Alone ||Justin Drew Bieber||

By Popmaisinfinitycorn

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-adesso tocca a me- disse avvicinandosi - il mio regalo è piccolo ma grande - a ogni suo passo indietreggiavo... More

Mi presento.
*Flashback*
Ripetizioni
I miei 'grazie' non saranno mai abbastanza
Che la tortura abbia inizio
Battaglia d'acqua
Non torno indietro.
Be alright
Chi rimane incatenato al passato, non avrà futuro.
Non ti vergognare sei bellissima
Mi dispiace
Lo prometto
*Un regalo inaspettato*
Sindrome di Peter Pan
Era soltanto il mio regalo
Butterfly fly away
Justin non mi presenti la tua ragazza?
Una parte di me
Gelosa Mccain?
Bowling
"Le regole vengono fatte per essere infrante"
Subisciti la mia Ira.
Uno. Due. Tre. Sorridi!
¤ Luna Park ¤
Ritorno a scuola
... Principessa Kate e Principe Justin...
"Sei la mia fine e il mio inizio."
"Un gesto vale più di mille parole"
Uscita tra amici
Tigrotta
Persone come uragani arrivano, passano e distruggono.
Stress-post-viaggio-post-italia
▪Bulgari hotels e resorts▪
•1• giorno
•2• giorno
Attention :(
.Beauty and a beat.
•3• giorno
•4• giorno
Home sweet Home (Pt1)
Home sweet Home (pt2)
Tornando alla normalità
Bad news
Come al solito...
Dude
Anonymous
L'orologio è il carcere del tempo
Presto
Everyday for the ...
... rest of our lives.
1 marzo
Festa a sorpresa
•••Q&A•••
■After■
Good friends are like stars
Non esiste più un "noi"
Non è un capitolo
Nobody need me
Q&A #2
.Bieber is back.
Addio.
5 years later (kate)
5 years later (justin)
Nuova storia
FOREVER

Ho bisogno delle risposte.

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By Popmaisinfinitycorn

Justin's pov

Non capisco perché mi tratta così. Non le ho detto o fatto niente. Allora ricapitoliamo tutto da capo: Ero andato alla festa e mi sono seduto, molte ragazze si erano avvicinate a me ma io le avevo mandate via perchè mi irritavano. Ero andato via da quella festa perchè mi annoiavo così presi la macchina e mi feci un giro ma senza una direzione. Senza sapere il perchè mi trovai davanti alla porta di Kate. Non sapevo se stesse dormendo o era ancora sveglia, ero indeciso se bussare oppure no. Dovevo trovare anche una scusa del perchè ero andato a casa sua. Stavo per andarmene quando feci cadere il vaso accanto alla sua porta, cercai di metterlo a posto ma la porta si aprì e qualcosa mi colpì. Era lei.

《Hey JB a cosa pensi?》disse Dan preparando dei pancake. Ecco il donnaiolo di casa. Io e dan siamo amici dalle medie . Siamo come fratelli separati dalla nascita , ci proteggiamo a vicenda.

- tu vai via da una festa e ti rechi a casa di una persona. Lei si arrabbia e ti caccià. perchè?- dissi pensandoci su

-questa persona è kate?-

-non importa chi sia, voglio sapere il perchè- dissi impazzientito. Voglio una risposta.

-le hai detto qualcosa, fatto qualcosa oppure non era di buon umore.

-niente sono andato da lei ..... forse aveva il ciclo! ... le ragazze sono strane quando hanno il ciclo, spesso sono arrabbiate-

- Quindi è kate - disse sorridendomi.

- Dan io ... voglio solo....non.. ahh lasciamo stare- e' inutile neanche lui sa darmi una risposta.

- Posso chiederti solo una cosa? -

- Dimmi? -

- Perchè hai scelto di andare da lei? tra tutti i posti di questa città hai scelto casa sua - non risposi. Non risposi perchè non avevo una risposta. So chi mi poteva rispondere, l'unica persona che aveva tutte le risposte era proprio lei. Kate.

Kate's pov

Non ho per niente voglia di andare a scuola, come tutti i giorni d'altronde. Apro il mio armadio e prendo vestiti a random (hahaha), non faccio neanche colazione ed esco di casa. Aspetto l'autubus e finalmente mi siedo. Cerco di rilassarmi con della musica ma il destino o la sfortuna ha deciso di rompermi mandandomi questa signora -ragazzina la smetta di fare la maleducata e mi faccia sedere! - mi alzai - prego - dissi contenendo la mia irritazione.

-kate!!- una voce mi fece girare

-ciao- disse continuando a camminare. Oggi è una giornata no e non voglio trattare male nessuno sopratutto la mia migliore amica. Io e lei litighiamo poco, ci vogliamo troppo bene per litigare.

-kate che succede? - Si vedeva dalla sua faccia che era preoccupata ma non me la sentivo di rispondere a tutte le sue domande

-niente ci vediamo dopo - dissi aumentando il passo e raggiungendo la classe di arte

L'ora passò in fretta . Il compito che dovevamo fare oggi fu quello di disegnare quello che sentivi:un Disegno libero.

Adesso ho matematica. Perfetto direi... avrei incontrato justin. Come mi sarei comportata dopo quello che era accaduto la sera prima? In questo momento mi mancano i consigli di mio papà. Prima che lo assumessero al suo nuovo lavoro mi dava un casino di consigli,consigli su come sopravvivere nella vita. E la prima è quello di essere forti.

- Ho bisogno delle risposte - disse l'ultima persona che avrei voluto vedere

-io non ti devo nessuna risposta- non lo guardai neanche. Gli studenti già in classe ci stavano guardando, odiavo il loro modo di guardare e odiavo questa situazione. Mi prese per il polso e mi strattonò fuori dalla classe

-Justin lasciami, non voglio venire con te- non ascoltava, continuava a camminare verso non so dove. Iniziai a tirare nella parte opposta conquistando il suo sguardo. Per un attimo pensai che volesse lasciami andare invece mi sollevò mettendomi sulla sua spalla. Era proprio quello che ci voleva, essere trasportati come sacchi di patate...ha centrato il punto. MI arresi , qualsiasi cosa cercassi di fare per liberarmi era inutile. Mi portò in una classe....vuota. Adesso io voglio delle risposte.

-Questo è sequesto di persona sai? ti potrei denunciare-

-Si fa ciò che vuoi ... io voglio solo sapere perchè c'è l'hai con me- disse avvicinandosi a me

-risponditi da solo- dissi indietreggiando lentamente. Questo è pazzo.

- ci ho provato e non ho concluso niente-

-beh con quel cervello che ti ritrovi è normale- non potei più indietreggiare perchè mi ritrovai il muro. Questo si che è un bel problema.

- Vista la situazione in cui ti trovi non scherzerei tanto- eravamo faccia a faccia un'altra volta. Ogni volta che io e lui litighiamo ci ritroviamo sempre faccia a faccia. Misi le braccia davanti al mio petto come per difendermi

- Non fare un altro passo, vedi di allontanarti - dissi già non lo sopportavo da lontano figuriamoci da vicino.

-come così- si avvicinò ancora di più. Mi stava letteralmente schiacciando.

-mi verranno a cercare, ho lasciato la borsa sopra il banco- dissi quasi non respirando più.

-si ma il tempo per trovarti io avrò già le risposte che cercavo-

-chi la detto che parlerò? - dissi con aria di sfida anche se quella in svantaggio ero io.

- Beh proviamo in questo modo- Ormai ero intrappola. Dietro di me c'era il muro che mi impediva di scappare. I suoi occhi color miele erano concentrate sulle mie labbra. Lentamente si avvicinò. Capii subito le sue intenzioni.

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