualche caratteristica che già avevo visto. Pure i suoi lineamenti mi erano familiari, ma non riuscivo a capire come mai.

Essendo limitata sul da farsi, in poco tempo mi stancai e chiusi gli occhi, ormai pesanti, addormentandomi seduta.

Dormii fino a tarda mattinata e fui svegliata dalle grida di Shigaraki contro Dabi.

Strinsi gli occhi, gli aprii e gli richiusi. La luce della stanza, di prima mattina, era davvero accecante. Con calma li aprii un'altra volta, stringendoli in modo tale da vederne il meno possibile.

<<Oh, la principessa si è degnata di onorarci della sua presenza>> disse Anaconda
<<Principessa? Sei una principessa? Anche io voglio esserlo!>>
<<Ma tu sei già una principessa, Toga-chan! NON È VERO. Sei una sempliciotta come noi>>
<<Hmm già a rompere di prima mattina>>
<<Shigaraki, guarda che siete stati te e Dabi i primi a fare casino>>
<<Stai zitto, Spinner>>

Sbuffai sonoramente. Sembrava di stare in un asilo nido, anche se l'età media mentale era proprio quella.

<<Perché sbuffi, (T/c) (T/n)? Ti abbiamo accolto in casa nostra e sbuffi pure? È irrispettoso verso i padroni>>
<<Mamma mia, accolto è una parolona. Mi avete trascinato qui con la forza>>
<<Ma è la stessa cosa, (T/n)-chan! A proposito, visto che sei ospite e non ci hai fatto un regalino, posso prendermi un po' del tuo sangue?>> disse avvicinandosi a me con sguardo maniaco e una siringa in mano.
<<(T/n) cara, devi sapere che Toga è un'amante del sangue>>
<<Si si, posso prendere le sembianze di una persona per un tempo variabile se bevo il suo sangue>>
<<Non è un quirk fantastico?>>
<<È spaventoso>>
<<Anche hihi>>
<<Ci hai un po' riflettuto sta notte?>>
<<La notte è fatta per dormire. Anche se su una sedia>>
<<Quindi ti unisci a noi?>>
<<Te lo ripeterò fino alla morte: no, Shigaraki Tomura, non mi unirò a voi>>
<<Te l'ho detto quella volta al centro commerciale, no? Tu sei davvero fortunata ad avere una famiglia che ti rivuole con sé. Io non ce l'ho e sono molto geloso di te>> disse grattandosi furiosamente il collo
<<Loro non vogliono me, vogliono Viperine!>>
<<Chissene frega! Ti vogliono con loro e questo è già tanto!>>
<<Ti cederei volentieri il mio posto, io odio questa vita. O almeno l'ho odiata prima di conoscere delle persone>>
<<Bleah, che smielata>>
<<Quindi la tua risposta continua a essere no?>>
<<Esatto>>
<<Allora->>
<<Se permetti, piccolo Tomura, avrei io in mente qualcosa per lei>> disse Poisoned, ghignando

Il passato ritorna sempre, che tu lo voglia o meno insomma. Quel ghigno lo conosco fin troppo bene. È stato il terrore di tutta la mia infanzia.

A conferma dei miei pensieri, dal suo braccio scese del veleno liquido, che poi lei andò a modellare per formare una frusta.

<<Te la ricordi, figliola?>>
<<Tsk, come dimenticarla>>
<<Bene, propongo di passare a questo trattamento oggi. Incluso la mancanza di pasti, ovvio>>
<<Potete pure restare a godervi lo spettacolo se non avete niente di meglio da fare>>

Al suo commento, Dabi uscì dalla stanza mentre tutti gli altri rimasero a guardare.

<<Bene bene>> disse Anaconda ghignando e facendo vedere i suoi canini da serpente <<Direi che possiamo iniziare>>
<<Con gran piacere. Non sai quanto mi era mancato farlo>>

Una prima frustata.

Cavolo, non lo ricordavo così doloroso...

Guardai il mio braccio, dove i vestiti si erano rotti a contatto con il veleno, e un gran segno rosso stava prendendo forma sulla mia pelle.
Sapevo che quel rosso sarebbe poi diventato viola.

Una seconda frustata. Secca.

Seguita da una terza. E una quarta. E una quinta.

A un certo punto persi il conto tante fossero. Il mio corpo, già debole per la mancanza di cibo, stava reagendo molto male, afflosciandosi e restando inerme.

Dopo quelle che mi sembrarono ore, si fermò, mentre tutti gli altri ridevano.
Uscirono dalla porta e mi lasciarono da sola a contemplare le mie ferite.

I miei vestiti erano ridotti a brandelli e in più punti coperti di sangue. Un sacco di segni violacei stavano affiorando sulla mia pelle.
Guardai le gambe, dove da un taglio più lungo degli altri stava continuando a sgorgare sangue.

Dopo qualche ora, credo, Dabi tornò a fare il suo ruolo di guardia, ma con in mano delle bende e del disinfettante.

<<Come mai questo gesto benevolo?>>
<<Me l'hanno detto i tuoi>>

Bagnò del cotone con il disinfettante e lo passò su una prima ferita, bruciandomi molto. Emisi un verso di dolore e lui mi guardò.

<<Se hai male per così poco allora cosa vuoi fare l'eroe?>>
<<Sono dolori diversi. Inoltre con l'adrenalina del momento non lo senti molt- AHIA>>
<<SCUSA, non lo faccio mica apposta>>

Lo lasciai fare, mi pulì tutte le ferite e, quando queste bruciavano, strinsi le dita dei piedi. Poi mi fasciò con le bende, posò gli oggetti sopra un tavolino e si andò a sedere sul divano.

<<Dabi?>>
<<Cosa vuoi?>>
<<Posso farti una domanda?>>
<<No>>
<<Perché sei andato via quando hanno iniziato a torturarmi?>>
<<Ma lo sai il significato di no?>>
<<No>>
<<Vaffanculo>>
<<Allora?>>
<<Sono cazzi miei>>
<<Ci dev'essere un motivo se non sei rimasto con i tuoi amici a ridere mentre mi facevano del male>>
<<Amici? Io non ho amici. E l'ho fatto solo perché...mi è sembrato fossimo sulla stessa lunghezza d'onda...>>
<<In che senso?>>
<<Mio padre mi picchiava da piccolo perché voleva divenissi forte, ma purtroppo avevo una corporatura debole>>
<<Tu debole?>>
<<Mi sono allenato molto, così farò vedere quel pezzo di merda che sono cambiato da che sono andato via di casa. Che poi perché sto raccontando i cazzi miei a te? Questa cosa deve restare tra noi o ti faccio fuori>>

Annuii e lui si ridistese sul divano, ascoltando musica.

Il pomeriggio e il giorno dopo furono più o meno somiglianti a quella mattina, solamente che il giorno dopo potei mangiare.

Venivo torturata, mandavano Dabi a curarmi le ferite e dopo mi torturavano sotto le risate degli altri Villains, per poi essere curata di nuovo.

I miei vestiti ormai erano inesistenti, ridotti interamente a brandelli. Su mia richiesta me li fecero cambiare.

Siccome Toga non voleva cedermi i suoi vestiti, toccò al moro. Fui scortata da loro due verso la camera del secondo, con un coltello puntato contro il collo e una fiamma ardente sulla schiena. Mi diedero una maglietta nera e dei pantaloncini del medesimo colore. Mettere la maglia fu abbastanza difficile e così, per un momento, mi tolsero le manette.

Sarei potuta scappare, ma non avevo vie di fuga e, inoltre, avevano dato l'ordine di uccidermi nel caso avessi tentato. O quantomeno di ferirmi in maniera pesante.

Li assecondai. Mi misi la maglietta, mi rimisero le manette e tornai giù dagli altri. Non mi rilegarono alla sedia, anche se i due continuarono a puntarmi contro le rispettive armi e quirk.

Cenai con gli occhi di tutti puntati contro e la TV accesa a farmi compagnia, fino a che non lessi il titolo 'CONFERENZA STAMPA D'EMERGENZA DELLO YUUEI'.

Sullo schermo vi erano il preside, il professore della B e papà.
Lasciai cadere la forchetta sul piatto, mentre mi portavo una mano sulla bocca per trattenere i singhiozzi e delle lacrime iniziavano a scendermi dagli occhi.

<<Ci scusiamo per tutti gli inconvenienti di cui avete sentito negli ultimi giorni. Nonostante il nostro ruolo di educatori di eroi, abbiamo creato inquietudine nella società. Siamo molto spiacenti per quanto successo e chiediamo il vostro perdono.>> disse il sensei
<<Shota...>>
<<E questo qui chi sarebbe?>>
<<È quello che ti ha rubato il ruolo>>
<<È quindi sarebbe quello che lei chiama padre? Lo voglio uccidere. Chi è?>>
<<È un pro-hero noto come Eraser Head>>
<<Grazie, piccolo Tomura>>
<<Per prevenire ulteriori attacchi rafforzeremo la sorveglianza nelle zone circostanti, oltre che le misure di sicurezza. Prenderemo quindi una posizione solida per proteggere i nostri ragazzi.>> concluse il preside.
<<Parole sprecate. Un sacco hanno perso fiducia in loro, lo sapevi, (T/c) (T/n)?>>
<<Ormai diventare eroi veri è difficile. Sono tutti quanti corrotti, come diceva il sommo Stain!>>
<<Cos'è un eroe? Cos'è la giustizia? È giusta questa società? Pensaci, (T/n). Secondo te perché noi abbiamo sempre fatto ciò in passato? Perché la nostra società è impura!>>

Io tacqui. Non aveva senso sprecare fiato con gente come loro.

<<Dabi, togliele le manette>>
<<Scherzi?>>
<<Siamo in maggioranza. Anche se dovesse provare a fare qualcosa, potremmo sopprimerla. Inoltre è corretto venga trattata come nostra pari se dovesse unirsi a noi>>
<<Twice, liberala>>
<<No no! Lo faccio subito, Dabi!>>

Fui liberata da quelle dannate manette e i miei polsi furono molto sollevati dalla cosa.
Shigaraki mi si avvicinò e, in un lasso di tempo minimo, lo colpii forte in volto con un pugno, facendogli cadere la mano in volto.
Tutti si misero in allerta.

<<Tu credi ancora che io possa unirmi a voi? Ti sbagli di grosso! Voi mi fate veramente ribrezzo, come pensi possa unirmi a voi?!>>
<<Calmatevi. Ci serve viva. Maestro, siamo costantemente col fiato sul collo...ci conceda il suo potere>> disse scostandosi verso destra, liberando la visuale di un monitor.

(T/n), sai bene di essere limitata, ma devi pensare anche te a un modo per fuggire di qui. Una distrazione che ti consenta di uscire dalla porta e-

Un rumore. Un battito sulla porta.

<<Ehilà! Siamo del Pizzala di Kamino!>>

Cosa?

E poi accadde tutto improvvisamente. Il muro fu spazzato via ed entrarono dal buco All Might, Gran Torino e Kamino dei Boschi, il quale legò tutti i criminali con le sue braccia.
Il più vecchietto andò a colpire Dabi, stordendolo, che stava per bruciare con la sua unicità il legno dell'altro Hero.

<<Siete finiti, Unione dei Supercattivi!>>
<<Non fate mosse avventate. Attorno all'edificio ci sono polizia e molti altri eroi>>
<<Kurogiri, fai arrivare tutti quelli che puoi!>>
<<Chiedo perdono, Shigaraki Tomura. I Nomu laggiù...non ci sono>>
<<Avete sottovalutato troppe cose, cara Unione. Giovane (T/c), come stai?>> chiese All Might posandomi una mano sulla spalla
<<Non toccarla, lurido essere!>>
<<Stai lontano da lei, è nostra!>>
<<Mi spiace, ma per voi finisce qui>>
<<Non prendermi in giro, la partita è appena iniziata>>

Improvvisamente un tonfo: Kurogiri era privo di sensi sul bancone.

<<Shigaraki, perché non mi dici dov'è il tuo c->>

La scena attorno a noi divenne spaventosa. Dei portali di fumo grigio apparvero attorno a noi e da essi iniziarono a uscire un sacco di Nomu.

<<Da dove sono usciti?!>> chiese un Hero allarmato
<<Non è opera di Kurogiri. È ancora privo di sensi!>> disse Edgeshot
<<Continuano ad arrivarne!>>

Dentro quella piccola stanza regnava il caos totale. E, ciliegina sulla torta, i membri della lega iniziarono a sparire, inghiottiti dal fumo.

Mi veniva da vomitare. Mi piegai sulle ginocchia e aprii la bocca per far uscire quello che c'era dentro, ma ciò che uscì non era quello che mi sarei aspettato. Dalla mia bocca uscì lo stesso fumo grigio che stava inghiottendo gli altri e mi avvolse tutta.

Mi sentii trascinare via il suolo da sotto i piedi e dopo qualche secondo lo sentii di nuovo, ma il panorama era ben diverso.

<<Ti chiedo scusa, (T/c), per questo viaggio turbolento>>

Sentii dei strani rumori alle mie spalle e vidi tutti i Villains uscire da quei cumuli di nuvole.

<<Maestro...>>
<<Hai di nuovo fallito, Tomura. Tuttavia non devi preoccuparti, puoi ancora migliorare grazie all'aiuto dei tuoi compagni e di questa ragazza. Pedina importante, eh? Così hai detto>>
<<All for One, che piacere rivederti>>
<<Altrettanto per me, Poisoned, Anaconda. Questa ragazza è la vostra primogenita?>>
<<Esatto, anche se è una vergogna definire lei figlia nostra>>
<<Ho notato che non è intenzionata a seguirci>>
<<MAI!>>

Quello che avevano chiamato All for One aveva lo sguardo puntato davanti a sé. Apparve, proprio in quel punto, All Might, che si scagliò contro il cattivo con la sua massima potenza. Ma l'altro bloccò il colpo con la sola mano.

<<Sei venuto a uccidermi di nuovo, All Might?>> disse scagliandolo lontano di qualche metro <<Ce ne hai messo per arrivare. Ben 30 secondi. Noto con piacere che ti sei infiacchito>>
<<Potrei dire lo stesso di te, All for One. Mi riprenderò la giovane (T/c) e ti sbatterò in carcere con la tua Unione!>>
<<Anche io ho molte cose da fare, proprio come te>> disse gonfiando il suo braccio, parando l'attacco dell'hero numero uno e spingendolo contro un edificio lontano.

<<All Might!>>
<<Tranquilla, non muore mica per così poco. Perciò fuggi, Tomura e portala con te. Kurogiri, portali via>> disse incastonando delle strane lame rosse e nere nel suo corpo privo di sensi.

<<Ma non vedi che è svenuto? Non puoi farci usare il tuo warp?>> chiese quello che avevo capito essere Magne
<<Purtroppo no, sono limitato nella distanza e, inoltre, io posso solo attirare qualcosa a me o spedirlo lontano. Ecco perché utilizzerò Kurogiri>>

Improvvisamente si aprì un varco dal corpo privo di sensi dell'uomo.

Come ha fatto? Ne ha forse...forzato l'apertura...? Di cosa è in grado quest'uomo? Qual è il suo vero potere?

Smisi di guardare quell'uomo tanto potente quanto spaventoso quando All Might lo attaccò e ritornai a guardare quelli che erano stati i miei compagni di disavventure fino a qualche ora prima.

Mi stavano fissando tutti. Sono circondata.

Sono la loro preda. Sanno che non andrò con loro senza combattere e quindi stanno studiando la preda.

Non sapevo come muovermi tanti in più erano loro. Ovunque guardassi li vedevo. E loro potevano controllare tutti i miei movimenti in questo modo. Avevo le spalle scoperte e, sapendo chi c'era, non era la migliore situazione in cui sarei potuta capitare. Ma doveva succedere.

Che lo scontro abbia inizio allora.

Angolo Autrice
Okay haha questo è il capitolo giusto! Sono stata più puntuale questa settimana , ma non lo garantisco anche per la prossima perché ho una verifica al giorno, ho la febbre e aiuto!

In teoria avrei potuto postarlo già ieri ma mia mamma mi ha fatto cadere il telefono dentro il water e quindi beh no, lo sto postando ora lol.

Spero davvero possa piacervi perché a me è piaciuto molto scriverlo, soprattutto perché Dabi è uno dei personaggi che mi piacciono di più.

Fatemi sapere che ne pensate e non so, ditemi qualcosina di voi :)

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