Capitolo 39: Confusione

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LEGGETE L'ANGOLO AUTRICE ALLA FINE, PER FAVORE

(T/n)'s Pov

Era passata una settimana da quel breve discorso che io e Bakugou avevamo avuto in cucina e quello è stato anche il nostro ultimo contatto.

Da allora ci ignorammo, anche se ignorare non era il termine più adatto. Non ci stavamo ignorando come lo facevano due persone che si odiavano, ci stavamo ignorando come lo
facevano due sconosciuti che non hanno niente da dirsi.

Quella stessa mattina, quando ritrovai il mazzo di rose rosse davanti alla porta, non riuscii a trattenere il mio pianto e, dopo il suo discorso, non potevo non dargli ragione.

Mettendomi nei suoi panni, lui aveva tutte le ragioni del mondo per odiarmi. Si stava impegnando tanto per me, a tal punto da invitarmi fuori in maniera ufficiale quando lui considerava gli appuntamenti come qualcosa di stupido.

Avevo chiesto un po' in giro e avevo scoperto mi avesse aspettato nella hall per un bel po', vestito bene e con quei dannati fiori che mi facevamo piangere ogni qual volta che li vedevo, tanto era grande il carico di emozioni che rappresentavano per me.

Rispondere 'non lo so...' era stata una gran cazzata, ma oramai il danno era fatto e più si sarebbe allontanato da me, più sarebbe stato al sicuro.

Il vederci così distaccati aveva subito causato una serie di mormorii che furono subito messi a tacere dalla sua secca 'non stiamo più insieme'.
Del resto eravamo sempre insieme e impossibile nemmeno ci salutavamo: qualcosa non andava, era chiaro.

Con la scusa che iniziava il weekend, cercare un modo per distrarsi fu molto difficile. Provammo per diverse ore ma tutti quanti volevamo riposarci e allora nessuno fece niente il pomeriggio.

Io mi rinchiusi in stanza e rimasi per ore ad ascoltare musica triste e sentimentale.

Le lacrime decisero da sole di uscire dai miei occhi e mi ritrovai a esternare tutti i miei sentimenti inzuppando i miei vestiti, il cuscino e le lenzuola.

Mi rannicchiai in posizione fetale e non mi mossi di un millimetro per ore. Solo un rumore mi fece alzare un po' la testa e sulla soglia c'era Shoto.

Mi spostai quel che bastava per farlo accomodare e lui accettò il mio silenzioso invito.

Nessuno dei due parlò ma lui iniziò ad accarezzarmi la schiena in maniera gentile, cullando i miei singhiozzi.

<<(T/n)-chan...che è successo? Non intendo con Bakugou, quello lo so già, ma intendo...che è successo per farti cambiare idea?>>
<<Avevo paura...ero in ansia...>>
<<Come mai?>>
<<Non lo so...>>
<<State un sacco di tempo assieme, mi fa strano pensare che sia stata te a tirarti indietro>>
<<Grazie di rigirare il coltello nella piaga>>
<<Scusami, lo sai che non sono bravo a consolare le persone>>
<<Lo so...ma apprezzo tu sia qui lo stesso>>
<<Posso fare qualcosa per te?>>
<<A meno che tu non sappia come tornare indietro nel passato no, non puoi fare niente, ma grazie lo stesso>>

Il silenzio ripiombò in camera e lo lasciammo scorrere per un paio di minuti abbondanti.

<<Cosa vorresti fare se potessi tornare indietro nel tempo?>>
<<Devo essere onesta? Farei in modo che mia madre abortisca>>
<<Cosa...? Tu...perché?>>
<<Ho solo causato problemi con la mia presenza, da sempre>> risposi con l'ovvio, mentre mi mettevo a sedere
<<Perché dici così?>>
<<Non puoi negarlo. Il primo è stato proprio con te. Sei stato te ad avermi visto uccidere una persona. Sono un'assassina e voi mi trattate lo stesso come un'eroina. Poi vi ho messo a rischio con la Lega, tutti voi. Con Kamino ancor peggio. Sono state ferite persone anche di un'altra classe e tutto perché? Perché volevano me. E se ora tutti si sono allontanati dalle loro famiglie...è colpa mia. Della mia debolezza e del semplice fatto che sono qui. Sarebbe tutto più semplice per tutti voi se non vi fossi>>
<<No>>
<<Non mi offendo mica>>
<<Come fai a dire ciò?>>
<<È la verità>>
<<No. È una gran cazzata. Pensa anche agli aspetti positivi>>
<<Ci sono davvero?>>
<<(T/n), ragiona, ti prego>>
<<Su cosa dovrei?>>
<<Sulle cavolate che stai dicendo. Come pensi che sarebbe la vita di Shota se tu non vi fossi entrata? Sei sempre stata una sfida per lui. Sei stata e sei importante per me. Tu sai com'è stata la mia infanzia, sai bene che ho dovuto passare. Se non ci fossi stata anche te, chissà come sarebbe stata la mia vita. Tu mi rallegravi le giornate, giocavi con me e mi asciugavi le lacrime dopo uno dei soliti maltrattamenti di mio padre. Oppure pensa a Kirishima. Senza che lo volessi, ti è entrato nel cuore e tu sei entrata nel suo. Ogni tanto mi trovo pure a pensare che sono un po' geloso di lui, dal momento che ha instaurato un rapporto come il nostro in solo pochi mesi, mentre noi siamo dovuti passare anche attraverso una relazione. Non che me ne penta, sia chiaro. Lui per te farebbe si tutto, ti considera come una sorella. E vale anche per Bakugou. Lo sai anche te che è cambiato rispetto a inizio anno, se ne sono accorti tutti. L'hai trasformato e gli hai fatto provare un sacco di nuovi sentimenti. Tu non puoi saperlo, ma quando sei stata rapita non ha fatto altro che piangere. Quando siamo stati in ospedale, prima di venire a salvarti, lui è scoppiato. Era quello che stava peggio, si sentiva responsabile del fatto che fossi di nuovo con i tuoi. Ha ammesso davanti tutti noi, senza giri di parole, di amarti. Il Bakugou di inizio anno non l'avrebbe mai fatto>>
<<Ora mi odia>>
<<Ti ama ancora invece>>
<<Come fai a dirlo?>> domandai quasi in un sussurro, tanto era forte io mio pianto
<<Perché altrimenti non sarebbe così ferito. Se non gli fosse importato niente e non gli importasse ora niente, non ci starebbe così male>>
<<Io...io lo amo, Shoto, un sacco, ma lui...>>
<<Diglielo>>
<<Crede menta>>
<<Allora è un coglione. Dai, basta piangere, per favore>> disse abbracciandomi <<E mangia un po'. Non hai toccato cibo in questi giorni>>
<<Non ne ho voglia>>
<<Non ti fa bene digiunare in questo modo. Tieni, ho del cioccolato>>

Da nessuno al mio Tutto || Bakugou x Reader Where stories live. Discover now