Bitter Heart | ✔ (Italian Tra...

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Caden Miller. Attraente, cinico e da tutti conosciuto come il cattivo ragazzo della Crestmont High. Chi cerca... More

Non so che titolo mettere ma leggete!
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Bitter Heart
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By -Happy23-

Skylar's POV:

Avevo bisogno di un po' di tempo lontano da tutto questo caos: dai miei genitori, dalla cassaforte di cui ancora non sapevo nulla e dai miei voti di fisica, che erano ancora insufficienti, a dire il vero.

La settimana successiva ci sarebbe stato un esame impegnativo, grazie al nostro amato insegnante di fisica, e ovviamente dovevo prendere il massimo in questo test. Ero sicura al cento per cento che non avrei passato l'intera materia se questa volta non l'avessi preso.

Era così che immaginavo che la mia vita finisse, per una maledetta materia. Mia madre sarebbe così incazzata.

Perché mi importava? Mi stava nascondendo grandi cose. Anche mio padre. Non avrei lasciato che mi incolpassero se non avessi passato fisica.

Ma non era solo questo che mi preoccupava in quel momento.

Era stato invece il mio migliore amico Alex col chiedermi di andare alla sua partita di football stasera. E ci sarei andata, anche se non era proprio nelle mie corde. L'unica cosa che mi aveva impedito di farlo non era proprio una cosa, ma una persona. Caden.

Stai lontano da me e dai miei affari.

Anche Caden era nella squadra e, per quanto mi sarebbe piaciuto il contrario, ci sarebbe stato. Avevo giurato di stargli lontano, soprattutto quando lui voleva la stessa cosa. Ci avrei messo molto a dimenticare le sue parole crudeli e non vedevo l'ora di dargli altre possibilità.

Dal momento che comunque per lui era tutto un gioco

Mentre vagavo per il negozio di articoli da regalo in cui ero finita, mi resi subito conto che non sapevo nemmeno quale regalo avrei dovuto scegliere da lì. Perchè diavolo ero qui?

Lo squillo improvviso del mio telefono mi costrinse a rimettere la palla di vetro con la neve sullo scaffale. Una volta preso il telefono, risposi alla chiamata di Alex.

"Ciao."

"Ehi, dove sei? Pensavo venissi qui per vedere la partita." chiese Alex dall'altra parte.

Lo avrei fatto se non fossi stata in un negozio in questo momento.

Presi un braccialetto con ciondoli in argento. Aveva piccole conchiglie appese alla catena, che tintinnavano l'una contro l'altra. "Caden è lì."

"Lo stai chiedendo o dicendo?"

"Dimmelo tu."

"È nella squadra, Sky. Perché non dovrebbe essere qui?"

Alzai le spalle, anche se non poteva vedermi. "Beh, allora non verrò. Non mi troverai da nessuna parte vicino a Caden."

Alex sospirò forte, la sua voce venne attutita dalle numerose voci in sottofondo. "Che razza di amica sei se non puoi nemmeno essere qui a tifare per il tuo migliore amico?"

All'improvviso mi sentii davvero in colpa, ma anche un po' frustrata perché Alex diceva sempre quella frase ogni volta. E aveva sempre funzionato. Quelle partite non avevano senso per me, eppure lui voleva sempre che andassi a vederle.

"Mi dispiace, Alex. Magari ci vediamo dopo la partita?" Suggerii.

"Non preoccuparti, Sky." Pensai che sembrasse turbato, e questo mi fece sentire ancora peggio. "Sarò stanco."

Supposi che avesse ragione ad essere arrabbiato. Quelle partite di football erano sempre state la nostra passione. Avevo sempre tifato per lui, qualunque cosa accadesse. E questo era importante per Alex. Ricordai che mi raccontò qualcosa riguardo ad alcuni scout presenti a quella partita specifica. Alex mi voleva lì. Che razza di amica ero?

Una di merda, ovviamente.

"Be', devo andare." Ruppe il silenzio. "Ci sentiamo più tardi." E non aspettò nemmeno la mia risposta per riattaccare. Aggrottai la fronte infelice e abbassai lo sguardo sullo schermo.

L'ho fatto davvero arrabbiare, pensai.

"Problemi tra amici?" La voce interrogativa proveniva proprio da dietro di me.

Fu l'improvvisa familiarità di ciò che mi fece voltare all'istante, solo per vedere Blake che mi sorrideva: lo stesso sorriso che sarebbe stato carino se non fosse stato per il suo lato inquietante.

"No. Sono sicura che starà bene." Lo guardai accigliato, rimisi il telefono in tasca e allo stesso tempo cercai di evitare il suo sguardo.

Blake annuì in risposta prima di prendere una cornice per foto proprio accanto a me. Dovetti fare un piccolo passo indietro, giusto per assicurarmi che non mi toccasse. "Se fossi stato al suo posto mi sarei arrabbiato anch'io."

Era alto quasi quanto Caden; qualche centimetro sopra di me.

"Cosa dovrebbe significare?"

Blake strizzò gli occhi e la cosa fu un po' snervante. "Priorità, Sky." Disse. "Caden viene per primo. Il migliore amico per secondo. Sono decisamente fuori posto."

Rimasi sorpresa. Perché era qui?

"Caden non è la mia prima priorità." Lo guardai male, prima di decidere di andarmene. Ovunque che qui.

"Allora vai a quella partita." Disse da dietro di me. "Oppure hai paura di quello stupido accordo?"

Mi fermai di colpo prima di voltarmi e marciare verso di lui, con un'altra occhiataccia fissata sul mio viso.

"Di cosa stai parlando?" Parlai a denti stretti.

"Oh, quell'accordo in cui non baci e stai zitta." Sorrise. "O qualcosa di simile."

Continuavo a fissarlo.

Come faceva Blake a saperlo? A parte me e Caden, non credo che nessuno lo sapesse. Potrei o meno averlo detto ad Alex durante la nostra lezione di biologia, ma ero sicura che non mi stava nemmeno ascoltando sbraitare. Aveva perso i sensi sulla scrivania.

"Come cazzo fai a saperlo?" Chiesi.

"Cavolo, Sky. Chi impreca così forte in un negozio?" Chiese fingendosi sorpreso.

"Non mi importa di tuo fratello e non mi frega niente nemmeno di te." Questa volta, quando mi voltai e iniziai ad allontanarmi, giurai a me stessa di non voltarmi finché non fossi tornata a casa mia.

"Non è giusto che sfoghi la tua rabbia su di me."

Mi stava seguendo. Ancora.

"Non è giusto?" Ero furiosa. Pensai di aver alzato un po' troppo la voce dato che ricevetti qualche sguardo da altre persone nel negozio. Quando parlai dopo, abbassai la voce in un sibilo. "Era giusto che mandare uno dei tuoi a irrompere in casa mia?"

Con mia sorpresa, vidi il suo sorrisetto vacillare e farsi confuso. "Che cosa?"

"Non osare mentirmi, Blake."

"Non sto mentendo." Le sue sopracciglia si aggrottarono. "Di cosa stai parlando?"

"Hai mandato un tizio a casa mia pochi giorni fa. A fare irruzione."

Sembrava sinceramente confuso. "E perché avrei dovuto farlo?"

Il mio cipiglio vacillò.

"Per uccidermi definitivamente? Non lo so!" Esclamai. O forse era proprio quella cassaforte. Ma non avevo intenzione di dirlo ad alta voce.

"Be'," iniziò. "Avrei potuto ucciderti spingendoti giù dal tetto di quell'edificio abbandonato, se avessi voluto. Quindi, davvero, non potrebbe essere per quello adesso."

Lui aveva ragione. Non lo era. Quel tizio che era entrato in casa mia era stato sicuramente più a causa di quella cassaforte. Forse mi era stato fatto del male non perché volessero uccidermi, ma perché ero d'intralcio.

Nel senso di qualcosa di cui non avevo idea.

"Sai una cosa? Lascia perdere." mormorai prima di voltarmi ancora una volta. Non avevo intenzione di perdere altro tempo a pensarci.

Senza comprare nulla, sono uscito dal negozio. Erano quasi le otto ormai, e mi resi conto che la partita di Alex sarebbe iniziata presto. Avrei voluto dirgli che volevo essere lì, e non lo avrei mai abbandonato per niente e nessuno. Ma sarebbe solo una bugia. Stavo rinunciando al suo incontro a causa di Caden.

"Vai alla partita."

Mi voltai, non proprio sorpresa questa volta di vedere Blake in piedi a pochi passi da me. Anche lui mi aveva seguito fuori dal negozio.

Perché diavolo mi stava seguendo?

"Be', visto che conosci il patto." Non potei fare a meno di fissarlo di nuovo. "Non ho intenzione di commettere errori con Caden."

Blake ridacchiò e tirò fuori le chiavi della macchina, facendole tintinnare.

"Vieni con me allora. Saprebbe che non intendi interferire nei suoi affari nel momento in cui ti vedrà con me."

Lo guardai incredulo. "Assolutamente no. Vado a casa."

Non sarei andata con Blake. Assolutamente no. Anche se sarebbe stata una bella sorpresa per Alex. Che gli sarebbe piaciuto così tanto.

Uffa.

Blake mi lanciò uno sguardo d'intesa, poi alzò le spalle. "La scelta è tua."

Dio perchè? Perché rimanevo sempre intrappolata in tali situazioni?

•••••

Andai con Blake. Ero davvero la persona più patetica di tutto l'universo.

"Non incolpare te stessa." Blake mi rivolse un sorriso mentre parcheggiava la macchina nel parcheggio già affollato. "Andrai lì solo per tifare per il tuo amico."

Non sapevo perché fosse così gentile con me. Perché Caden non poteva essere un po' come lui? Perché non poteva essere un po' come Caden?

Alla fine ci eravamo seduti nella fila in cima, il che per me era stato più che soddisfacente dato che non ero un fan di stare seduto in mezzo e venire attaccato da tutti quegli applausi entusiasti.

"Non posso credere che sto passando la serata guardando una partita di football " mormorò Blake tra sé e sé sedendosi alla mia destra. Alla mia sinistra c'era un altro ragazzo della mia scuola che non riconoscevo del tutto.

"Succede quando provi ad aiutare gli estranei." Ribattei.

"Non credo che consideri estraneo qualcuno che ti ha fatto entrare in casa sua."

Lo guardai davvero male.

"O qualcuno che potrebbe ucciderti con un coltello da burro." Finse un'espressione di orrore.

Lo guardai sbattendo le palpebre prima di crollare all'indietro con un piccolo gemito. "Sai quanto ti farà male quando ti darò uno schiaffo su quel bel viso?"

Sorprendentemente ne rise. "Non credo che potresti schiaffeggiarmi." Poi si avvicinò al mio orecchio. "Dal momento che mi hai appena chiamato bello."

Sentii il collo scaldarsi e mi allontanai da lui. Continuò a ridere come se fosse così dannatamente divertente. I suoi occhi erano di una brillante tonalità di blu sotto le luci lampeggianti mentre percorrevano il campo. E quando i suoi occhi si diressero nuovamente verso di me, dovetti aggrottare le sopracciglia per il loro luccichio malizioso.

"Che cosa?"

Si avvicinò ancora una volta e qualcosa dentro di me prudeva per alzarmi e scappare.

"Stavo pensando, Sky," iniziò e il lento sorrisetto sulle sue labbra era una brutta notizia. "Mi devi qualcosa, vero?"

"Certo che no." Arricciai il naso.

"Certo che si." Rispose. "Ricordi la notte su quel tetto? Ho risposto alle tue domande. E anche tu mi dovevi qualcosa."

All'improvviso si sentì molto freddo. A cosa stavo pensando quando avevo deciso di venire qui con lui tra ogni scelta possibile?

"Urlerò davvero forte se provi a fare qualcosa, Blake," lo avvertii. Anche se anch'io avevo una paura fottuta.

Blake sorrise. "Ehi, insomma. Volevo solo chiederti un bacio."

Sbattei le palpebre. Due volte. Poi aggrottai la fronte.

"Sulla guancia." Alzò gli occhi al cielo.

Scossi la testa un po' troppo freneticamente, indietreggiando e quasi andando a sbattere contro il povero ragazzo accanto a me.

"Non hai scelta."

"Perché cazzo no?" Mi arrabbiai con lui.

Blake alzò le sopracciglia e potevo quasi sentirlo dire: "me lo devi".

"Non osare–" Mi bloccai quando mi prese per il braccio e mi fece sbattere il naso sulla sua spalla. "Ahi, Blake!"

Lo sentii ridere, da maniaco quale era, spingendomi via appena un po' prima di abbassarsi e posarmi un lento, lungo bacio sulla guancia.

Molto imbarazzata, e arrabbiata, lo spinsi via. "Stronzo!"

Blake riuscì solo a schivare il mio pugno prima di scoppiare a ridere.

Il ragazzo alla mia sinistra ci guardò di nuovo, ancor più preoccupato, e dovetti nascondere la mia faccia probabilmente rossa alla vista di tutti.

"Vedi quanto sono bravo?" chiese Blake. "Non ti sei nemmeno accorto che Caden ti fissava."

"Che cosa?"

"Oppure che mi lanciava un dolce sguardo omicida." Aggiunse.

Mi guardai intorno. "Laggiù, tesoro." Mi spinse la testa più in basso. Guardai nel campo da football ed eccolo lì. Caden.

E stava così bene con quella maglia blu.

Ma sembrava anche incazzato. Il tipo di incazzatura subito prima di prendere a pugni il ragazzo che era entrato in casa mia pochi giorni prima. Il suo sguardo non era rivolto a nessuno in particolare mentre un altro ragazzo gli sussurrava frettolosamente qualcosa all'orecchio.

"È così divertente farlo incazzare." Blake si appoggiò allo schienale, sembrando piuttosto contento. "E sapere che sono io la ragione dietro tutto ciò, è ancora più divertente."

Sprofondai più in basso nella mia seduta.

"Oh." Mi costrinsi a distogliere lo sguardo da Caden, ma non ci riuscivo. "Nessun problema. Non sto interferendo nei suoi affari."

Sentii Blake ridacchiare.

"Stai zitto, cazzo, Blake."

"Imprechi davvero molto."

"Non avrei mai pensato di sentire una cosa del genere da un capobanda a cui piace uccidere la gente." ribattei, dimenticandomi di abbassare la voce e quasi mordendomi la lingua.

"Mi fai sembrare un serial killer," mi sussurrò Blake all'orecchio.

"Che potresti essere."

Mi guardò e sorrise. "Tu sai fin troppo di me."

In qualche modo, nel bel mezzo dei nostri litigi, il gioco iniziò. Ad un certo punto vifi Alex. E tifai per lui più forte che avrei potuto.

"Non è necessario", si lamentò Blake. "Mi stai gridando nelle orecchie."

"Ha guardato dalla nostra parte. Alex!" gridai ancora una volta, felice di sapere che Blake lo odiava. Alex guardò nella mia direzione e non mancai di vedere il cipiglio sul suo volto mentre il suo sguardo si spostava da me a Blake. "È sorpreso?"

"Probabilmente è solo imbarazzato", aggiunse Blake. Ma ben presto, il cipiglio di Alex si trasformò in un sorriso felice, e questo fece sorridere anche me.

"È felice!"

"Sono così sollevato." Blake mormorò alzando gli occhi al cielo.

Il tempo passò molto più velocemente questa volta, rispetto a tutte le altre partite noiose a cui avevo assistito l'ultima volta. E quando la partita finì, la folla intorno a me si alzò con forti applausi.

"Chi ha vinto?" Chiese Blake, confuso quanto me.

"Non ne ho idea." Sussurrai nervosamente. Speravo fosse la squadra di Alex.

"Beh, qualcuno ha vinto. Dobbiamo esultare." Mi tirò su per una mano esultando ad alta voce.

Non sapevo cosa potesse esserci di più patetico di questo. Ma immaginai che fosse fantastico quando c'erano due persone patetiche insieme.



S/A

Nuovo capitolo!

Skylar e Blake... cosa ne pensate?

Lasciate un voto e un commento qui sotto se vi è piaciuto :)

Scusate per gli errori

Xx.

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