Kiss me under the sunshine #w...

By MineKleinePrinzessin

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IN REVISIONE Le Hawaii sono la sua unica via di fuga. Da un anno l'esistenza di Avery Nicholson è stata un in... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Epilogo
RINGRAZIAMENTI
EPILOGO POV DALLAS
Trailer
NUOVA STORIA

Capitolo 40

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By MineKleinePrinzessin

Non avrei mai pensato di trovarmi in una prigione, in tutta la mia vita.

«Fatemi uscire cazzo! Quella roba non è mia!» sbraita Dallas battendo le mani sulle colonne della cella in cui è rinchiuso.

«Dallas calmati! Non ti faranno mai uscire se ti comporti così» cerco di calmarlo senza ottenere il minimo risultato.

«Dio non dire così! Tu non sai quello che dici! Sono io quello intrappolato come il tonno in scatola» sbraita tirando fuori un braccio per indicarmi. Arrivano di corsa gli agenti di polizia per salvaguardare la mia incolumità da quello che pensano sia un criminale.

«Dai Dallas non è così male ci voleva un po' di fresco no? Qui alle Hawaii fa così caldo» Josh si sventola davanti al viso e Dallas finge una risata incenerendole con lo sguardo.

«Stai zitta femminuccia che appena esco di qua ti...» nello sguardo di Josh passa una scintilla di divertimento, probabilmente vedere Dallas in questo stato deve dare molta soddisfazione.
Tessa arriva in suo soccorso bloccando le sue parole.

«Non penso sia il caso di minacciare qualcuno qui» asserisce seria.

«Sai quanto me ne frega!» urla lui.

Thomas entra nella stanza. Il labbro spaccato, lo sguardo basso.

«Portatelo via da qui prima che lo ammazzi!» urla Dallas.

«Calmati fratellino sono venuto solo per pagarti la cauzione» afferma «Ma se vuoi posso sempre tornare indietro e lasciarti marcire qua»

«Non dire stronzate e paga che lo sai benissimo che io sono qua per colpa tua cazzo!»

Thomas paga la cauzione e i poliziotti anche se contrari aprono la cella di Dallas e lo lasciano uscire.

«Dove diavolo sei andato a prendere cento mila dollari? Stavo per diventare vecchio!»

«Un grazie Thomas sei il fratello migliore del mondo basterebbe» gli fa un sorriso.

«Non fare questa cosa con la faccia! Lo sai benissimo perché sono finito in questo postaccio!»

«Possiamo uscire prima di iniziare una nuova discussione?» domanda Tessa.

I due ragazzi annuiscono e si avviano verso l'uscita dell'ufficio postale furibondi.
Camminiamo per le strade buie di Maui e tra noi regna ancora il silenzio.

«Quindi mi volete spiegare perché avete litigato? Ti sei sfigurato Thomas» strilla Eliza.

«Concordo con lei... Voglio sapere che cosa è successo» concordo.

«Niente di importante» dice prontamente Thomas.

«Perché no? Raccontiamo questa bella storiella»

«Dallas» lo riprende Tessa. Però è troppo tardi perché Dallas interrompa il lancio della bomba. Infatti spiattella tutta la verità deridendo il fratellastro.

«Eliza devi sapere che il tuo caro fidanzatino ha dei seri problemi con la droga. A me non mi intessa se muore oggi o domani, per crack o eroina ma mi interessa quando per comprarsi quella merda vende le mie cose!»

«Smettila!» ringhia Thomas. Dallas lo afferra dal colletto della maglietta e lo avvicina a se.

«Sarà meglio che ti fai ridare il mio rolex»

«Sennò?» lo provoca Thomas.

«Non vuoi saperlo»

«Ragazzi, ragazzi! Basta!» Tessa cerca di separarli.
Appena Dallas lascia andare Thomas lui va verso Eliza e la stringe in un abbraccio ma lei si divincola dalla sua presa.

«Penso... Penso sia meglio finirla qui» borbotta lei. «Sai il sesso e tutto il resto»

«Tutto il resto? Ma se noi ci siamo visti solo per scopare... Non c'è mai stato niente tra di noi» dice acido Thomas.
La bionda si dondola sui talloni mentre lo guarda negli occhi poi senza dire un altra parola va via.

«Sei proprio un piccolo stronzo Sunway numero due» afferma Josh per poi correre contro Eliza urlandole di fermarsi, che le avrebbe dato un passaggio.
Non avrei mai detto che Thomas si droga. È sempre così di buon umore e sembra avere tutto quello che si può volere dalla vita...

***

Sono ora che Dallas sta buttando giù una lista, la lista degli invitati alla sua mega festa sullo yacht. Il primo nome è quello di Brian ovviamente, che è l'unico di cui non ha la certezza che verrà.

«Perché non aggiungi anche Thomas?» propongo. Mi incenerisce con lo sguardo sbuffando.

«Finché non mi da il mio stupido Rolex non può respirare la mia stessa aria»

«Ma perché fai cosi? Insomma hai tantissimi soldi puoi comprarne quanti ne vuoi»

«Il problema non è questo! È lui il problema, è lui!» si passa una mano tra i capelli scompigliandoli.

«Per me sei esagerato» alzo gli occhi al cielo.

«Che ne dici se andiamo a farci un giro sullo yacht?» Posa i gomiti sul tavolo e mi guarda da dietro gli occhiali.

«Sei sexy con gli occhiali» confesso.

«Grazie ma a me non piacciono» fa una smorfia e li toglie.

«Comunque sono serio andiamo a fare un giro»

«Okay, devo andare a cambiarmi»

«Sei perfetta così»

«Dallas» lo riprendo. Ridacchia per poi riiniziare a scrivere sulla sua agenda.

Vado in camera. Apro l'armadio e resto a guardarlo per non so quanto minuti prima di decidere di indossare un vestito a fiori che arriva sopra il ginocchio. Molto meglio della maglietta oversize di Dallas. Mi guardo allo specchio e sistemo i capelli in una coda alta. Metto un goccio di lucida labbra e torno da Dallas.

«Già pronta? Wow» si alza dal tavolo, viene verso di me e mi porge la mano.

«Andiamo?» annuisco sorridendo. Usciamo dal mio appartamento e saliamo nella sua macchina. Dallas inizia a guidare mentre io osservo i suoi movimenti decisi e studiati allo stesso tempo. Come può essere una persona così bella? Nell'abitacolo regna il silenzio ma non uno di quei silenzi imbarazzanti, uno di quei silenzi in cui non sentì il bisogno di parlare perché ti sei già detto tutto.
Il mio telefono squilla e Dallas mi lancia un occhiata. Lo afferrò con la paura che sia una chiamata da quel numero, non riuscirei a sentire la sua voce, non ancora o forse mai. È ancora una ferita troppo profonda per poterla riaprire.
Tiro un sospiro di sollievo quando leggo la scritta a caratteri cubitali: "MAMMA". Rispondo e subito lei mi tempesta di domande. Dallas mi lancia un altra occhiata e gli mimo con le labbra che al telefono ci sono i miei.
Riprende a guardare la strada, per fortuna mentre io inizio a rispondere alle domande di mia madre.

«Vergognati Avery non ti stai più facendo sentire!» strilla dall'altra parte della cornetta.

«È che sono successe molte cose e mi è passato di mente» confesso.

«C'è qualche ragazzo in mezzo? Vero?» curiosa come al solito, ha già capito tutto. Peccato che il ragazzo in questione che mi fa sconcentrare dai miei doveri non sia Dallas ma l'ipotetico Travis, sempre se sia lui a inviarmi i messaggi ma dubito che possa essere qualcun'altro. Chi mai farebbe cose del genere?

«Si, può darsi...» rispondo vagamente sperando che non faccia più domande.

«È carino?» lancio uno sguardo a Dallas che è concentrato sulla strada davanti a noi.

«Molto, molto più che carino» affermo. Sul volto di Dallas si apre un piccolo sorriso; sicuramente ha capito che sto parlando di lui, che imbarazzo.

«Scommetto che adesso sei lì con lui»

Mi scappa una risata «Cosa sei? Un indovina mamma?»

«Mmm... Qualcosa del genere. Ti lascio stare con lui. Ciao tesoro, ti salutano tanto Tobias e papà» la nostalgia ora prevale su tutte le mie altre emozioni. Come vorrei abbracciarli in questo momento e sentirmi dire da papà che andrà tutto bene, come fa sempre nei momenti brutti.

«Salutameli, ciao mamma» sussurro e butto giù. Un sospiro lascia le mie labbra.

«Tutto bene?» domanda Dallas.
Annuisco.

«Forza scendi, siamo arrivati!» esclama prima di aprire la portiera e balzare giù dalla Ferrari, seguito da me.

Cammino al suo fianco per la strada di legno del porticciolo. Osservo il panorama: il mare non è così limpido come davanti all'aloha's Paradise ma non c'è da sorprendersi, siamo in un porto. Sul mare si inalzano l'enormi scogliere che rendono il borgo dove lavorano i pescatori una grande baia. Non riesco ancora a farci l'abitudine, questo posto è davvero bellissimo.

«Quello è il mio yacht» Dallas mi indica l'ultimo in fondo, il più grande e bello di tutti.

Saliamo sullo yacht e già a fare le scalette traballanti per arrivare su mi viene il mal di mare.

«Benvenuta in paradiso piccola» mi fa l'occhiolino e a quel piccola le mie gambe sembrano cedere.
Dallas fa al posto di comando, si leva la maglia e inizia a guidare. Io sono seduta sul divanetto dietro di lui e osservo la sua schiena e come i muscoli delle sue braccia guizzano sotto al movimento del timone. Non so per quanto tempo continuo a guardarlo come se fosse un Dio.

Si gira verso di me e incrocia subito gli occhi che già erano puntati su di lui.

«Vieni» sussurra. Mi prende per mano e mi conduce fino a una stanza dove si trova la jacuzzi.
Abbassa le luci fino a creare una penombra e accende due candele profumate. Si toglie i pantaloncini e si immerge lentamente nell'acqua. Mio dio che bello!

«Che fai? Non vieni?»

«Non ho il costume»

«Poco male» viene al bordo della jacuzzi davanti a me. «Ti ho già visto in costume e anche nuda» ghigna.

«Dallas!» strillo in completo imbarazzo. Ringrazio Dio che con questa sorta di penombra lui non possa vedere le mie guance rosse. Mi tolgo il vestito sotto al suo sguardo, che brucia sulla mia pelle, entro nella vasca.

«Pizzo bianco» segue con il dito il contorno del mio reggiseno.

«Mmm... Mi piace, ti da un aria ancora più ingenua e allo stesso tempo sexy» dice prima di far scontrare le mie labbra con le sue. Un brivido scorre sulla mia spina dorsale facendomi rabbrividire. Le sue mani si stringono sui miei fianchi e dalle mie labbra esce un mugolio. Affondo le mani tra i suoi soffici capelli. Il bacio purtroppo viene interrotto dallo squillo del mio telefono. Mi stacco da lui, ricevendo un espressione contrariata da parte sua.

«Potrebbe essere il mio fratellino» spiego posandogli un bacio a stampo. Afferro il telefono e il messaggio non è di Tobias ma del numero.

"E così la felice coppia non mi invita alla sua festa"

Per poco il telefono non mi cade in acqua. Come va a sapere tutto ciò che accade nella mia vita?

Dallas afferra il telefono dalle mie mani e lo poggia sul pavimento.

«Non pesarci» sussurra e riattacca le labbra alle mie.

Ed è in questo momento che capisco. Quando senti il suo respiro così vicino al tuo da poterne catturare il sapore, quando le tue palpebre si chiudono automaticamente quando lui si avvicina e il tuo corpo si sporge verso di lui, quando con un solo tocco riesce a farti tremare che capisci, quando riesce a farti dimenticare tutto ciò che ti circonda con un solo bacio, che capisci che è qualcosa in più di una semplice attrazione.
Io in questo ho capito di amare Dallas Sunway più di qualsiasi altra cosa al mondo.

«Ti amo» ammetto tra un bacio e l'altro.

Si stacca leggermente da me, mi guarda con i suoi intensi occhi blu prima di baciarmi nuovamente con una passione estrema che mi fa attorcigliare lo stomaco.

«Ti amo anche io» farfuglia. Mi afferra dalle cosce prendendomi a mi di sposa, strappandomi un urlo dalla sorpresa. Mi rimette a terra solo per infilarmi l'accappatoio.

«I telefoni li lasciamo qua» afferma. Prima di riprendermi in braccio e portarmi in una camera.

KMUTS☀️:
Ciao ragazzi! Come state? Piaciuto il capitolo?
Cosa ne pensate?
COMMENTATE E STELLINATE
Per restare sempre aggiornati seguitemi sul mio profilo, al prossimo capitolo😘

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